Isola Elefantina in Egitto, Guida alla Visita
L’isola Elefantina, nel Nilo in Egitto, si trova davanti alla città di Assuan. Questo lembo di terra è un sito imperdibile in quanto rappresenta un simbolo fin dall’antichità. Durante le dinastie faraoniche quest’isola era un centro abitato pulsante di vita, chiamata Swenet. Oggi essa è una meta turistica internazionale e sito archeologico di grande importanza. Il suo nome non è dovuto alla presenza di questi animali, ma probabilmente alle grandi pietre di granito che si trovano qui o per via della forma stessa dell’isola, che ricorda una zanna. Un luogo imperdibile durante il vostro Viaggio in Egitto, una tappa unica per approfondire la cultura e la storia di questo paese.
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- Elefantina, le Info Utili
- Dove si trova L’isola Elefantina
- Storia in breve dell’isola Elefantina
- Elefantina nell’Antico Egitto
- I principali scavi archeologici sull’isola
- Il passaggio ebraico sull’isola Elefantina
- L’isola Elefantina Oggi
- Isola di Elefantina, Cosa Vedere e Fare
- 1. Il Tempio di Khnum
- 2. Il Tempio di Satet
- 3. Il Museo di Assuan
- 4. La Necropoli degli Arieti Sacri
- 5. Villaggi Nubiani
- Visita ad Elefantina, FAQ
- I nostri consigli per la visita all’isola Elefantina
- Viaggi consigliati alla scoperta di Elefantina e dell’Egitto
Elefantina, le Info Utili
Indirizzo | Sheyakhah Oula, Aswan 1, Governatorato di Assuan 1240860, Egitto |
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Come arrivare | Da Assuan è possibile raggiungere l’isola in traghetto, taxi boat o noleggiando una tipica feluca. |
Orari di Apertura | Ogni giorno h 24, Aperto tutto l’anno |
Prezzo | Gratis |
Consiglio | Unire a una visita della città di Assuan, raggiungere grazie a una crociera sul Nilo. Visitare in mattinata per evitare il caldo. |
Dove si trova L’isola Elefantina
L’isola Elefantina in Egitto è una lunga striscia di terra all’interno del fiume Nilo, appartenente alla città di Assuan. I siti archeologici che si trovano al suo interno, insieme ai templi di File e al sito di Abu Simbel, fanno parte dal 1979 del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Con una lunghezza di 1200 m e una larghezza di 400 m, è una delle maggiori isole del Nilo, collocata all’interno della prima cataratta, proprio al confine con la bassa Nubia.
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Storia in breve dell’isola Elefantina
Elefantina nell’Antico Egitto
Conosciuta fin dall’antichità con il nome di Elefantina, questo era un punto militare strategico, diventando anche un luogo molto importante di interscambio per il fiorente commercio fluviale durante l’Antico Regno. Inoltre, sull’isola, durante il Periodo Intermedio dal 160 al 1550 a.C., sorgeva un forte che segnava anche il confine meridionale del Paese. Reperti del Medio Regno, inoltre, fanno pensare che il nome del luogo sia anche dovuto a Ta-Seti, madre del faraone Amenemhat I della XII dinastia, considerando anche la sua origine nubiana.
Secondo l’antico culto egizio, inoltre, l’isola di Elefantina era anche la casa del dio con la testa di ariete Khnum, protettore delle acque del Nilo e delle sue grotte. Inoltre, questo luogo, fu anche sede del culto della triade fluviale dell’elefante, che comprendeva Khnum, Anuket e Satis, dea della guerra e della fertilità, personificazione delle inondazioni del Nilo. Anuket, chiamato anche il vasaio, era invece una divinità creatrice. Durante il Medio Regno Elefantina rappresentava un centro amministrativo della Nubia egiziana. Nel Nuovo Regno venne annessa alle province della Nubia tornando ad essere una fortezza di confine nel periodo Saite, dal 664 al 525 a.C..
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I principali scavi archeologici sull’isola
Grazie agli scavi effettuati dall’Istituto Archeologico Tedesco, in corso ancora oggi in numerosi siti a Elefantina in Egitto, è stato possibile riportare alla luce numerosi reperti. Oggi sono esposti al museo di Assuan che si trova sull’isola stessa. Tra i reperti più importanti ritrovati qui vi è senza dubbio la mummia dell’ariete sacro di Khnum. Inoltre sono stati ritrovati molti manufatti risalenti al periodo preistorico egiziano oltre al Calendario delle Cose di Elefantina risalente al periodo del faraone Thutmose III della XVIII dinastia. È stato scoperto, oltretutto, che sull’isola era presente un’importante cava di granito, utilizzata per costruire numerosi templi e monumenti in tutto il Paese.
Tra i templi più famosi trovati sull’isola ci sono quelli di Amenhotep II e Thutmose III. Purtroppo, nel 1822 vennero distrutti per volontà di Muhammad Ali durante la sua campagna per la conquista del Sudan. Altri siti importanti per l’isola sono il tempio di Satet, risalente al 3000 a.C., e il tempio di Khnum. Sono anche stati ritrovati segni del periodo greco-romano, arrivando fino alla dinastia tolemaica, che conservò in parte le usanze dell’antico culto. A Elefantina è possibile osservare anche due nilometri, strutture che venivano utilizzate in passato per osservare e misurare l’altezza del fiume, anticipando le inondazioni.

Il passaggio ebraico sull’isola Elefantina
Grazie al ritrovamento dei papiri elefantini, una serie di documentazioni scritte in aramaico riconducibili al V secolo a.C., è stato possibile evidenziare la presenza di una comunità ebraica sull’isola. Questo gruppo era composto prevalentemente da mercenari e dalle loro famiglie che si insediarono sull’isola nel VII secolo a.C. per presidiare la frontiera con la Nubia. Secondo gli storici questo esodo degli ebrei verso l’Egitto ebbe luogo dopo la distruzione di Gerusalemme nel VI secolo a.C.. Sull’isola, infatti, sono stati trovati templi ebraici come la casa di Yahweh dove probabilmente venivano portati i sacrifici.
Questo tempio venne probabilmente distrutto dai sacerdoti del tempio di Khnum nel 410 a.C., per poi essere ricostruito per supportare la comunità ebraica presente sull’isola.
L’isola Elefantina Oggi
Oggi l’isola Elefantina in Egitto rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. Grazie anche alla quantità di siti archeologici che sono stati ritrovati qui con il contributo dell’Istituto Archeologico Tedesco. Durante i secoli, e ancora oggi, hanno riportato alla luce un gran numero di templi e reperti antichi. Alcuni dei più importanti manufatti sono osservabili all’interno del Museo di Assuan, che si trova proprio sull’isola. Inoltre sono ancora presenti alcuni villaggi nubiani, oltre che un lussuoso hotel, nella parte settentrionale di Elefantina.
Una visita all’isola di Elefantina è imperdibile se ci si trova ad Assuan. Rappresenta infatti un punto fondamentale della storia dell’Egitto, oltre che offrire numerose attrazioni per i viaggiatori più curiosi che vorranno percorrere il Nilo per raggiungere i suoi tesori.

Isola di Elefantina, Cosa Vedere e Fare
Andiamo a vedere nel dettaglio la collocazione dei principali punti d’interesse dell’isola Elefantina, per poi analizzarli nel dettaglio nella nostra Guida alla Visita di Elefantina.

Dopo aver scoperto la storia dell’isola Elefantina in Egitto e aver osservato i principali punti d’interesse sulla mappa, vogliamo portarvi alla scoperta delle principali attrazioni. In questo modo sarà più semplice esplorare ogni sua parte, conoscendo l’isola nel migliore dei modi.
1. Il Tempio di Khnum
Tra i più importanti siti archeologici presenti sull’isola di Elefantina in Egitto, troviamo il tempio dedicato al culto della divinità Khnum. Gli egittologi ipotizzano che la sua costruzione avvenne per opera della regina Hathshepsut, faraone donna che regnò durante la XVIII dinastia. Questo tempio è collocato a sud dell’isola ed era destinato al culto di Khnum, una divinità molto venerata ad Assuan e all’interno della triade fluviale.
All’interno di questo tempio sono stati trovati reperti risalenti all’Antico Egitto e altri al Nuovo Regno. Inoltre, nei pressi di questa struttura, è presente una piramide a gradoni creata utilizzando il granito, risalente probabilmente alla III dinastia. Al suo interno è anche presente una cappella del periodo tolemaico, databile intorno al 305 – 330 a.C..

2. Il Tempio di Satet
La dea Satet, parte della triade del culto fluviale, rappresentava la personificazione del Nilo e delle inondazioni. Tra i principali siti archeologici sull’isola Elefantina in Egitto troviamo il suo tempio costruito durante il periodo pre-dinastico, nel 3200 a.C. circa. La sua struttura, ancora oggi, rappresenta uno dei migliori esempi di architettura del periodo faraonico.
Il tempio, inoltre, venne completamente rinnovato sotto Tolomeo VI. In questo periodo divenne una struttura di forma rettangolare rispettando così i dogmi dell’architettura classica. Infatti, venne aggiunto un santuario, un salone principale e due minori e, di fronte al tempio, era presente un chiosco. Il tempio venne anche spostato rispetto alla sua posizione originale, ad oggi ancora sconosciuta. Infine, Tolomeo VIII aggiunse un tempio con un piccolo colonnato con 4 colonne su un lato e 2 sull’altro.

3. Il Museo di Assuan
Fondato nel 1912 dall’egittologo Mallaby Firth, il Museo di Assuan è tra le attrazioni da non perdere sull’isola di Elefantina in Egitto. Sito nei pressi delle rovine di Abu ed al suo interno è possibile trovare importanti reperti della Nubia. Vennero spostati qui durante la progettazione della diga di Assuan, evitando così la loro distruzione. La nuova ala, inaugurata nel 1990, conserva molti reperti ritrovati sull’isola. Tra questi troviamo ceramiche, armi, oggetti di uso quotidiano, ma anche mummie di ariete, l’animale sacro al dio Khnum, di cui oggi possiamo osservarne una anche al Museo Egizio del Cairo.
Il museo comprende anche una vasta sezione di statue di faraoni e nobili, elementi decorativi, architettonici e pitture provenienti da templi funerari e sarcofagi. La maggior parte dei reperti trovati al suo interno sono stati recuperati grazie alla collaborazione tra il Consiglio supremo delle antichità e la missione tedesca di scavo. Nel giardino del museo sono presenti delle grotte nella quale potrete osservare incisioni in stile rupestre, minareti islamici e ricostruzioni di abitazioni nubiane. Inoltre sono presenti ricostruzioni del tempio di Satet e di Haganaan, oltre a uno dei due Nilometri dell’isola.

4. La Necropoli degli Arieti Sacri
Sull’isola Elefantina si trova una necropoli molto differente dalle altre presenti in Egitto. Infatti al suo interno non riposano i corpi dei faraoni o di nobili, ma quelli degli arieti sacri. Questo animale, infatti, era il simbolo divino del dio Khnum della triade fluviale. Questa necropoli, secondo gli studiosi, risale al periodo ellenistico-romano e, ancora oggi, è un luogo ricco di fascino e mistero. Le mummie di questi animali venivano riposte in sarcofagi riccamente decorati. Infine, sopra le mummie, venivano poste delle maschere completamente dorate e finemente intagliate. Esattamente come per i faraoni, a questi animali veniva riservata la migliore sepoltura possibile.

5. Villaggi Nubiani
Per un tuffo nel passato, nella cultura, nelle tradizioni e nella ricca storia del luogo, non perdetevi una visita ai due principali villaggi nubiani di Elefantina. Collocati ancora al centro dell’isola e nascosti da fitti palmeti, a Koti e Siou il tempo sembra essersi fermato. Le case conservano ancora i magnifici colori della tradizione: il blu intenso, il verde della vegetazione circostante e l’oro, simbolo della sabbia del deserto.
L’ospitalità qui regna sovrana e i nubiani sono soliti accogliere i visitatori anche all’interno delle loro abitazioni, offrendo una tazza del tipico Karkadè. Inoltre, in alcune case, sarà possibile trovare delle vasche con dentro dei coccodrilli! All’interno di questi antichi villaggi è possibile osservare molti reperti del popolo nubiano, sentire una lingua quasi dimenticata e la loro musica tradizionale. Prendetevi un momento per assaporare una magia di altri tempi.

Visita ad Elefantina, FAQ
Per visitare Elefantina ci vogliono circa 3-4 ore
Sempre aperta tutto l’anno.
Non c’è alcun biglietto per l’isola, solo il costo del trasporto per raggiungerla
Durante la vostra visita sull’isola vi consigliamo di portare acqua e un copricapo, oltre che la protezione solare in estate, proteggendovi così al meglio dal sole.
Per arrivare sull’isola è necessario prendere una barca, un traghetto, un taxi boat o una tipica feluca da Aswan.
Consigliamo di abbinare alla visita all’isola quella alla città di Assuan, visitando il sito grazie a una crociera sul Nilo.
I nostri consigli per la visita all’isola Elefantina
Prima di partire per visitare l’isola di Elefantina e le meraviglie dell’Egitto, è molto importante conoscere le caratteristiche climatiche del paese. Considerando il suo clima desertico e le poche zone d’ombra presenti in molti siti archeologici, infatti, è importante proteggersi dalle temperature elevate. Per questo, specialmente in estate, vi consigliamo di portare con voi dell’acqua, un copricapo e la protezione solare. Inoltre è consigliato visitare l’isola in mattinata.
Ora che sapete tutto sulle attrazioni storiche e culturali che è possibile osservare sull’isola, non vi resta che fare le valigie e scoprire i migliori itinerari per raggiungere questo luogo!
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Viaggi consigliati alla scoperta di Elefantina e dell’Egitto
Per scoprire nel migliore dei modi l’isola di Elefantina e le principali attrazioni dell’Egitto, vi consigliamo il nostro Tour Egitto Classico: Crociera + Cairo. Grazie a questo itinerario, potrete visitare i più famosi siti archeologici del Paese, grazie alla navigazione da Luxor ad Aswan, arrivando fino ad Abu Simbel. Il viaggio si concluderà nella capitale Il Cairo, al cospetto delle Piramidi a Giza, per poi visitare la Cittadella e il Museo Egizio.
Tour Egitto Classico: Crociera + Cairo
Itinerario: Luxor, Edfu, Kom Ombo, Aswan, Abu Simbel, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Tutti i Lun e Sab
Codice: EGARCH0803
Invece, se desiderate vivere un itinerario che vi trasporti nella storia dell’Egitto in un modo affascinante e completo, vi consigliamo il nostro Gran Tour Egitto. Grazie a questo viaggio di gruppo, visiterete i principali siti del paese partendo da Luxor. Esplorerete la Valle dei Re, navigando per raggiungere Aswan e Abu Simbel, arrivando al Cairo, per ammirare le sue bellezze storiche, come le Piramidi. Infine, concluderete il viaggio ad Alessandria.
Crociera sul Nilo + Cairo + Alessandria
Itinerario: Luxor, Edfu, Aswan, Abu Simbel, Il Cairo, Alessandria.
Durata: 9 giorni - 8 notti
Tutti i Lun e Gio
Codice: EGARCH1301
Se interessati a ripercorre i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
le nostre proposte di viaggio ed escursioni in Egitto.