Abu Simbel, Egitto: Guida alla Visita dei Templi
Abu Simbel è uno dei siti archeologici più importanti dell’Egitto, un paese meraviglioso, ricco di importantissimi siti storici ma, tra i più famosi, troviamo sicuramente questo complesso templare. Conosciuto anche con il nome diIsambul, questo complesso templare si trova nella zona meridionale del paese, a 280 km da Assuan, sulle rive del lago Nasser. Il Meha, Abu Simbel, è uno dei più famosi templi rupestri. Scavati nella roccia all’interno della montagna, furono costruiti per volere del faraone Ramses II. Scoperto nel 1813, questo sito è dal 1979 patrimonio Unesco. Ritrovarsi davanti le imponenti statue del faraone all’ingresso del complesso templare di Abu Simbel è un’esperienza unica e il luogo è assolutamente imperdibile durante il vostro viaggio in Egitto!
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- Abu Simbel, le Info Utili
- Dove si trova Abu Simbel
- Il Video della Visita ad Abu Simbel
- Storia in breve di Abu Simbel
- Ramses II e la costruzione di Abu Simbel
- La riscoperta del tempio
- Il tempio di Abu Simbel e la Diga di Assuan
- Lo Spostamento del Tempio di Abu Simbel
- Abu Simbel oggi
- La Pianta del Complesso Templare
- Il Grande Tempio di Abu Simbel
- Il Piccolo Tempio di Abu Simbel (Tempio di Nefertari)
- Abu Simbel, Curiosità e Cosa Sapere
- Visita ad Abu Simbel, FAQ
- I nostri consigli per la visita al sito archeologico
- Viaggi consigliati alla scoperta di Abu Simbel e dell’Egitto
Abu Simbel, le Info Utili
Indirizzo | Abu Simbel, Aswan Governorate 1211501, Egitto |
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Sito internet | https://egymonuments.gov.eg/ |
Come arrivare | Si può raggiungere Abu Simbel da Assuan in aereo, in bus o grazie a una crociera sul Nilo. |
Orari di Apertura | Ogni giorno: dalle 7.00 alle 17.00 Aperto tutto l’anno |
Prezzo | Biglietto: 240 EGP (9 € circa) 22 febbraio e 22 ottobre: 500 EGP (20 € circa) |
Consiglio | Visitare di mattina presto per evitare il caldo, raggiungere il sito grazie a una magica crociera sul Nilo. |
Dove si trova Abu Simbel
Il complesso templare di Abu Simbel in Egitto si trova nel deserto, a circa 280 km a sud della città di Assuan. Venne costruito quasi 3000 anni fa e, ad oggi, è collocato sulla riva a occidente del lago Nasser. Sicuramente questo tempio rappresenta una delle ragioni principali per la quale un gran numero di viaggiatori ogni anno si recano ad Assuan e a Luxor. Il sito archeologico comprende due templi: il Grande tempio, che Ramses II dedicò a sé stesso, e il tempio minore, dedicato alla moglie Nefertari.
Queste strutture vennero ricavate scavando direttamente nella roccia della scogliera, e vennero costruiti indicativamente tra il 1244 e il 1224 a.C. Inoltre, nel 1960, in seguito alla costruzione della Diga di Assuan, per evitare la sua distruzione l’Unesco “traslocò” il sito, evitando così la sua perdita. Il modo migliore per visitare Abu Simbel è sicuramente attraverso una crociera sul Lago Nasser, ma il sito è raggiungibile anche da Aswan in macchina in circa 3 ore.
Crociera sul Lago Nasser + Cairo
Itinerario: Aswan, Amada, Qasr Ibrim, Abu Simbel, Lago Nasser, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Partenze in Conferma
Codice: EGARCH0804
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Il Video della Visita ad Abu Simbel
Di seguito il video del nostro team Arché Travel in visita presso il sito archeologico di Abu Simbel, alla scoperta dei suoi due templi. In seguito, andremo a scoprire insieme la storia di questo luogo, analizzando la sua architettura e le varie parti che compongono i due templi.
Storia in breve di Abu Simbel
Ramses II e la costruzione di Abu Simbel
Il complesso templare di Abu Simbel in Egitto venne costruito per volere del faraone Ramses II, fortemente desiderato come celebrazione in seguito alla vittoria durante la battaglia di Kadesh contro gli Ittiti nel 1274 a.C. Oltre che essere costruito per elevarsi a divinità, il tempio era anche dedicato alle divinità Amon, Ptah e Ra-Horakhty. Il progetto di costruzione del tempio, prevedeva per volere del faraone che dovesse durare in eterno, testimoniando in questo modo il suo potere inintaccabile. Per proteggere il tempio nel modo migliore, ed evitare che i faraoni dopo di lui potessero distruggerlo, rendendo così eterno il suo potere, fece costruire il tempio maggiore e quello minore a oltre 280 km dalla città di Aswan, quasi al confine con l’attuale Sudan.
A causa delle problematiche storiche nella datazione del faraone Ramses II, la costruzione dei templi non è facilmente collocabile temporalmente, ma si stima che i lavori siano iniziati tra il 1244 o il 1264 a.C., durando dunque circa 20 anni. Questa datazione si basa sulla durata del regno del faraone e la data della vittoria durante la battaglia di Kadesh, stimata intorno al 1274 a.C. Infatti, ancora oggi all’interno del Tempio Maggiore, quello dedicato al faraone, è possibile osservare delle decorazioni che narrano di questa vittoria, oltre che della vita del faraone e di altre divinità.
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La riscoperta del tempio
Vista la posizione remota nel deserto che venne scelta dal faraone per la costruzione di Abu Simbel, di questo complesso templare per molti anni scomparve qualsiasi traccia e memoria. Infatti, venne completamente ricoperto dalle sabbie del deserto, cancellandolo alla vista. Bisognerà aspettare fino al 1813, quando l’archeologo Johann LudwigBurckhardt lo ritrovò, sepolto dalla sabbia. Inoltre, l’anno precedente, durante un viaggio in Giordania, scoprì la capitale dei Nabatei: Petra. I lavori per riuscire a liberare Abu Simbel dalle sabbie del deserto iniziarono per opera dell’archeologo Giovanni Belzoni che, nel 1817, riuscì per la prima volta ad entrare all’interno del tempio.

Il tempio di Abu Simbel e la Diga di Assuan
In seguito all’inizio dei lavori per costruire la Grande Diga di Aswan nel 1960, gli studiosi si resero conto che il complesso templare di Abu Simbel stava rischiando di scomparire per sempre, sommerso dal Fiume Nilo. Per questa ragione l’Unesco lanciò un appello a livello internazionale, in quanto la situazione era di massima urgenza. Bisognava intervenire prima del completamento della diga, evitando in questo modo di far sparire per sempre sotto le acque un inestimabile patrimonio dell’umanità a livello storico e artistico.
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Lo Spostamento del Tempio di Abu Simbel
Durante gli anni 60′ iniziarono i lavori di costruzione per la costruzione della diga di Aswan e del lago di Nasser. Questi avrebbero portato alla distruzione e alla scomparsa sotto le acque di numerosi templi e siti archeologici. Grazie all’ingegno e a una cooperazione internazionale, il tempio di Abu Simbel venne diviso in oltre 4.000 blocchi, numerandoli e spostandoli in alto rispetto al sito originale. Infatti, oggi il tempio si trova più in alto di 65 m e indietro di 210, sulle rive occidentali del lago di Nasser. Lo spostamento del tempio di Abu Simbel ha permesso in questo modo di salvare questo inestimabile tesoro storico, oltre a molti altri templi vicino Assuan grazie allo stesso metodo.

Abu Simbel oggi
Oggi, moltissimi viaggiatori ogni anno si recano in Egitto per poter osservare da vicino le meraviglie di Abu Simbel e i suoi due templi: il Grande Tempio, dedicato a Ramses II, e il tempio minore, dedicato alla regina e moglie del faraone, Nefertari. Grazie ai numerosi lavori di restauro in seguito al trasloco che questo tempio ha subito, al suo interno è possibile osservare delle opere d’arte meravigliose e ricche di dettagli, oltre che una struttura dalle dimensioni impressionanti, che sicuramente a primo impatto lascerà sbalorditi.
Inoltre, l’immaginario di Abu Simbel è anche ben impresso nella cultura di massa, essendo stato usato per molte trasposizioni cinematografiche, come nel caso del romanzo Poirot sul Nilo, di Agatha Christie.

La Pianta del Complesso Templare
Dopo aver scoperto la storia in breve di Abu Simbel, desideriamo condurvi alla scoperta delle principali attrazioni storiche da vedere al suo interno e ad alcune attività da fare all’interno del sito archeologico. Grazie alla pianta del complesso templare, è possibile scoprire al meglio ogni sua parte. In seguito, andremo ad analizzare i due templi e ogni loro sezione nella nostra guida al sito.

Il Grande Tempio di Abu Simbel
Osservando la disposizione degli ambienti del tempio di Ramses II ad Abu Simbel attraverso la sua pianta possiamo comprendere più da vicino le sue caratteristiche, analizzandole in questo modo nel dettaglio.

Il tempio di Abu Simbel ricopre una superficie di 417.000 m², è alto 33 m e largo 38 m. Il suo stile architettonico rappresenta il tipico rupestre egizio, di cui è uno degli esempi maggiori del Paese tra i templi commemorativi. Le statue di Ramses II presenti all’ingresso sono alte circa 20 m. Il materiale principale utilizzato per la sua costruzione è la roccia calcarea stessa della scogliera in cui si trovava prima del suo spostamento.

1. Terrazza
Conosciuto anche con il nome egizio di Per-Ramesses-Miamon, il tempio di Abu Simbel dedicato ad Amon e al Faraone Ramses II è uno dei templi più imponenti presenti in Egitto. Al suo posto, prima dello spostamento del tempio di Abu Simbel, sorgeva il tempio di Horus, che venne distrutto. La sua facciata principale, chiamata anche terrazza per via della sua struttura, ospita le quattro statue di 20 m del faraone. In questa enorme rappresentazione, indossa il nemes, copricapo che simboleggia il potere sul Basso e Alto Egitto.
Sulla parte terrazzata della facciata, erano presenti 22 statue di babbuini, oggi 14, che guardano a est per vedere e adorare il sole che sorge e rappresentano le principali province dell’Alto Egitto. In una nicchia sopra l’ingresso è presente la statua della divinità Ra-Harakhty, che rappresenta il culto di Ra unito a quello antico di Horus. Sempre all’ingresso è possibile osservare rappresentazioni del dio Hapy, simbolo del Nilo e dell’abbondanza.

2. Grande sala ipostila
Una volta varcata la soglia della terrazza del tempio di Abusimbel, ci si troverà al cospetto della grande sala ipostila. Qui, alzando lo sguardo, potrete osservare un soffitto riccamente decorato con immagini di avvoltoi, oltre che con 8 grandi statue che rappresentano sempre il faraone Ramses II, ma con sembianze del dio Osiride per rappresentare la sua natura divina. Queste statue, chiamate pilastri osiriaci, sono alte circa 11 m. Alle pareti di questa sala, grazie ai numerosi lavori di restauro avvenuti, sono ancora ben visibili i bassorilievi che raffigurano la battaglia contro gli Ittiti durante la guerra in Kadesh durante il 2174 a.C.
Sempre sul soffitto di questa sala ipostila principale, è possibile osservare numerose raffigurazioni della dea Mut, con le ali distese che rappresentano il cielo stellato.

3. La sala secondaria o atrio
Proseguendo oltre la grande sala ipostila ci si troverà all’interno del tempio di Amon ad Abu Simbel. Questa sala rappresenta un luogo privato del tempio, nella quale in passato potevano accedere unicamente i sacerdoti e i nobili. I 4 pilastri che reggono il soffitto della sala sono ricoperti da iscrizioni e bassorilievi, che raffigurano le principali divinità del culto insieme al faraone stesso. Inoltre, alcuni disegni murali rappresentano Ramses II e Nefertari che portano incenso e offerte varie alla barca di Amon, utilizzata dai sacerdoti per le processioni dedicate al suo culto durante le principali festività.

4. Il santuario
Una volta superato l’atrio, si giunge nel cuore del grande tempio di Abu Simbel: il santuario. Qui, sono presenti 4 statue in posizione seduta, che raffigurano Amon-Ra, dio del sole e divinità principale del culto di Tebe, Ramses II, Ptah, dio delle tenebre, e Ra-Herakthy, Ra unito a Horus. Durante l’Antico Regno, queste divinità rappresentavano quelle più importanti del culto. Prima dello spostamento del tempio di Abu Simbel, durante il 20 febbraio e il 19 ottobre, avveniva un evento unico. Grazie agli attenti calcoli degli ingegneri che progettarono il tempio e alla sua collocazione, due volte all’anno dall’ingresso penetravano in questa stanza i raggi del sole, che illuminavano direttamente la statua di Ramses II, oltre a quella di Ra-harakhti e Amon-Ra.
Questo rito, chiamato il miracolo del sole, permetteva simbolicamente di ricaricare di energia le statue, tranne quella di Ptah. In seguito allo spostamento del tempio, il fenomeno è visibile il 22 febbraio e il 22 ottobre.

Il Piccolo Tempio di Abu Simbel (Tempio di Nefertari)
All’interno del complesso si trova il Tempio di Nefertari e di Hathor, che conserva ancora oggi la sua facciata. A nord rispetto al tempio maggiore, è dedicato non solo alla regina, ma anche al culto di Hathor.

Unico esempio di tempio funerario dove la consorte ha la stessa importanza del regnante, rappresenta anche un ottimo esempio di architettura rupestre, e, proprio come il tempio vicino di Ramses II, è una struttura commemorativa e non una sepoltura. Infatti, Nefertari morì a 40 anni e venne seppellita nella Valle delle Regine, nella tomba QV66, una delle più belle e ricche di dipinti. Grazie alle sue raffigurazioni che la ritraggono sempre con il volto sereno e sorridente, è chiamata la Mona Lisa egizia.

1. La Facciata
La facciata del tempio di Nefertari è alta 12 metri e larga 28 ed è possibile osservare 6 statue alte circa 10 metri ciascuna, che rappresentano la regina e il faraone, della stessa altezza, mentre i figli hanno dimensioni ridotte. Il materiale utilizzato per questo tempio è la roccia di tipo calcareo. Questa zona è ulteriormente divisa in due distinte, ognuna delle quali comprende 3 statue scolpite all’interno della roccia che compone il tempio. Ogni statua è alta rispettivamente 12 metri, 5 rappresentano il faraone Ramses II e 2 la regina Nefertari. La statua meglio conservata di questo gruppo scultoreo è quella di Nefertari che possiamo vedere sulla destra. Qui, infatti, la regina indossa un lungo abito semi trasparente, reggendo in mano degli attrezzi mentre in testa porta la corona Hathori, formata da piume con al centro il disco solare.
Infine, la facciata del tempio di Nefertari è in stile rupestre e tra i suoi due gruppi scultorei si trova il grande portale. Le statue del re, invece, indossano rispettivamente le corone del Basso e dell’Alto Egitto. Tra le statue maggiori del Faraone, inoltre, si trovano quelle più piccole dei figli maschi, e ai lati delle sculture di Nefertari sulla facciata del suo tempio ci sono invece quelle delle figlie. Il fatto che sulla facciata del tempio le statue della regina Nefertari abbiano le stesse dimensioni di quelle del faraone rappresenta un simbolo dell’amore che il regnante provava per la sua sposa reale, in quanto in nessuna struttura in Egitto il faraone e la consorte erano considerati al pari.

2. Sala ipostila
Varcato l’ingresso del tempio di Nefertari, come per il tempio maggiore di Abu Simbel, vi troverete all’interno della sala ipostila, osservate i 6 pilastri con un’altezza di 3 metri circa, decorati con capitello a forma di testa della dea Hathor, chiamate infatti anche colonne hathoriche. Sopra questi pilastri è possibile osservare delle decorazioni e iscrizioni che raccontano la storia di Ramses II e Nefertari, oltre che rappresentarli insieme a divinità.
Invece i bassorilievi decorativi presenti sui muri della sala ipostila rappresentano la divinizzazione di Ramses II, la vittoria sui nemici provenienti dal sud e dal nord del Paese. Inoltre, uno dei decori principali mostra la regina intenta a offrire doni alle dee Mut e Hathor.

3. Vestibolo
Proseguiamo dopo la sala ipostila giungendo così all’interno del vestibolo del tempio, in cui si accede tramite 3 portali. Le pareti di quest’area sono arricchite da bassorilievi che rappresentano scene di vita di coppia estremamente poetiche. Come la raffigurazione sulla parete a nord-sud, dove possiamo osservare Ramses II e Nefertari che offrono delle piante di papiro alla dea Hathor, raffigurata con sembianze ovine mentre naviga sul Nilo circondata da papiri. Sul muro a ovest, invece, i due consorti offrono doni a Horus, Anubi e Khnum.

4. Santuario interno
Arriviamo infine nel cuore del tempio di Nefertari ad Abu Simbel in Egitto, ovvero il suo piccolo santuario interno. Qui, grazie al prezioso lavoro di restauro e conservazione, possiamo osservare ancora oggi dei bassorilievi e decorazioni alle pareti laterali. Le principali rappresentano scene di doni e offerte alle divinità, sempre con protagonisti la regina e il faraone. Sulla parete in fondo, che si allunga verso ovest seguendo l’asse principale della struttura templare, si trova una nicchia che custodisce al suo interno la statua della dea Hathor, rappresentata con la sua forma divina di mucca. La scultura ovina della dea sembra uscire direttamente dalla pietra. La regina Nefertari era molto legata a questa divinità, anche per questa ragione il faraone Ramses II decise di dedicare il tempio a entrambe queste figure.

Abu Simbel, Curiosità e Cosa Sapere
Il Miracolo del Sole
All’interno del santuario nel Grande Tempio di Abu Simbel, unicamente due volte all’anno, il 22 febbraio e il 22 ottobre, è possibile assistere a un fenomeno meraviglioso, avvolto da un alone di mistero e antica magia: il miracolo del sole. Come le Piramidi di Giza, anche questo complesso templare è infatti protagonista di numerose leggende, che anch’esse influiscono sicuramente sul numero di visitatori che ogni anno si reca in questi luoghi. Molte delle antiche strutture funerarie presenti in Egitto, infatti, non dovevano rappresentare unicamente il potere terreno del faraone, ma essere anche un collegamento con il piano divino. Il progetto, per questa ragione, fu attentamente studiato per permettere un perfetto allineamento del grande tempio con il Sole.
Nel santuario, infatti, solo due volte all’anno, il sole penetra attraverso la montagna, illuminando solo alcune statue che si trovano al suo interno, riempiendole di luce. Nell’antichità, questo rito rappresentava una sorta di “ricarica energetica” per le statue di Ra e Amon-Ra, mentre la statua di Ptah, dio dei morti e dell’oscurità, era l’unica che non veniva colpita dal sole. Simbolicamente, le due date in cui questo fenomeno avviene rappresentano la nascita del faraone Ramses II e quella della sua incoronazione, oltre che scandire i periodi dell’agricoltura.

Light & Sound Show
Visitando il sito archeologico di Abu Simbel in Egitto con il calare della notte, sarà possibile assistere a uno spettacolo unico di luci, suoni e colori, che ricrea atmosfere uniche e catapultando gli spettatori indietro nel tempo. Colori accesi, luci e musiche raccontano in un modo originale la storia del complesso templare, oltre che essere disponibile in molte lingue, dando in questo modo la possibilità di scegliere. Sulla facciata del grande tempio, vengono proiettate immagini storiche del luogo, raccontando la storia di Ramses II e del suo regno in modo originale.
Lo spettacolo inizia dopo le 19.00 e vengono forniti degli auricolari con la lingua scelta, per favorire in questo modo il racconto.

Visita ad Abu Simbel, FAQ
In macchina da Luxor ad Abu Simbel ci vogliono circa 6 ore, altrimenti si può prendere un volo da Luxor ad Aswan.
Il grande tempio di Abu Simbel è dedicato al faraone Ramses II, quello minore alla moglie Nefertari.
Da Aswan ad Abu Simbel è possibile andare in auto, in circa 4 ore. Oppure con un volo di 1 ora circa o grazie a una crociera sul Lago Nasser.
Per visitare Abu Simbel al meglio sono necessarie almeno 3-4 ore.
Abu Simbel è aperto tutto l’anno dalle 7.00 alle 17.00, mentre dopo le 19.00 si tiene lo spettacolo serale.
Lo spostamento del tempio di Abu Simbel avvenne grazie al governo egiziano in cooperazione con l’Unesco.
Lo spostamento del tempio è avvenuto per evitare la sua distruzione in seguito alla costruzione della diga di Assuan e del lago di Nasser.
Durante la visita, specialmente in estate, portare dell’acqua e un copricapo per proteggersi dal sole.
Consigliamo di abbinare una visita di Assuan, arrivando al sito con un’escursione via terra durante una crociera sul Nilo.
I nostri consigli per la visita al sito archeologico
Prima di pensare a visitare Abu Simbel, è molto importante conoscere le caratteristiche di questa zona. Essendo nel deserto, infatti, le zone d’ombra durante la visita, specialmente durante l’estate saranno rare e le temperature elevate. Per questo, vi consigliamo di portare con voi un copricapo e dell’acqua, visitando il sito durante la mattina e preferendo i mesi invernali o autunnali.
Ora che sapete tutto sulle meraviglie che è possibile osservare in questo sito archeologico unico al mondo, non vi resta che fare le valigie e scoprire i migliori itinerari per raggiungere questa meta!
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Viaggi consigliati alla scoperta di Abu Simbel e dell’Egitto
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Crociera sul Nilo + Cairo
Itinerario: Luxor, Edfu, Kom Ombo, Aswan, Abu Simbel, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
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Crociera sul Lago Nasser + Cairo
Itinerario: Aswan, Amada, Qasr Ibrim, Abu Simbel, Lago Nasser, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Partenze in Conferma
Codice: EGARCH0804
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