La Piramide di Chefren, Guida alla Visita
La Piramide di Chefren è una delle tre più importanti e monumentali realizzazioni della storia dell’uomo. Ci troviamo nella Necropoli di Giza, vicino alla capitale egiziana del Cairo e alle rive del fiume Nilo. La Piramide dedicata al faraone Chefren, che regnò sull’Antico Egitto durante la IV dinastia, è la seconda delle piramidi in ordine di grandezza e anche l’unica ad aver mantenuto intatta la sua originale copertura calcarea sulla punta. Adesso, scopriremo insieme le caratteristiche, la storia e i segreti della Piramide di Chefren, per prepararvi nel modo migliore al vostro viaggio in Egitto.
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- La Piramide di Chefren, le Info Utili
- Dove si trova la Piramide di Chefren
- Il Video di Arché Travel alla scoperta della Piramide di Chefren
- Storia della Piramide di Chefren
- Chi era il Faraone Chefren
- La sua costruzione
- Scoperte storiche nella Piramide di Chefren
- La piramide oggi e la sua conservazione
- La Pianta della Piramide di Chefren
- Le caratteristiche della Piramide di Chefren
- L’esterno della piramide di Chefren
- L’interno della piramide di Chefren
- Il tempio a valle
- Il tempio funerario
- Visita alla Piramide di Chefren, FAQ
- Il nostro consiglio per la visita alla Piramide di Chefren
La Piramide di Chefren, le Info Utili
Indirizzo | X4GJ+C87, Al Haram, Giza Governorate 3512201, Egitto |
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Sito internet | historical-landmark-898.business.site/ |
Come arrivare | Bus: Dalla stazione Sadat, in piazza Tahrir, Linea 2 per Giza. Da PiazzaAbdel Moneim Riad, bus 977, 357 o 355. |
Orari di Apertura | Lun-Dom: 08.00-17.00 In Inverno: 08.00-16.30 Durante il Ramadan: 08.00-15.00 |
Prezzo | Per Altopiano di Giza: 440 EGP (17 € circa) Piramide di Chefren: 300 EGP (12 € circa) (pagabile in lire egiziane) |
Consiglio | Visitare di mattina presto per evitare il caldo, evitare la visita all’interno delle piramidi se si soffre di claustrofobia |
Dove si trova la Piramide di Chefren
Per visitare e poter osservare l’autorevolezza della Piramide di Chefren, luogo di sepoltura – considerato sacro dagli antichi – di questo faraone, che regnò sull’Antico Egitto durante la IV dinastia, dobbiamo recarci nella Piana di Giza, all’interno dell’omonima Necropoli vicino al Cairo. Sulla riva sinistra del Nilo, inoltre, la Piramide in questione è la seconda in ordine di grandezza, e si trova tra la piramide di Cheope e quella di Micerino. Ci troviamo senza dubbio al cospetto delle tre più importanti e antiche piramidi al mondo. Data la sua collocazione sopraelevata, inoltre, la piramide di Chefren sembra quella più alta.
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Il Video di Arché Travel alla scoperta della Piramide di Chefren
Di seguito, potete osservare il video del nostro team Arché Travel in visita alla Piramide di Chefren nella Necropoli di Giza, un luogo ricco di storia e bellezza, da visitare almeno una volta nella vita.
Storia della Piramide di Chefren
Chi era il Faraone Chefren
Il Faraone Chefren regnò sull’Antico Egitto dal 2.558 a.C. al 2.532 a.C. circa. Gli egittologi hanno ipotizzato che fosse il figlio di Cheope e padre di Micerino, entrambi faraoni della IV dinastia. La sua piramide, una monumentale costruzione funebre a Giza, è la seconda per grandezza, dopo quella del padre Cheope. Inoltre, sempre per volontà di Chefren fu fatta costruire la Sfinge di Giza, che rappresenta un simbolo di protezione e fa parte sempre del suo complesso funerario, insieme ai templi.
Tutto ciò che sappiamo sul faraone Chefren, conosciuto attraverso gli antichi scritti con il nome di Khafre, è merito delle dettagliate inchieste di Erodoto. Considerato universalmente il “padre della storia” per via del suo modo di descrivere gli avvenimenti. Infatti, proprio Erodoto descrisse Chefren e Cheope come dei tiranni, dei sovrani molto duri con i propri servitori e il popolo.
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La sua costruzione
Probabilmente per rimanere vicino al padre, e cercare di eguagliare il suo potere, Chefren decise di far costruire proprio all’interno dell’altopiano di Giza la sua piramide. Sempre per questa ragione, commissionò la costruzione della Grande Sfinge di Giza, il tempio a valle e il tempio Funerario, che fanno parte sempre del complesso funerario della sua Piramide.
Secondo gli antichi egizi, la piramide non rappresentava unicamente un mastodontico luogo di sepoltura per dimostrare il loro potere in vita, ma anche durante la morte. Infatti, secondo il culto del sole, il faraone avrebbe continuato a vivere e regnare anche sul regno dei morti. Per questa ragione le Piramidi, come quella di Chefren, sono corredate da templi a valle e rampe processionali, in quanto i sacerdoti dovevano continuare a venerare il faraone anche dopo la morte, compiendo per lui riti che avrebbero facilitato la sua vita nell’aldilà.
Il metodo di costruzione della Piramide di Chefren, ancora oggi, è avvolto nel mistero. Infatti, è composta da pietre di enormi dimensioni soprattutto sulla base, per poi ridursi nei livelli superiori della struttura. In questo modo, gli storici hanno potuto comprendere che il metodo di costruzione seguiva un progetto che lavorava in orizzontale sulla struttura. Infatti, possiamo evidenziare che le rocce che compongono la piramide sono alla base irregolari e presentano più ruvidità, rispetto a quelle nella parte centrale, molto più lavorate e regolari.
Una particolarità della Piramide di Chefren, è quella di essere l’unica oggi a conservare il rivestimento superiore in pietra calcarea di Tura, mancante sul resto della struttura e sulla piramide di Cheope per via dell’erosione delle attività atmosferiche e sismiche passate.
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Scoperte storiche nella Piramide di Chefren
Le principali scoperte storiche che riguardano la piramide di Chefren si devono a Giovanni Battista Belzoni, italiano che per la prima volta, nel 1816, esplorò la piramide. Infatti, è a lui che dobbiamo la scoperta delle camere di sepoltura sotterrane e dell’ingresso nella parte superiore nella struttura.
Durante il passato, invece, molte persone provarono a penetrare all’interno della Piramide di Chefren, proprio come nelle altre che possiamo trovare nella necropoli di Giza. Infatti, molti blocchi delle piramidi mancanti sono stati utilizzati per costruire altre strutture, come templi. All’interno della piramide di Chefren, inoltre, sono state trovate delle scritte che testimoniano il passaggio di persone già nel 1.372 a.C., ma poi la piramide venne richiusa definitivamente.
Lo scrittore francese Jean Chesneau nel 1548 scrisse molto riguardo alle piramidi, e in particolare su quella di Chefren. Da lui, abbiamo delle testimonianze sul fatto che già in quegli anni la piramide conservava solo in parte il suo rivestimento calcareo, che oggi possiamo osservare unicamente sull’apice. Inoltre, lui e gli studiosi del tempo pensavano che non esistesse un ingresso per la piramide e che in verità la struttura fosse “piena“, senza la presenza di camere e di sepolture all’interno. Nel 1817, un anno dopo Belzoni, anche un altro esploratore italiano, Caviglia, provò ad entrare nella Piramide che fu esplorata in modo definitivo solo nel 1837 daJohn Shea Perring, un egittologo britannico.

La piramide oggi e la sua conservazione
All’interno della Necropoli di Giza, ancora oggi possiamo osservare la maestosa Piramide di Chefren, tra le altre due di Cheope e Micerino. Una struttura incredibile, che ancora rimane avvolta nel mistero e rappresenta lo splendore di un’antica civiltà, che custodisce ancora gelosamente i suoi segreti. Solo in questa Piramide, possiamo osservare il calcare esterno che ricopre l’apice.
A causa del grande flusso turistico all’interno della Piramide, è stata chiusa per ben 3 anni per subire dei delicati processi di restauro e conservazione. Infatti, oggi le piramidi sono visitabili all’interno, anche se è un’esperienza sconsigliata per chi soffre di claustrofobia e non sopporta gli spazi angusti, in quanto i corridoi che portano alla camera di sepoltura sono estremamente piccoli.

La Pianta della Piramide di Chefren
Per riuscire a orientarci nel modo migliore nella Necropoli di Giza e comprendere al meglio la collocazione della Piramide di Chefren al suo interno, una pianta può tornare molto utile.

Le caratteristiche della Piramide di Chefren
La Piramide di Chefren si erge in posizione elevata tra quella di Cheope e Micerino. Pur sembrando la più alta per la sua posizione, è la seconda in grandezza, superata da quella del padre, Cheope. In origine, si presume che la piramide di Chefren fosse alta 144 m, mentre oggi, a causa dell’erosione atmosferica e dell’attività sismica, ha un altezza di 136,4 m. La sua base, misura per lato 215 metri circa e ha un volume complessivo di 2.230.000 m³.
Ora, andremo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche esterne e interne della piramide di Chefren a Giza, analizzando così in modo approfondito le sue particolarità.
L’esterno della piramide di Chefren
Come abbiamo già visto, la Piramide di Chefren è composta da grandi pietre, che diminuiscono di dimensioni e diventano lavorate in modo sempre più preciso salendo dalla base all’apice. Originalmente, il rivestimento calcareo in pietra di Tourah ricopriva interamente le piramidi di Chefren e Cheope. Ma oggi, a causa dei terremoti e degli agenti atmosferici possiamo osservarlo solo sulla punta di quella dedicata al faraone Chefren, nei 55 m finali.
Inoltre, gli egittologi deducono che i livelli inferiori di questa piramide fossero adornati da prezioso granito rosa, ma ad oggi è difficile definire se fosse presente anche alabastro e oro, oltre la certezza della pietra calcarea. I vari blocchi che compongono la piramide sono tenuti insieme grazie alla malta e la base della struttura si poggia su delle rocce, che possiamo notare meglio nel lato est, sud e nord, indispensabile per riuscire a compensare durante la sua costruzione l’irregolarità del terreno. Questa lavorazione, inoltre, è presente unicamente in questa piramide, che infatti presenta una soprelevazione di 10 m.
In questa piramide, inoltre, sono presenti ben due ingressi, ma unicamente quello più vicino al suolo è aperto e utilizzato per visitare l’interno della piramide, che adesso analizzeremo insieme.

L’interno della piramide di Chefren
Una volta entrati all’interno della mastodontica Piramide di Chefren a Giza, percorriamo uno stretto corridoio che, in discesa per ben 32 m, ci conduce a una stanza: la camera funeraria incompiuta di Chefren. Con una misura di 14 m x 5 m, è stata ricavata dalla pietra e, al suo interno al momento della scoperta della stanza, venne ritrovato unicamente il sarcofago del faraone, composto da granito rosa e delle ossa bovine sul pavimento. Questa è la prova che già in antichità le piramidi furono saccheggiate. Oggi, qui possiamo trovare la firma e una scritta, che testimoniano il passaggio dell’esploratore italiano Belzoni. Risalendo dalla camera funeraria, percorriamo in salita il corridoio, giungendo ad altre due stanze che rappresentano dei luoghi probabilmente destinati alla conservazione delle offerte per il faraone, chiamate serdab.
Inoltre, c’è un ulteriore ingresso con la sua galleria che conduce fino alla camera del sarcofago, presumibilmente aperti dai predoni che saccheggiarono la piramide in passato. Le scoperte all’interno della Piramide di Chefren non si limitano al passato, infatti, le ultime ricerche svolte al suo interno quasi in segretezza risalgono al 1968.
Il Giza Project 1968 e il Join Pyramid Project, organizzate principalmente dal premio nobel Luis Alvarez, sono state delle ricerche con l’obiettivo di trovare le camere segrete all’interno della piramide, attraverso le radiazioni cosmiche. Queste ricerche, però, non diedero i risultati sperati dagli studiosi e il progetto, estremamente costoso, venne a lungo criticato dal mondo della ricerca. Nel 2000, però, un architetto rilevò delle anomalie all’interno della Piramide, che potrebbero essere causate da una cavità enorme al suo interno, ancora oggi non scoperta.

Il tempio a valle
Il complesso funerario della Piramide di Chefren comprende anche il tempio a valle dedicato al culto del faraone anche dopo la morte, da parte dei suoi sacerdoti. Inoltre, in questo luogo venivano praticate l’imbalsamazione e tutti i processi per mummificare il corpo, permettendogli in questo modo secondo le credenze del tempo di poter vivere in eterno. Questi processi, infatti, erano accompagnati da cerimonie propiziatorie, che avrebbero permesso al faraone una lunga vita anche nel regno dei morti. In effetti, la posizione delle piramidi nella Necropoli di Giza, in questo senso non è per nulla causale: si trova dal lato del fiume Nilo in cui tramontava il sole, considerato simbolicamente l’aldilà.
Chiamato anche il tempio della Sfinge di Giza, venne scoperto nel 1852 ed era in passato collegato attraverso una rampa processionale di quasi 500 m al tempio funerario. Questo tempio a valle è quello conservato nel modo migliore e possiamo osservarlo a destra della Grande Sfinge. I suoi muri sono composti da prezioso granito rosso di Assuan, lavorato in blocchi perfetti e con una precisione millimetrica, che gli conferiscono un aspetto austero, anche per via della mancanza di decori a parte qualche geroglifico vicino agli ingressi.
All’interno della sala maggiore, possiamo trovare ben 16 monolitici pilastri sempre del medesimo granito, ciascuno di 4 m di altezza, che reggono le architravi originalmente in granito scuro, oggi solo in parte visibili. Sicuramente in passato l’effetto cromatico, che contrastava con il pavimento in alabastro, era sorprendente. Sempre in questa sala in passato erano collocate le statue del sovrano composte di diorite verde e alabastro, ritrovate poi nel 1859 sotterrate in un pozzo e distrutte, tranne una che possiamo osservare al Museo Egizio del Cairo.

Il tempio funerario
All’interno del complesso della Piramide di Chefren, troviamo anche il tempio funerario, sempre dedicato al culto del faraone dopo la morte. Questa struttura era collegata al tempio a Valle, ma non alla piramide. A differenza dell’altro, di questo tempio restano solo alcune grandi rovine, ma gli storici hanno dedotto che le sue dimensioni erano maggiori del tempio funerario vicino di Cheope.
In origine, questa struttura presentava una facciata di oltre 100 m ed era una struttura massiccia e unica, adibita allo svolgimento di riti, la conservazione delle offerte e delle statue del faraone. Anche al suo interno potevamo osservare il granito rosa e la pietra calcarea che ricopriva le pareti, oltre alla classica pavimentazione in alabastro.
Attraverso una rampa processionale di 500 m, è possibile raggiungere il tempio a valle e la Grande Sfinge di Giza, inoltre, intorno al tempio funerario erano state ritrovate delle fosse, adibite a contenere le Barche Solari. Chiamate anche barche celesti, secondo l’antico culto del sole a cui i faraoni erano devoti, erano il mezzo di trasporto rituale per trasportare il sovrano, identificato come il sole, tra il cielo e la terra; una metafora per indicare la rinascita e la vita eterna.

Visita alla Piramide di Chefren, FAQ
Per visitare la Piramide di Chefren e il suo complesso funerario son necessarie almeno 4 ore.
Il costo del biglietto per la piramide di Chefren è di 300 EGP (12 € circa), mentre per l’ingresso all’altopiano di Giza è di440 EGP (12 € circa).
Le temperature nell’altopiano di Giza, specialmente durante l’estate, possono essere elevate e non ci sono zone d’ombra. Per questo motivo, vi consigliamo di portarvi una scorta d’acqua, un copricapo e una protezione solare, oltre che uno snack.
Il sito delle Piramidi di Giza è aperto durante tutto l’anno, dalle 08.00 alle 17.00. Durante l’inverno dalla 08.00 alle 16.30 e nel periodo del Ramadan dalle 08.00 alle 15.00.
Oggi, la Piramide di Chefren è alta136,4 metri.
Consigliamo di abbinare la visita della Piramide di Chefren a quella delle altre piramidi e della Necropoli di Giza, oltre alla visita del Museo Egizio del Cairo e Saqqara.
La piramide si trova tra quella di Micerino e Cheope. Il sito di Giza è a 25 km dal centro de Il Cairo ed è raggiungibile grazie a bus che partono dalla stazione Sadat, in piazza Tahrir. Come la Linea 2 per Giza. Oppure da PiazzaAbdel Moneim Riad, il bus 977, 357 o 355.
Il nostro consiglio per la visita alla Piramide di Chefren
Per visitare nel migliore dei modi la Piramide di Chefren, ma anche le altre Piramidi e la Necropoli di Giza, vi consigliamo di effettuare la visita in mattinata. In questo modo, eviterete il caldo rovente della zona, specialmente durante l’estate. Inoltre, vi consigliamo di portare una scorta di acqua, un copricapo e la protezione solare.
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Se volete vivere un’esperienza unica, osservando la Piramide di Chefren da una prospettiva diversa, non perdetevi il Camel Riding, allontanandovi in questo modo dal flusso turistico ottenendo anche una prospettiva da cinema per le vostre foto nel deserto con sfondo le maestose piramidi. Infine, ma non meno importante, sconsigliamo di visitare l’interno della Piramide a chi soffre di claustrofobia, in quanto i corridoi sono molto angusti.
Ora che abbiamo analizzato tutti i segreti della Piramide di Chefren, non vi resta che partire per un viaggio meraviglioso, alla scoperta di questa monumentale scultura e di un luogo ricco di storia, cultura, bellezza e mistero.
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Viaggi consigliati alla Scoperta della Piramide di Chefren, Giza e Il Cairo
Il primo viaggio che vi consigliamo per scoprire nel modo migliore la Piramide di Chefren e il resto della Necropoli di Giza, oltre la capitale egiziana Il Cairo, è il nostro Tour Egitto: Piramidi e Cairo. Questo viaggio di gruppo vi permetterà di esplorare questa città egiziana ricca di storia, oltre i segreti delle Piramidi e il Museo Egizio, ma anche la parte islamica della Capitale, per poi visitare anche la necropoli di Saqqara e Menfi: un tour culturale e archeologico completo!
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Nonostante sia possibile organizzare il vostro viaggio alla Piramide di Chefren e in Egitto autonomamente, noi di Arché Travel suggeriamo sempre di affidarvi ad un tour operator specializzato per organizzare al meglio il vostro. In questo modo, potrete vivervi un’esperienza di viaggio e vedere la Piramide in totale sicurezza e affidabilità. Infine, se volete ricevere qualche consiglio o farvi ispirare per il prossimo viaggio in Egitto, fate un salto sul nostro Blog Egitto, approfondendo la storia di Giza e della Piramide di Chefren.
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