La Storia dell’Azerbaijan
La storia dell’Azerbaijan è importante per comprendere il passato e il presente di questo Paese. Situato in posizione strategica tra le sponde del Mar Caspio e le Montagne del Caucaso, questo paese ha, da sempre, attirato innumerevoli popoli. Inoltre, è uno dei primi ad aver adottato il Cristianesimo ed è considerato sacro dal Zoroastrismo. Nonostante ciò, la maggioranza della sua popolazione è di religione Islamica, a testimonianza della complessità della sua storia. In questo articolo, vi parleremo della storia dell’Azerbaijan, e delle principali epoche che ci hanno condotto fino ad oggi, per organizzare con più consapevolezza il vostro viaggio.
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Le Fasi della Storia dell’Azerbaijan
La storia dell’Azerbaijan la possiamo dividere epoche storiche ben definite. Infatti, per comprendere la complessità del Caucaso, è fondamentale andare indietro nel tempo per scoprire la storia di questa singolare terra. In Azerbaijan sorsero alcune civiltà considerate tra le più antiche del pianeta, e religioni come il Cristianesimo, il Zoroastrismo e l’Islam hanno delineato l’animo del suo popolo. Infine grandi conquistatori persiani, mongoli e russi si sono stabiliti nella Terra dei Fuochi plasmando l’odierno popolo azero.
Dunque, andiamo a vedere la storia dell’Azerbaijan in breve, e quali sono le sue principali epoche.
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
20.000 a.C. – 550 a.C. | Preistoria |
550 a.C. – 100 a.C. | Età Antica |
100 a.C. – 667 d.C. | Albanesi del Caucaso e il Cristianesimo |
667 – 1380 | Islamizzazione |
1380 – 1806 | Conquista Mongola e Khanati |
1806 – 1991 | Annessione Russa e Unione Sovietica |
1991 – oggi | Indipendenza ed Età Contemporanea |
La Preistoria
La storia dell’Azerbaijan inizia con l’età della pietra. Infatti, nella famosa Riserva del Gobustan composta da numerosi vulcani di fango, sono stati rinvenuti resti archeologici databili a 20.000 anni fa. Si tratta di alcune semplici sculture incise nella roccia e disegni raffiguranti scene di battaglie, carovane di cammelli, animali selvatici, imbarcazioni e danze rituali. Questa scoperta ha permesso agli archeologi di comprendere meglio lo stile di vita già estremamente avanzato delle popolazioni preistoriche dell’Azerbaijan, considerate tra le più antiche di tutta la storia dell’uomo.

Età Antica
La storia dell’Azerbaijan nell’età antica è simile a quella degli altri paesi del Caucaso. Pertanto nel 550 a.C. la regione venne conquistata dall’Impero Achemenide, che contribuirono in maniera decisiva alla diffusione del Zoroastrismo. Essi adoravano particolarmente questa terra per via del fuoco perenne che si trova ancora adesso nella Penisola di Absheron, che consideravano sacro. Successivamente ad occupare l’odierno Azerbaijan furono i Seleucidi discendenti di Alessandro Magno, ed infine i Romani. Proprio nel Gobustan sono state ritrovate incisioni romane risalenti all’epoca di Domiziano, che ci fanno intendere che questo era il punto più orientale di tutto l’Impero Romano.

Gli Albanesi del Caucaso e l’avvento del Cristianesimo
Gli abitanti autoctoni dell’Azerbaijan furono gli Albanesi, che non vanno però confusi con gli attuali abitanti dei Balcani. Essi fondarono nel I secolo a.C. un loro regno chiamato Regno d’Albania Caucasica. Gli albanesi furono vassalli dell’Impero Romano, e nel IV secolo il Re Urnayr adottò il cristianesimo. Nonostante oggi l’Azerbaijan sia un paese principalmente musulmano, fu uno dei primi a dichiararlo religione ufficiale, similmente a quanto accadde nelle vicine Armenia e Georgia. Il Regno d’Albania resistette fino all’VIII secolo. Infatti, nonostante le conquiste Sasanidi e dei Bizantini, un seppur piccolo Regno Albanese continuò ad esistere.

La Conversione all’Islam
La storia dell’Azerbaijan vide nel 667 una svolta decisiva. Infatti in questa data il Califfato Arabo conquistò la regione e cercò di convertire all’Islam gli antichi albanesi. Ma la presenza musulmana sul suolo azero non si rivelò semplice, in quanto numerose rivolte costrinsero più volte gli Arabi a intraprendere una guerra civile contro l’indomito popolo d’Albania. Questo periodo di instabilità durò fino all’insediamento dell’Impero Selgiuchide, che riuscì a garantire l’ordine ed applicare l’Islam a quasi tutta la popolazione azera. Sotto i Selgiuchidi l’arte e la cultura raggiunse uno dei suoi apogei, soprattutto grazie a poeti di corte persiani come Nizami Ganjavi e Khaqani, apprezzati ancora oggi in tutto l’Azerbaijan e l’Iran.

La Conquista Mongola e i Khanati
Le Dinastie Persiane dei Selgiuchidi portarono pace e prosperità all’Azerbaijan, oltre che una quasi completa islamizzazione del suo territorio. Infatti l’intera popolazione si era convertita, eccetto le minoranze albanesi ed armene che continuavano a professare la fede cristiana. Intorno al 1380 però, un nuovo temibile invasore proveniva dall’Asia Centrale, e puntava verso l’Azerbaijan: Tamerlano. Egli infatti conquistò tutto il territorio azero, e la dinastia locale degli Shirvanshah divennero i vassalli dell’Impero Timuride. Nonostante fosse sotto un dominio straniero, questa dinastia riuscì comunque a portare grande splendore al paese, dove vennero creati vari Khanati. Di questo periodo ci rimane il bellissimo Palazzo dei Khan di Sheki e il Palazzo degli Shirvanshah di Baku, considerati oggi tra i più begli esempi di architettura araba in Azerbaijan.

Annessione Russa e Unione Sovietica
La storia dell’Azerbaijan subì l’ennesima invasione con la fine dell’era dei Khan. Infatti essi si spartivano equamente il territorio, ma si ritrovarono ad essere perennemente in lotta tra di loro. Di questa instabile situazione ne approfittarono gli Zar Russi, che nell’ottocento avevano cominciato la loro espansione coloniale oltre i confini dell’Impero. Nel 1806 Baku venne definitivamente conquistata, e l’Azerbaijan cadde lentamente nelle mani dei russi. Tutta l’area del Caucaso subì un forte cambiamento. Vennero adottati l’alfabeto cirillico e la lingua russa. Alla fine della prima guerra mondiale l’Impero Zarista era ormai giunto al collasso, e con la Rivoluzione d’Ottobre nacque la Repubblica Socialista Sovietica Azera, come parte dell’URSS.

Indipendenza ed Età Contemporanea
Nel 1990 l’Impero Sovietico stava giungendo al collasso, e le minoranze etniche e religiose cominciarono a creare disordini. In particolare, nella Regione del Nagorno-Karabakh ci furono violente manifestazioni, sempre represse con la forza. Nell’Ottobre del 1991 l’Azerbaijan venne dichiarato indipendente, ma i problemi di convivenza stavano ancora dilaniando il paese. Fu così che scoppiò la Guerra del Nagorno-Karabakh con la vicina Armenia che rivendicava la regione per la prevalenza di popolazione armena al suo interno. Il conflitto finì nel 1994, e ora l’Azerbaijan si presenta come un paese lanciato verso il futuro e pronto a mettere da parte ogni dissidio a favore dello sviluppo economico.

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Lista d'Attesa Aperta
Codice: AZARCH0601
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