10 Film per scoprire il Qatar
Il Qatar è un paese ricco di fascino, che offre scenari desertici straordinari che si contrappongono a futuristiche metropoli. Questa ambivalenza ha ispirato molti registi indipendenti che hanno scelto questa terra per le sue location uniche, lasciandosi ispirare dalla metropoli di Doha e dai paesaggi incontaminati che si stagliano per chilometri a perdita d’occhio, affacciandosi poi sul Golfo Persico. In questa guida, vogliamo consigliarvi i 10 migliori film girati in Qatar, facendovi così innamorare di questa destinazione attraverso il cinema, lasciandovi ispirare magari per il vostro prossimo Viaggio in Qatar!
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Top 10 Film Girati in Qatar
Il Qatar, negli ultimi anni, sta diventando una meta sempre più frequentata come set cinematografico, specialmente da registi indipendenti mediorientali, ma anche provenienti da tutto il mondo. Questo paese offre infatti location uniche tra le dune del deserto, ma anche scenari rocciosi affacciati sul Golfo Persico. Inoltre, questo ricco paese, offre storie affascinanti, misteriose e talvolta contraddittorie, vista la sua ricca storia legata alle tradizioni, ma allo stesso tempo con uno sguardo rivolto sempre più al futuro. Un cinema contemporaneo, poetico, tra metropoli futuristiche e villaggi beduini.
Quindi, scopriamo insieme i top 10 film girati in Qatar!
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1. Team Qatar
Il primo film girato in Qatar che vogliamo presentarvi è un documentario del 2010 di Liz Mermin. Team Qatar segue le vicende della squadra di dibattito qatarina durante la loro preparazione per i campionati mondiali. Da questa pellicola è possibile osservare anche la vita dei giovani di uno dei paesi oggi più ricchi al mondo e il modo in cui vengono cresciuti per riuscire sempre a eccellere fin dai tempi della scuola, spesso in modo anche spietato. Questi ragazzi, infatti, sono mossi dall’ambizione, ma anche dalla passione per la loro cultura e la curiosità verso il mondo che li circonda. Viaggiando verso il dibattito parlamentare britannico, vogliono infatti dimostrare di non avere una mentalità chiusa, uscendo dai preconcetti che si possono avere verso questi popoli mediorientali.
Una pellicola fresca, informativa, accattivante e allo stesso tempo divertente. Un’occasione unica per scoprire in modo irriverente una finestra su questa cultura, oltre che il mondo in cui si rapporta a livello mondiale, dimostrando la sua rapida ascesa anche verso l’Occidente. Un viaggio da Doha, verso Londra, New York e Washington, per vivere con questi ragazzi qatarini un’emozionante competizione attraverso il cinema del Qatar.

2. Sofia
Tra i migliori film girati in Qatar troviamo un’intensa pellicola drammatica del 2018. La protagonista, Sofia, è una giovane di Casablanca che vive insieme ai suoi genitori e si trova a vivere una gravidanza di nascosto, al di fuori del vincolo del matrimonio. Una volta in ospedale per il parto è obbligata a fornire entro 24 ore i documenti del padre, altrimenti gli operatori saranno costretti a informare le autorità. Insieme a sua cugina, Lena, le due cercheranno di convincere il padre a riconoscere il figlio, arrivando anche a coinvolgere i genitori, mettendo a confronto due differenti classi sociali. La regista Meryem Benm’Barek riesce a girare una delicata pellicola sulla vita contemporanea in Marocco, girando tra il Qatar, Casablanca e la Francia.
Inoltre, questa pellicola ha vinto il premio nella categoria Un Certain Regard a Cannes come Miglior sceneggiatura, mettendo abilmente a confronto le varie sfumature della cultura mediorientale in questo potente racconto femminista all’interno di una cultura fortemente patriarcale.

3. Un Figlio
Il cinema del Qatar offre un gran numero di film girati da registi di vari paesi mediorientali, come nel caso di Un figlio, pellicola del 2019 ambientata in Tunisia. Durante l’estate del 2012, Meriem, Fares e il loro figlio undicenne Aziz sono in gita nel sud con alcuni amici. Durante il ritorno verranno coinvolti in una sparatoria tra l’esercito e gli integralisti islamici. Il figlio Aziz viene colpito al fegato, con una diagnosi che lascia ben poche speranze, a meno che non si trovi in poco tempo un organo per il trapianto. Questo film girato tra il Qatar, il Libano, la Francia e la Tunisia racconta uno spaccato di questa società, progressista e radicata nella sua cultura allo stesso tempo. Riusciranno a superare le contraddizioni presenti all’interno della cultura mediorientale per riuscire a salvare la vita di Aziz?
Il cinema del Qatar riesce a portare in scena una pellicola intensa, vincitrice del premio Miglior Attore nella categoria Orizzonti a Venezia nel 2021. Inoltre, questo film ambientato anche in Qatar è stato campione d’incassi al botteghino in Italia.

4. Il Fondamentalista Riluttante
Il cinema del Qatar ancora una volta offre il suo paesaggio unico a registi internazionali, che decidono di utilizzare le sue location mediorientali per contestualizzare al meglio le proprie storie. Come nel caso del thriller del 2013 Il fondamentalista riluttante di Mira Nair. Ambientato in Pakistan ma girato tra Qatar, Inghilterra e Stati Uniti, il film si apre con le manifestazioni studentesche dei fondamentalisti islamici del 2010 in Pakistan. Il professore Changez Khan è il al centro di questi scontri, quando un collega americano viene rapito. Da qui Khan decide di tenere un intervista con un giornalista americano, raccontando la propria carriera e vita nell’ambito della finanza all’interno dell’Upper Class durante il suo passato in America. La data che cambierà tutto sarà l’11 settembre 2001. Il suo essere islamico diventerà un problema per farsi accettare in qualsiasi contesto sociale.
Questo film girato in Qatar è ricco di contrasti, ostilità e polemiche, ma anche riflessioni sul cosa può condurre una persona a diventare integralista, seppur proveniente da un contesto sociale medio-alto. Ma non solo, questo film racconta anche di sentimenti che possono diventare crepe all’interno dell’integralità, facendo crollare il proprio credo, favorendo l’integrazione.

5. La Bella e le Bestie
Liberamente ispirato a una storia vera, La Bella e le Bestie è un film girato tra il Qatar, Tunisia, Svezia, Libano e Francia. Una produzione internazionale per una storia di denuncia, che ancora oggi non ha trovato giustizia. La protagonista è Mariam, una ragazza tunisina proveniente da una famiglia fortemente conservatrice, ma con dei valori democratici. A una festa conosce Youssef e appartandosi insieme a lui in una spiaggia verranno scoperti dai poliziotti. Da qui inizia una vera e propria pellicola drammatica, i due verranno infatti trattenuti accusandoli di indecenze, tra cui l’adulterio, e inoltre Mariam verrà violentata.
La ragazza vuole sporgere denuncia, ma si troverà a confrontarsi con un muro giudiziario, omertà e soprusi, vivendo tra l’indifferenza generale oltre all’ostilità di chi le sta intorno per ciò che ha vissuto. Questo film ambientato anche in Qatar è stato presentato a Cannes, rappresentando uno spaccato del mondo di oggi. Una pellicola che denuncia lo stato attuale di una donna nel contesto di un paese integralista e conservatore, dove seppur essendoci un processo a stampo democratico, non esistono per lei garanzie o diritti, scontrandosi con con una concezione di libertà ad personam.

6. 200 Metri
Un film drammatico di Ameen Nayfeh, girato tra il Qatar, la Giordania, Italia e Svezia. Questa pellicola del 2020 a stampo politico, narra le vicende della famiglia di Mustafa. Lui e sua moglie Salwa sono divisi da un muro in Cisgiordania. Questa situazione di crisi famigliare viene aggravata quando il figlio di Mustafa ha un incidente e l’uomo non riesce a superare il check-point israeliano a causa di una problematica a livello burocratico. Mustafa, disperato, decide quindi di rivolgersi a un contrabbandiere, iniziando un viaggio tra le colline per superare il confine, viaggio che durerà molti chilometri, quando sarebbe stato sufficiente attraversare una distanza di 200 metri.
Un film ricco di metafore sulla conflittualità di questi luoghi, che spesso dividono famiglie e affetti, separate da un confine di pochi metri. Un paradosso tra due nazioni all’interno del medesimo territorio, ma divise dalle leggi degli esseri umani all’interno di un contesto spesso surreale.

7. Still Recording
Il cinema del Qatar, come visto fin ora, si pone anche l’obiettivo della denuncia sociale contro la guerra, utilizzando l’arte come un forte mezzo di espressione. Ciò accade anche in Still Recording, film del 2018 di Saeed Al Batal & Ghiath Ayoub girato tra Libano, Francia e Qatar. Il protagonista di questa pellicola e Saeed, un ragazzo che insegna cinema ai giovani siriani. Ciò gli permette in questo modo di evadere almeno per pochi attimi dalla dura realtà che li circonda. Milad, suo amico, vive a Damasco dalla parte opposta della barricata controllato dal regime, tentando comunque di terminare i suoi studi artistici.
Un giorno Milad decide di raggiungere l’amico nella sua città sotto assedio e fondano insieme uno studio di registrazione e una radio, utilizzando la loro telecamera come mezzo di denuncia verso ciò che li circonda. In questo film, l’arte vince sull’orrore e sulla morte circostante in 450 ore di registrazione. La videocamera rimane accesa costantemente per documentare, creando in questo modo un reportage di sparatorie, bombe e guerra.

8. Of Fathers and Sons – I Bambini del Califfato
Of Fathers and Sons – I Bambini del Califfato è un documentario del 2017 prodotto tra Qatar, Libano e Germania del regista siriano Talal Derki. In questa pellicola del cinema del Qatar osserviamo Abu Osama istruire i suoi figli con i fondamenti dell’estremismo islamico. Il regista si è finto per anni un sostenitore del regime, riuscendo in questo modo a filmare le dinamiche di questa famiglia. Un padre che prepara alla guerra i figli, facendoci osservare un orrore per noi quasi incomprensibile. Un film freddo e duro su una quotidianità estrema. Qui la vita stessa dei bambini è votata a una guerra santa che non comprendono.
I Bambini del Califfato però, ci pone davanti anche il rapporto tra un padre e i suoi figli, spesso anche tenero, dove la guerra si unisce al gioco. Azioni mostruose vengono quasi umanizzate, osservando dei bambini che giocano con la morte, senza conoscere realmente il movente.

9. Ghadi
Il regista Amin Dora in questo film del 2014 mette in scena il suo primo lungometraggio, una commedia divertente e fantasiosa. In questo modo si discosta dal cinema del Qatar di denuncia, pur mantenendo alcuni elementi. Girato tra Libano e Qatar, troviamo Leba, un insegnante di musica che fa di tutto per far accettare Ghadi, il suo figlio down, ai vicini. Ghadi, infatti, è un bambino molto rumoroso e buffo, che affacciandosi alla finestra lancia urla e suoni vari, infastidendo così i vicini. Il professore, quindi, metterà in atto un piano molto fantasioso per poter far accettare il suo ultimo genito, tra vari colpi di scena e comicità, sviluppando i rapporti con le varie persone di questa commedia, che si può definire corale.

10. The Day I Lost My Shadow
Presentato al Doha Film Institute, Il giorno che ho perso la mia ombra è l’ultimo film del Qatar che abbiamo selezionato per voi. La protagonista di questa pellicola è Sana, una madre molto giovane che cresce suo figlio di 8 anni in Siria, tra le difficoltà della guerra. Molto spesso senza acqua né corrente, partirà alla ricerca di una bombola di gas. In questo viaggio on the road, incontra sua sorella e Jalal, decidendo in questo modo di dividere un taxi. Fermati a un posto di blocco, i soldati pensano che il tassista possa essere un attivista. Spaventato, l’autista tenta la fuga, abbandonando Sana e gli altri in un villaggio sperduto.
Qui, Sana si trova circondata dagli orrori della guerra, che lascia le persone disperate e senza nulla. Un film sulla guerra, ma allo stesso tempo profondo e pieno di metafore, utilizzando proprio la perdita dell’ombra come perdita della propria anima e dei sogni.

Consigli di viaggio in Qatar
Dopo aver scoperto insieme i migliori film girati e prodotti in Qatar, vogliamo darvi alcuni consigli di viaggio per visitare questo meraviglioso paese, ricco di storia, tradizione, ma anche innovazione.
Il nostro Gran Tour Qatar è l’itinerario perfetto per scoprire i principali luoghi d’interesse del Paese. Grazie a questo viaggio di gruppo, infatti, scoprirete la capitale, Doha, proseguendo alla scoperta di antichi villaggi, dove poter scoprire e vivere in prima persona la storia del Qatar, non solo attraverso il suo cinema. Inoltre, vi immergerete anche nel deserto grazie a un tour in 4×4, raggiungendo il magico Mare Interno. Il viaggio perfetto per chi desidera unire natura, storia e cultura, scoprendo a pieno il Qatar.
Gran Tour Qatar
Itinerario: Doha, Al Zaburah, Zekreet, Al Wakra, Deserto.
Durata: 7 giorni - 6 notti
Partenze in Conferma
Codice: QAARCH0701
Se interessati a ripercorre i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
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