10 Film per scoprire l’Albania
I film girati in Albania e il suo cinema sono il frutto della sua ricca storia. Il paese delle Aquile e le sue tradizioni hanno ispirato registi locali e non solo, attirando direttori artistici da tutto il mondo. Iniziando il suo sviluppo in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, sopravvivendo alla censura del regime di Hoxha e risollevandosi anche in seguito al periodo democratico, il cinema albanese si sta ritagliando la sua nicchia a livello Europeo e Mondiale. Le opere del cinema dell’Albania sono presenti sempre di più durante i numerosi festival internazionali. Inoltre, guardare una di queste pellicole, può rappresentare un punto di vista diverso su questo Paese incredibile, ispirandoci magari per il nostro prossimo Viaggio in Albania!
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Top 10 Film sull’Albania
La storia dell’Albania ha influenzato profondamente il suo cinema, come la letteratura. Le principali opere albanesi iniziarono a svilupparsi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Inizialmente, il cinema venne usato come metodo di propaganda a servizio del regime, non uscendo dai confini. Unicamente pochi titoli del periodo riuscirono a uscire, come Scanderberg, l’eroe albanese, di Sergej I. Jutkevič, una coproduzione sovietico-albanese, che vinse vari premi a Cannes. Durante gli anni 60 e 80′ i cineasti albanesi, come Kumbaro, Milkani e Hakani iniziarono a sviluppare le loro opere in seguito alla fine del comunismo grazie all’abolizione della produzione statale cinematografica.
Ciò portò anche difficoltà per la realizzazione stessa delle opere. Lo sviluppo dei film in Albania e di un cinema nazionale fu difficile, portando allo sviluppo dei registi indipendenti. Sicuramente i 44 anni di comunismo segnarono profondamente il paese anche sotto questo punto di vista. La sensazione del totalitarismo, che controlla la parola, i diritti e la censura è diventata un tema ricorrente nel cinema dell’Albania. Un altro fenomeno presente nel cinema albanese è la migrazione verso l’Italia a partire dal 1991. Il sogno di un futuro migliore per sé stessi e per la propria famiglia. Oggi, inoltre, tra i vari temi trattati dal cinema dell’Albania, troviamo il folklore e le sue antiche tradizioni, ancora radicate in alcuni luoghi montani. Andiamo quindi a scoprire insieme alcune opere per approfondire il cinema dell’Albania, osservando il paese delle Aquile da un punto di vista differente.
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1. Vergine Giurata
Tratto dal libro di Elvira Dones, Vergine Giurata di Laura Bispuri è stato presentato al festival di Berlino nel 2015. La storia parla di Hana, ragazza orfana adottata da uno zio con una figlia della sua età, Lila. Vivendo nel contesto delle comunità montane albanesi, Hana sarà costretta a seguire le regole del Kanun. Infatti, vige il diritto dei montanari, dove senza figli maschi, una donna della famiglia può essere obbligata a proclamarsi uomo, eliminando qualsiasi comportamento femminile. Ed è così che Hana diventa Mark, seguendo la vita di un uomo sotto ogni punto di vista e accantonando il suo lato femminile e l’amore. Sarà solo dopo essere arrivata in Italia per andare a trovare Lila che Hana potrà tornare a esplorare la sua parte femminile.
Il messaggio del film parla del ruolo della donna oggi nei contesti rurali, ancora oggi al centro di numerosi dibattiti, anche se sempre meno discussi pubblicamente. La scelta di vita delle vergini giurate in Albania, infatti, per quanto venga fatta passare come una scelta spontanea delle donne, seppur estrema, viene normalizzata, utilizzando come riferimento la propria appartenenza sociale a un determinato contesto. Questo film girato in Albania tratta il delicato tema delle burrneshe, un’antica tradizione balcanica. Arcaica ma attuale allo stesso tempo, il codice del Kanun ha un retaggio medievale e viene tramandato unicamente oralmente. All’interno di una società patriarcale, alcune donne vengono spinte a scegliere una vita maschile e la castità, seppur mai alla pari degli uomini.

2. La Nave Dolce
Documentario del 2012 di Daniele Vicari, La nave dolce è un film girato in Albania e in Italia che vi consigliamo per scoprire un lato della storia quasi dimenticato: il fenomeno della emigrazione albanese verso l’Italia. Nel 1991, nel porto di Bari arrivò la Vlora, la nave che trasportava zucchero da Cuba, ragion per cui viene usato l’aggettivo dolce in questa storia amara. Ciò che le persone videro arrivare fu un’imbarcazione stracolma di persone in ogni sua parte. Ma gli albanesi sognanti che quel giorno raggiunsero l’Italia dopo faticose ore di navigazione accalcati, dovettero presto scontrarsi con la dura realtà. L’Italia non era l’America e non avrebbe risolto la loro povertà. Infatti, molti albanesi avevano il sogno italiano che vedevano in tv, una visione idilliaca e distorta attraverso uno schermo di illusioni.
L’accoglienza fu quella di numerose persone spaventate e dalle istituzioni, che portarono impreparati dei soccorsi. Il popolo albanese scappava dalla dittatura, cercando libertà e democrazia nel nostro paese. Allo sbarco seguirono lunghi giorni di prigionia all’interno dello Stadio della Vittoria di Bari, attendendo una decisione dalle autorità e del sindaco. Iniziarono le rivolte e i rimpatri con l’inganno. Infatti, alcuni esuli erano convinti che salendo sull’aereo sarebbero stati portati a Roma, e non rimpatriati. Solo 2.000 albanesi riuscirono a fuggire. Tra i protagonisti di questo documentario troviamo Kledi Kadiu, che allora aveva solo 16 anni, diventando poi un popolare ballerino della televisione italiana.

3. La Faida
Pellicola del 2011 di Joshua Marston e Andamion Murataj, La faida tratta il tema di una vendetta familiare, che ruota intorno all’antico codice dal Kanun. Film ambientato a nord dell’Albania, nel villaggio di Gur i Zi, vicino Scutari. Infatti, il paese delle Aquile ha due anime ben distinte, quella moderna della capitale Tirana, e la seconda più rurale, dove vigono ancora le antiche tradizioni. Ed è in una comunità montana che le due famiglie protagoniste dovranno ripagare i loro debiti di sangue e le antiche tensioni all’interno del calun: la faida. I parenti della persona assassinata, infatti, hanno il diritto di uccidere a loro volta qualcuno della famiglia dell’omicida. Per proteggere i figli maschi, infatti, gli si impedisce di uscire di casa, come per Nick, il primogenito dell’assassino.
Tra i film girati in Albania e del suo cinema La faida ci mostra senza fare particolari morali un lato ancora poco conosciuto di questo paese, unendo gli elementi e i ritmi della suspance con un grande pathos. Tra gli altri temi trattati osserviamo la condizione della donna, come nel caso della sorella di Nick, che dovrà occuparsi di mantenere la famiglia mentre il fratello si nasconde e il padre viene arrestato. Rudina, infatti, è un esempio di grande forza e della dimensione devota femminile. In tutto ciò, non mancherà il contrasto con le varie sollecitazioni che arrivano dal progresso per i giovani, come internet e l’uso dei cellulari, mettendo in discussione i pilastri delle società arcaiche.

4. Bota café
Film del 2014 girato in Albania, Bota Café è ambientato nei pressi della città di Rremas. Il Caffè del mondo, traduzione dall’albanese, parla del bar come metafora di un mondo dove vediamo muoversi le vicende dei vari protagonisti dell’opera corale. Co-produzione albanese e italiana, il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti. La storia parla di Beni, Juli e Nora, della loro noiosa esistenza in un villaggio sperduto nel nulla. Infatti, vivono qui da quando il regime di Hoxha ha recluso le loro famiglie, insieme a quelle di altri oppositori agli angoli più deserti del paese delle Aquile. Le vite dei vari protagonisti si uniscono all’interno del Bota Café, incontrando sporadicamente altri avventori.
La noia delle loro giornate tutte uguali verrà sconvolta dall’arrivo dell’autostrada, che sarà costruita proprio vicino al loro bar. Potrebbe essere questa la svolta? Questo spaccato del cinema dell’Albania ha un ritmo lento e una storia che narra con delicatezza la noia di un gruppo di persone che cercano una via di fuga, un riscatto per una vita che non hanno scelto in un luogo che gli è stato imposto dalla storia. Un senso di ineluttabilità e frustrazione accompagna la lenta narrazione, trascinando i personaggi attraverso una pellicola ambientata in desolati paesaggi. Diretto abilmente da Iris Elezi e Thomas Logoreci, questo film sull’Albania ci offre una prospettiva su un mondo per noi impensabile, contornato da malinconia e solitudine in un villaggio abbandonato nel nulla per un’opera senza fronzoli e assolutamente realista.

5. Anija, la Nave
Vincitore del David di Donatello nel 2013 come miglior documentario Anija, la Nave di Roland Sejko è un altro film che tratta il tema dell’immigrazione albanese verso l’Italia. Avvenuta nel 1990 in seguito al crollo del comunismo e con l’inizio dell’anarchia nel paese del 1997. Imbarcandosi in alcune navi mercantili, migliaia di persone arrivarono in Italia per fuggire da un paese in cui mancava la libertà, iniziando così il primo esodo verso il Bel Paese. Il documentario racconta questo grazie al materiale audiovisivo raccolto all’epoca, oltre che grazie alla testimonianza diretta di numerosi profughi.
Grazie a questo spaccato del cinema dell’Albania possiamo capire nel modo migliore le motivazioni, le emozioni e ciò che provarono i numerosi albanesi che, spinti dalla disperazione, compirono questa traversata. Tra le varie navi che vengono nominate troviamo la Vlora, vista anche nel documentario La dolce nave, che arrivò a Bari e fu solo una delle tante ondate di albanesi che arrivarono in Italia dal 1991. Infatti, ci si sofferma anche sull’immigrazione del 1997, quando la ragione fu l’inizio dell’anarchia in Albania e il suo crollo finanziario. Infine, l’opera si conclude con le testimonianze dirette dei protagonisti dopo 20 anni.

6. La macchina delle immagini di Alfredo C.
Film girato in Albania del 2021 di Roland Sejko e vincitore a Venezia, La macchina delle immagini di Alfredo C. è un documentario che tratta un tema a molti sconosciuti. Durante il periodo fascista nel 1939, infatti, l’Italia occupò l’Albania e moltissimi italiani vennero trasferiti a lavorare nel paese. Tra questi tecnici, operai e molte altre figure professionali. Durante il 1944 l’Albania venne liberata e il comunismo chiuse i confini, ponendo numerose condizioni per il rimpatrio dei cittadini italiani. Nel 1945 oltre 27.000 italiani, civili e militari, si trovavano ancora in Albania e, tra questi, anche Alfredo Cecchetti. Alfredo era un operatore cinematografico della propaganda fascista che girò in Albania per cinque anni.
Dopo aver lavorato per oltre 20 anni per l’Istituto Luce e per la propaganda fascista, ora si trova a fare lo stesso per quella comunista. Chiuso all’interno del magazzino delle pellicole, Alfredo proietta tutto il suo girato, rivivendo attraverso questo documentario del cinema in Albania gli anni dell’invasione fascista. Questa opera intensa è stata creata anche grazie al materiale dell’Archivio Storico Luce, di cui il regista è direttore, accompagnando immagini e video a una profonda riflessione etica da parte di Alfredo stesso. Infatti, tra le tante domande che si pone riordinando i suoi ricordi, c’è quella di quanto sia neutrale o responsabile l’occhio che osserva attraverso la cinepresa? Quanto è sottile il confine che da osservatore lo rende complice?

7. The Albanian Virgin
Tra le numerose pellicole che il cinema dell’Albania ci offre per scoprire meglio le tradizioni e la storia del paese delle Aquile troviamo The Albanian Virgin. Un film apparentemente delicato e lento, diventando durante lo svolgimento sempre più emozionante e intenso. L’ambientazione è quella dell’Albania a cavallo tra gli anni 50 e 60′, sotto il regime del dittatore Hoxha. La protagonista è Luana, una giovane ribelle e risoluta. Seguendo le leggi dei codici arcaici che regolano la vita rurale, deve sposare un uomo prescelto e obbedire al volere del nuovo marito e dei più anziani. Dopo l’incontro con Agim impara però a leggere e pensare indipendentemente, mettendo in discussione anche le secolari regole della sua quotidianità.
Diretto da Bujar Alimani, The Albanian Virgin e Luana diventano delle guide, rompendo il codice dei villaggi in questo film girato tra le montagne in Albania, diventando anche una metafora del regime dittatoriale stesso. Infatti, entrambe le situazioni privavano le persone della libertà personale e dell’indipendenza, oltre che la propria religione e di numerosi libri. La lotta di Luana contro le regole, però, la porterà anche a un duro scontro con la realtà. Il messaggio intrinseco del film è che non bisogna essere un uomo per sconfiggere il potere e il sistema del patriarcato, diventando anche uno studio di carattere etnografico. Cornice della pellicola i meravigliosi paesaggi delle montagne albanesi, che creano l’atmosfera ideale per un film intenso sull’Albania.

8. Dear Albania
Documentario on the road del 2015, Dear Albania è di Nate ed Eliza Dushku. Durante il film Eliza e il fratello viaggiano attraverso i Balcani esplorando 15 città tra l’Albania, Montenegro, Macedonia e Kosovo. Eliza è una famosa attrice americana di origini albanesi e danesi. Durante questo viaggio con il fratello non scoprirà solo le sue radici in Albania, ma anche la storia del paese delle Aquile. Non solo un viaggio di scoperta e crescita personale, ma anche culturale e storico per approfondire vari aspetti, spesso anche controversi di queste terre, ammirando le loro bellezze.
Un documentario intrigante e dalla scrittura particolare che cerca di descrivere non solo un Paese, ma anche un intero popolo attraverso gli occhi incantati dell’attrice statunitense. Durante il suo pellegrinaggio albanese proverà a riconnettersi con le sue radici, attraversando un paese ricco di fascino. Dalle spiagge di Durazzo, arrivando a scoprire l’antico codice medievale del Kanun. Forse spesso si perde in frivolezze, ma sicuramente un film girato in Albania che ci offre un punto di vista differente su questo Paese, la sua storia e le tradizioni.

9. Honeymoons
Film del 2009 girato in Albania nato dalla prima co-produzione serbo-albanese cinematografica, Honeymoons di Goran Paskaljević è una pellicola drammatica. I protagonisti sono Nik e Maylinda che, con la speranza di una vita migliore, lasciano l’Albania per arrivare in barca in Italia. Solo in questo modo potranno vivere, infatti, il loro amore proibito. Nello stesso momento, anche Marko e Vera lasciano la Serbia in treno, per raggiungere attraverso l’Ungheria l’Austria. Marko è un talentuoso violoncellista e, grazie a questa sua abilità, entra nell’Orchestra di Vienna. Pur avendo tutti i documenti in regola, alla frontiera iniziano i problemi.
Grazie all’unione dello sceneggiatore e produttore albanese Genc Permeti e del regista serbo Goran Paskaljevic, Honeymoons, prima coproduzione serbo-albanese che ha visto la luce, unisce le culture di due paesi per questo intenso e realistico film sull’Albania che vi consigliamo di vedere.

10. Tirana Anno 0
Infine, l’ultimo film girato in Albania che vogliamo consigliarvi è la pellicola albanese del 2002 diretta da Fatmir Koçi Tirana, année zéro. La storia racconta di una giovane coppia che vive il periodo post-comunista del paese. Un momento per l’Albania molto difficile a livello storico ed economico, durante la quale molte persone lasciarono il Paese, cercando una vita e prospettive migliori in Italia. Il protagonista della pellicola è Nik, che vive a Tirana insieme all padre e alla madre. Nik s’innamora della bellissima Klara, che sogna di lasciare tutto e andare a vivere a Parigi per realizzarsi come modella. Nik lavora come trasportatore, usando il camion mezzo rotto del padre, ormai malato e in punto di morte.
Klara prova a convincere Nik a partire con lei, ma tra la disperazione del paese e le critiche della madre, non riesce a prendere una decisione. Questo intenso film del cinema in Albania può essere visto sia come un viaggio introspettivo nella mente di Nik, ma anche una critica alla situazione del Paese.

In Viaggio sui Set del Cinema in Albania
Se arrivati a questo punto non vedete l’ora di partire per un viaggio in Albania è il momento di organizzarsi e di scoprire i migliori itinerari per ripercorrere le location del cinema in questo paese e rivivere così le vostre scene preferite!
Se desiderate vivere alcuni luoghi del cinema albanese e scoprire i luoghi più suggestivi del Paese delle Aquile, vi consigliamo il nostro Tour Albania Classica. Un viaggio di gruppo che vi condurrà dalla capitale Tirana al Castello di Kruja. Visiteremo Durazzo, Berat e Argirocastro e i suoi magnifici borghi. Infine, arriveremo al sito archeologico di Butrinto e esploreremo gli stupendi paesaggi albanesi tra mare e montagna.
Tour Albania Classica
Itinerario: Tirana, Kruja, Durazzo, Berat, Argirocastro, Butrinto, Saranda.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Lista d'Attesa Aperta
Codice: ALARCH0801
Se invece insieme all’Albania volete esplorare anche il Montenegro, scoprendo qualcosa di più su questi meravigliosi paesi balcanici, vi consigliamo il nostro Tour Albania e Montenegro. Il viaggio ideale per approfondire la cultura, le tradizioni e la storia dell’Albania, oltre che i suoi meravigliosi paesaggi naturali. Infine, attraverseremo il confine per arrivare in Montenegro e nella sua capitale Podgorica.
Tour Albania e Montenegro
Itinerario: Tirana, Berat, Butrinto, Scutari, Podgorica, Budva, Perast.
Durata: 10 giorni - 09 notti
Lista d'Attesa Aperta
Codice: ALARCH1101
Sebbene sia possibile organizzare il vostro viaggio in Albania in piena autonomia, noi di Arché Travel, consigliamo sempre di affidarvi ad un tour operator specializzato per l’organizzazione del vostro viaggio di gruppo. In questo modo sarete sicuri di vivere un esperienza di viaggio in totale sicurezza e affidabilità, ripercorrendo le location dei film girati in Albania!
Se interessati a ripercorrere i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
le nostre proposte di viaggio in Albania.