La Tomba di Nefertari, Guida alla Visita
La Tomba di Nefertari, la QV66, all’interno della necropoli della Valle delle Regine, in uno dei più importanti siti archeologici di Luxor e di tutto l’Egitto, è la sepoltura della Regina Nefertari. L’amata e venerata moglie di Ramses II, oltre che essere onorata grazie al suo tempio funerario ad Abu Simbel, possiede una delle tombe più importanti di questa necropoli. Ancora oggi visitabile, i dipinti custoditi al suo interno sono brillanti e rappresentano uno dei cicli pittorici più famosi dell’Antico Egitto. In questa Guida alla Visita, scopriremo la storia di Nefertari e quella della sua sepoltura, assolutamente imperdibile durante il vostro Viaggio in Egitto.
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- La Tomba di Nefertari, le Info Utili
- Dove si trova la Tomba di Nefertari
- Storia della Tomba di Nefertari
- Chi era Nefertari?
- La costruzione della Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine
- Scoperta e chiusura della tomba QV66
- La Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine Oggi
- La Pianta della Tomba di Nefertari, Cosa Vedere
- 1. La rampa
- 2. L’anticamera
- 3. L’ingresso del Vestibolo
- 4. Il Vestibolo
- 5. Ingresso orientale e Annesso
- 6. La Scala Secondaria
- 7. La Camera del Sepolcro
- Le decorazioni
- Oggetti rinvenuti
- Visita alla Tomba della Regina Nefertari, FAQ
- I nostri consigli per la visita alla Tomba della Regina Nefertari
- Viaggi consigliati alla scoperta della Tomba di Nefertari e della Valle delle Regine in Egitto
La Tomba di Nefertari, le Info Utili
Indirizzo | Valley of the Queens،, الزينية بحري، Al Qarna Desert, Luxor Governorate 1340410, Egitto |
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Sito internet | https://egymonuments.gov.eg |
Come arrivare | In aereo: grazie al Luxor International Airport raggiungere la Valle delle Regine e questa sepoltura In treno: dal Cairo, scendendo alla stazione di El-Mahata Square In crociera: scegliendo una barca con rotta per Aswan, arrivando direttamente alla Necropli |
Orari di Apertura | Lun-Dom: 07.00-17.00 |
Prezzo | Biglietto per la Tomba di Nefertari: 1400 EGP (Valle delle Regine: 100 EGP) |
Consiglio | Visitare di mattina presto per evitare il caldo, portare acqua e un copricapo. |
Dove si trova la Tomba di Nefertari
La tomba della regina Nefertari si trova nella Necropoli della Valle delle Regine, a 3 km dalle rive occidentali del fiume Nilo e nei pressi della città di Luxor. Durante l’antico Regno questa zona era conosciuta come l’Alto Egitto e, oggi, è all’interno del Governatorato di Qena. Questo sito archeologico di incredibile importanza per l’Egitto, sia a livello storico che culturale, confina con la Valle dei Re, necropoli dei Faraoni. Inoltre, la vicina città di Luxor rappresenta di per sé un vero e proprio museo a cielo aperto; dato che in passato era l’antica capitale del regno: Tebe.
Nella Valle delle regine sono custodite circa 61 tombe, che vanno dalla XVIII dinastia faraonica. Inoltre, questo sito archeologico, insieme alla Valle dei Re e alla città di Luxor, dal 1970 è un Patrimonio mondiale dell’Unesco e dista 650 km dalla capitale Il Cairo. Inoltre, grazie all’aeroporto di Luxor o a una crociera, la Necropoli delle Regine è facile da raggiungere.
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Storia della Tomba di Nefertari
Chi era Nefertari?
Conosciuta anche con il nome di Nefertari Meritmut, fu una delle più grandi regine dell’antico Egitto, oltre che una delle prime mogli reali di Ramses II il Grande. Visse durante la XIX dinastia tra il 1295 e il 1255 a.C. Inoltre fu anche una donna fondamentale per la storia dell’Egitto, insieme a Hatshepsut, Nefertiti e Cleopatra, e potrebbe anche aver regnato per un periodo a pieni poteri. Infatti, pur essendo una donna, era in grado di scrivere e leggere, grazie alla sua grande cultura e abilità intratteneva con altri regnanti profondi rapporti diplomatici, portando più volte pace e prosperità al regno. Il suo nome può essere interpretato in molti modi, come bella compagna, amata da Mut o la più bella.
Dipinti che raffigurano la regina Nefertari sono presenti anche all’interno del complesso templare di Karnak e nel tempio di Luxor, intenta a istruire i bambini di corte o durante l’annuale festival di Amon. Molte storie narrano che fosse la moglie preferita del faraone Ramses II, che per amore le dedicò il tempio funerario di Abu Simbel, l’unico dove la regina ha la stessa importanza del faraone, dedicato anche alla dea Hathor.
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La costruzione della Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine
La tomba di Nefertari venne costruita per volere del suo consorte, il Faraone Ramses II, all’interno della Necropoli della Valle delle Regine in Egitto, in quanto sua sposa reale prediletta. Il suo grande amore è ben visibile all’interno di questa sepoltura, attraverso i dipinti e le iscrizioni presenti alle pareti che più volte riportano il termine bella compagna, che era anche uno dei significati del suo nome, o colei per cui il sole splende. Oltre a questa tomba, costruì anche il suo tempio funerario ad Abu Simbel, proprio di fianco al suo, conosciuto anche come Tempio di Hathor. I dipinti presenti alle pareti della sua tomba, oggi classificata come la QV66, sono stati commissionati per essere i più belli di tutti, cosa che ancora adesso possiamo ammirare. Inoltre, al suo interno era presente anche la mummia della regina e molti simboli.
Questa tomba, per la prima volta nella storia, rappresenta un esempio perfetto delle sepolture femminili in stile ramesside, separando le tombe e le altre sale con le differenti funzioni rituali, presentando una maggiore complessità e rappresentando il regno dei morti. Tombe di questo tipo, infatti, sono state osservate a partire dalla XVIII dinastia.
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Scoperta e chiusura della tomba QV66
La tomba della Regina Nefertari all’interno della Valle delle Regine venne scoperta dall’egittologo e allora direttore del Museo Egizio di Torino Ernesto Schiaparelli nel 1904. Fu lui stesso a chiamarla, vista la bellezza dei dipinti che osservò al suo interno una volta liberato l’ingresso, la cappella sistina dell’Antico Egitto. In origine, questa tomba custodiva la mummia di Nefertari e il suo tesoro, che fu purtroppo saccheggiato dai predoni del deserto. L’unica cosa rimasta, furono i meravigliosi dipinti alle pareti, che rendono la tomba QV66 unica nel suo genere. Schiaparelli trovò dentro la camera sepolcrale solo parti del tesoro e della mummia… per la precisione le sue ginocchia! Ancora oggi possiamo osservare questa parte della mummia della Regina Nefertari al Museo Egizio di Torino.
Per perseguire la sua conservazione ottimale, soprattutto per limitare l’umidità che avrebbe intaccato i suoi dipinti, la tomba QV66 venne chiusa nel 1950 al pubblico. Infatti, dopo la sua apertura gli studiosi iniziarono a riscontrare un deterioramento dei dipinti alle pareti, dovuto non solo all’umidità, ma anche alla proliferazione dei batteri al suo interno e al respiro stesso dei turisti che la visitavano in massa. Nel 1988 iniziarono dei massicci lavori di restauro, che terminarono solo nel 1992, limitando in seguito l’accesso dei visitatori, aumentando anche per questa ragione il prezzo del biglietto per questa singola tomba.

La Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine Oggi
In seguito ai lavori di restauro per proteggere e rinnovare la brillantezza degli splendidi dipinti all’interno della tomba QV66, Hisham Zazao, il Primo Ministro, decise di riaprire la tomba ai visitatori nel 2006. Però l’ingresso fu permesso solo a 150 visitatori per volta, mentre solo 20 persone per i tour privati, alzando ulteriormente nel 2019 il prezzo del biglietto, introducendo un Pass Premium Luxor da 1400 EGP per visitare questa sepoltura nella Valle delle Regine. Oggi, giornalmente le condizioni della tomba e dei suoi dipinti sono monitorati dal Getty Institute Conservation. Pur avendo un prezzo d’ingresso elevato, e per una ragione più che ottima, la tomba di questa regina dell’Antico Egitto attira ogni giorno visitatori provenienti da tutto il mondo, che non vedono l’ora di ammirare i suoi meravigliosi dipinti; soprattutto il cielo stellato!

La Pianta della Tomba di Nefertari, Cosa Vedere
Grazie a una pianta dettagliata della tomba QV66 all’interno della Valle delle Regine possiamo osservare nel modo migliore la struttura di questa sepoltura, comprendendo così le varie parti di cui è composta, mentre in seguito andremo ad analizzare ogni ambiente e i dipinti presenti al loro interno nella nostra Guida alla Visita della tomba di Nefertari sita alla Valle delle regine.
Questa sepoltura, è composta da una rampa d’ingresso, 7 camere e una rampa secondaria che collega i due differenti livelli di questo ambiente sotterraneo.

1. La rampa
La prima parte che visiteremo all’interno della tomba di Nefertari nella Valle delle Regine è la sua rampa d’ingresso. Questa è composta da 18 gradini orientati a nord rispetto al sito archeologico. Scendendo la scalinata ci si trova al livello superiore della tomba della regina, composto da tre camere. Questa scalinata, inoltre, è scavata interamente nella pietra di origine calcarea e porta all’anticamera della tomba. Il corridoio d’ingresso ha un moderno soffitto a volta, che copre una rampa di diciotto gradini con uno scalo centrale. Questa discesa non decorata conduce alla porta della prima camera della tomba. Gli stipiti e l’architrave della porta esterna identificano la tomba come quella di Nefertari. Una moderna porta e il telaio in metallo rendono difficile vederli facilmente.

2. L’anticamera
L’anticamera è un ambiente quasi perfettamente quadrato di circa 5 m per lato, mentre misura 3 metri di altezza, collocato a 3 metri sotto il suolo rispetto all’ingresso e ricavato direttamente dalla roccia calcarea della collina. Il soffitto di questo ambiente della tomba di Nefertari era dipinto di un blu brillante e punteggiato di oro, rappresentando la volta celeste, mentre i bordi di ogni parete portavano vari disegni e fregi. Sui lati a ovest e nord a circa 1 metro da terra c’è un tavolo scavato nella pietra, probabilmente un banco per le offerte e il luogo in cui si trovava il corredo funerario della regina, mentre nella parte superiore si trovava una sezione rettangolare sorretta da pilastri e senza decori.
Al di sotto di questa superficie di pietra si trova un testo in geroglifico: una protezione per Nefertari da parte di Osiride per il suo viaggio nel regno dei morti, trasformandola in Ra. Sui pilastri, invece, sono presenti cartigli che indicano il nome della Moglie di Ramses II e le superfici sui lati hanno perso i loro disegni originali. Vicino alle pareti all’ingresso si trovano due pilastri con i simboli del nodo di Iside; molto utilizzati all’interno dei sepolcri.

Muro a ovest
La parte a ovest dell’anticamera della tomba di Nefertari all’ingresso della Valle delle Regine è suddivisa in due diverse decorazioni, suddividendole tra alte e basse. Oggi, questa parte di muro è molto sbiadita e danneggiata, soprattutto verso nord. Possiamo comunque osservare delle scene riferite al Libro dei Morti, per la precisione al capitolo 17, partendo da sud. Qui Nefertari è sotto un baldacchino con un abito bianco attillato e lungo, come è rappresentata in ogni dipinto, e porta una fascia rossa in vita. Indossa inoltre il copricapo e la parrucca, simbolo dei reali di questo periodo storico, e molti gioielli, bracciali e collane. Inoltre molto spesso in mano regge un sekhem, uno strumento a corda, oppure il senet, un gioco come gli scacchi.
Nell’estremità della parete a ovest, possiamo osservare la regina adorare il dio Atum, con le sembianze dell’uccello benu: l’anima di Ra. Appare anche la mummia della regina, insieme alla dea Isis e Nephtyhys sottoforma di aquiloni, simboli di protezione. Il Nilo con sembianze di genio è inginocchiato davanti all’occhio di Horus, mentre dal lato opposto si trova il dio falco. Nell’ultima estremità di questo lato si trova l’amuleto dell’occhio di Udjat. Invece, nella parte inferiore osserviamo delle colonne di testo, scritte e geroglifici in verticale. Infine, troviamo dei glifi che vanno letti a partire da sinistra, che rappresenta un testo con le lodi della necropoli.
Muro a Nord
Come per il muro a ovest nella tomba di Nefertari, anche questa è divisa in parte superiore e inferiore, con altre descrizioni del Libro dei Morti. Anche in questo caso la conservazione non è ottimale, soprattutto verso ovest, mentre a oriente si trova la scala che conduce al piano inferiore e alla camera dove si trovava il sepolcro. Le figure presenti su questa parete presentano sembianze di mummia e, da sinistra, possiamo vedere la vacca celeste, madre del dio sole, a destra sono presenti i figli di Horus e ai lati il dio sciacallo Anubi steso, con la coda a frusta. Questi simboli dipinti sulla parete a nord erano la protezione degli organi, che vengono anche rappresentati comunemente sui vasi canopi. Sul lato a estrema destra di questo ambiente, invece, è presente Horus e i suoi figli seduti.
Muro a Est
La parete a est al centro è interrotta da un’apertura, la scena su questo muro della tomba QV66 rappresenta l’ingresso di Nefertari nel regno dei morti, dove viene accolta da Anubi e Osiride, rappresentati sulla sinistra dell’ingresso dell’anticamera della stanza successiva. Da questa apertura si accede all’anticamera del vestibolo, che porta a sua volta all’annesso a oriente della tomba. L’architrave di questa parete è decorato con 11 serpenti e 9 penne di struzzo di colore blu intenso, mentre il genio del Nilo allunga le mani sugli occhi di Udjat.
Sulla porta troviamo Nefertari con le mani alzate in adorazione vestita con il solito vestito bianco e il copricapo. Sul lato destro, guardando a sud, il fondale è giallo e in contrasto con il bianco, mentre in basso possiamo osservare Osiride seduto che regge flagello e bastone, simbolo dell’autorità, mentre a est c’è Anubi che regge lo scettro e la chiave della vita. A sinistra, inoltre, possiamo osservare Osiride sotto forma di mummia, sempre su sfondo giallo, che regge i suoi simboli.
3. L’ingresso del Vestibolo
Una volta superata l’anticamera della tomba di Nefertari nella Valle delle Regine, ci troviamo nell’ingresso del vestibolo, osservando in questo modo già la parete a est e quella posteriore dell’annesso. Questo ambiente è molto ampio e ha la stessa altezza del vestibolo, con una larghezza di circa 3 m e un’altezza di 2 m. I lati di questo ambiente sono decorati con una dea in posizione eretta, a sinistra Serket con sembianze di scorpione e a destra Neith. Le due divinità sono affacciate verso l’anticamera, salutando la regina, mentre sulla parte superiore possiamo osservare i fregi di kheker con una fascia blu e geroglifici che rappresentano il cielo e le stelle. Questo ambiente è molto ben conservato e presenta pochi danni, per questa ragione è stato semplice decifrare i testi qui presenti.

4. Il Vestibolo
Rispetto all’ingresso del vestibolo, questo ambiente è poco più grande, con una larghezza di quasi 4 m e un’altezza di 2,4 m. Le sue pareti sono ben conservate, dandoci così la possibilità di osservare i magnifici dipinti presenti in questa stanza della tomba di Nefertari. Tutto intorno a questa camera è presente, inoltre, una fascia blu scuro e nera, non presentando però stelle.

Il muro ovest
Nel vestibolo, un ambiente molto stretto, sulla parte a ovest possiamo osservare delle immagini del pilastro di Osiride e di Djed, i cui muri sono speculari. Osiride indossa un vestito giallo e una stoffa rossa legata in vita. Porta una collana d’oro e in testa un copricapo di piume variopinte su una corona con testa di ariete, con al centro il disco solare. Tiene le mani sul petto reggendo il flagello e il bastone, simboli del suo potere.
Il muro nord-est
I dipinti sulle pareti a nord e a sud sono collegati tra di loro, continuando e creando in questo modo una scena unica. Su questo muro possiamo osservare nefertari presentata a Khepri e a Iside, con indosso il disco solare e delle corna di toro, un copricapo tipico di Hathor, mentre in mano regge il suo scettro. Iside prende per mano Nefertari, portandola in avanti verso la Necropoli. Di fianco a questo dipinto osserviamo Khepri seduto sul trono quadrato e colorato, su uno sfondo bianco e rosso, simbolo dell’Alto e Basso Egitto, mentre in mano tiene lo scettro e la chiave della vita. Anche qui è presente un testo, sempre tratto dal Libro dei Morti.
Il muro a sud-est
Verso sud, su questa parete è presente una sezione del muro con una scena simile a quella precedente, solo che possiamo osservare Horus che guida la regina Nefertari, avvicinandosi ad Hathor e Ra. La regina è vestita sempre allo stesso modo, mentre Horus ha la testa di falco e un gonnellino, indossando il suo copricapo tipico con la doppia corona. È possibile intuire le identità dei personaggi presenti in questo dipinto grazie al testo presente sopra di essi. Inoltre sempre da questi si può leggere che a Nefertari era stata promessa la terra sacra e la vita eterna.
Muro a est e architrave
A est, sull’architrave, osserviamo la dea Nakhbet con sembianze di avvoltoio con le ali aperte, mentre regge con gli artigli il segno-shen, simbolo della protezione per la regina.
5. Ingresso orientale e Annesso
L’ingresso a oriente della tomba di Nefertari è largo 1 m e alto 2 m circa. Le immagini presenti qui sono speculari e rappresentano la dea Ma’at, la verità, rivolta verso l’anticamera della tomba, mentre le pareti presentano il simbolo kheker e il cielo sostenuto dallo scettro was. Questa è la scena del giudizio del Libro dei Morti, capitolo 125. L’annesso a oriente della camera è largo 5 m e profondo 3, con un’apertura a ovest e decorazioni su tutti i lati. I dipinti sul muro sono sostenuti da uno scettro e i fondi sono decorati con dadi neri, con bande gialle e rosse.

Muro a nord-ovest
Qui possiamo vedere Nefertari che lascia le sue offerte a Ptah, dio creatore e dell’artigianato, dove sono presenti anche geroglifici e abbigliamento tipico per le offerte. Nekhbet è ricoperto di piume e si trova su una tavola davanti a lei mentre Ptah è su una pedana nel suo santuario dorato con tetto curvo nella sua sembianza umana, ma avvolto come se fosse mummificato e con la pelle verde, simbolo della rinascita. A nord, invece, vediamo la regina al centro della scena al cospetto di Thoth con testa di uccello ibis, il dio scriba con il compito di scrivere del giudizio finale e pesare il cuore. Tra Thoth e Nefertari è presente un vaso con il necessario per la scrittura, inoltre, possiamo leggere il capitolo 94 estratto dal Libro dei Morti.
Muro a est
Su questa parete della tomba QV66 sono presenti due differenti scene, separate tra loro da una decorazione a ventaglio con immagini speculari con Nefertari davanti a delle divinità sedute. Tra lei e gli dei sono presenti offerte, fumo e ciotole su canne e carcasse. A sinistra è presente Osiride come mummia, seduto sul suo trono, con i figli di Horus. Sempre qui possiamo vedere 9 colonne con geroglifici che raccontano le offerte raccolte nel tempio per Ra. Nella parte destra, invece, è presente Atum, dio che ha creato l’universo, e anche qui ci sono colonne di testo molto dettagliate.
Muro a sud-ovest
Questa parete è sicuramente la più conosciuta della tomba di Nefertari all’interno della Valle delle Regine, anche se non la più bella. Qui è presente un altro estratto del Libro dei Morti, del capitolo 148, che mostra Nefertari in adorazione. Sono presenti vacche e un toro offerte per le divinità. A ovest, invece, osserviamo Nefertari al centro della scena con un testo che rappresenta un’invocazione del libro sacro per il sostentamento. Mentre a sinistra si trova una grande striscia gialla con varie figure mummiformi con teste di animali.
Architrave
L’architrave di questa camera è decorato con la dea avvoltoio, identica alla stanza precedente.
6. La Scala Secondaria
Superato il vestibolo raggiungiamo la seconda scalinata all’interno della tomba di Nefertari, la bellissima QV66 nella Valle delle Regine. Questa scala scende per 3 m circa verso il basso, collegando il piano superiore con la camera sepolcrale. Questi 18 gradini sono lunghi circa 7 m e nell’antichità presentava uno scalo per facilitare il trasporto del sarcofago e le pareti ai lati sono divise in due aree triangolari e, da entrambe le parti, si trova una mensola lungo tutta la superficie. A differenza della scalinata superiore, qui sono presenti delle decorazioni riferite al regno dei morti e all’arte funeraria, rappresentando 29 colonne crescenti e vari testi in geroglifico che narrano di divinità e Anubi.
Il passaggio d’ingresso ha due larghezze diverse, strette all’esterno e internamente più larghe; una tecnica che serviva per riuscire a sigillare al meglio gli ingressi delle camere dove veniva custodito il sepolcro. Entrambi i lati della porta sono decorati con serpenti, cartigli e Nefertari con indosso la sua corona del Basso Egitto. Sulla destra è dipinta una vasca di papiri e sulla sinistra di gigli; simboli dei due regni dell’Antico Egitto.

Muro superiore
La sezione superiore triangolare della discesa, sulla parete ovest, rappresenta Nefertari che passa due vasi con frutta e altre offerte su dei bracieri accesi. I testi qui presenti descrivono l’identità dei personaggi e delle immagini che vediamo, oltre che dei simboli che rappresentano vita, potere, salute e felicità, associati spesso a Ra. Sempre in questa scena sono presenti le dee Iside, Maat e Nephthy. Maat ha le ali aperte e protegge la regina. Questa parte è speculare a quella ovest, qui Nefertari è sempre con le tre dee femminili, a cui lascia offerte da alcuni vasi, mentre indossa il disco solare. Sopra di essa, sono sempre presenti i cartigli che riportano il suo nome e porta i suoi abiti identificativi.
Muro inferiore
Nella parte inferiore della parete lungo la scalinata secondaria che porta alla camera del sepolcro, le decorazioni sulle pareti hanno un solo tema, l’aldilà. Possiamo osservare Anubi a destra, insieme a Iside nel santuario, i testi parlano di Anubi che accoglie i defunti e la moglie del Re nel suo regno, insieme a Osiride. Iside è inginocchiata e un altro testo riporta altre frasi in onore della Regina.
Muro a Nord
Giunti al termine della scala ci troviamo all’ingresso della camera del sepolcro, dove è presente un passaggio delimitato da una cornice con stipiti riccamente decorati da geroglifici. Nell’architrave sono presenti immagini della dea Ma’at in ginocchio, con dei testi che parlano della regina, anche se sono molto danneggiati e non facili da tradurre. Qui attraversiamo il passaggio che ci porta nella camera funeraria, con due differenti larghezze e due ulteriori gradini e anche qui sono presenti dei decori di serpenti, wadjet e nekhbet, simboli dell’Alto e del Basso Egitto, all’interno di ceste di vimini.
7. La Camera del Sepolcro
Superata la discesa secondaria della QV66 giungiamo finalmente all’interno del luogo più importante della tomba della Regina Nefertari all’interno della Valle delle Regine: la camera dov’era custodito il sarcofago. Questa zona è divisa in 3 aree, a nord e sud l’altezza è di circa 6 m sotto il suolo, mentre il centro si abbassa ulteriormente. Il soffitto ha un’altezza di circa 3 m e la camera misura 10 m per 8 m circa. Qui era custodito il meraviglioso sarcofago rosso in granito, che custodiva la mummia della regina. Al momento della sua scoperta, però, venne trovata solo una sezione del suo coperchio. Il soffitto è tenuto da 4 grandi pilastri e l’orientamento della tomba non è casuale, in quanto il nord è in fondo e l’ingresso a sud, rappresentando così il viaggio della regina nel regno dei morti.
A ovest si trova un banco su tutto il perimetro, non presente solo nei pressi dell’ingresso della scala. All’interno di ogni parete è presente una nicchia di forma rettangolare, usata per i mattoni magici, oggetti che ritualmente proteggevano la regina, sopra la quale era inciso un capitolo del Libro dei Morti.

Pareti occidentali
Questa parte delle mura della camera del sepolcro riportano passi del Libro dei morti, al capitolo 144, subito alla sinistra dell’ingresso. Questa parte è chiamata Porte, in quanto i disegni rappresentano dei rettangoli rossi con cornici. Qui osserviamo Nefertari in adorazione con le piume e il disco solare. Alcuni testi riportano le parole della regina sottoforma di glifi nei pressi delle porte, ognuna delle quali è sorvegliata da personaggi con sembianze di animale, un portinaio e un guardiano. Davanti a ciascuna delle 5 porte, Nefertari deve pronunciare il loro corretto nome per poter avere l’accesso.
Sempre in questa parete è presente la nicchia canopica, dove venivano custoditi i vasi canopi all’interno di una cassa. Qui è presente un dipinto che rappresenta la dea Nut ad ali chiuse lungo i fianchi.
Pareti orientali
Sui muri a est della camera funerari della QV66, a destra rispetto la scala discendente, sono presenti scene dal capitolo 146 del libro dei morti. Qui la regina attraversa 21 porte, custodite dai guardiani di Osiride. Queste porte hanno una cornice semplice e dietro di esse sono presenti colonne di geroglifici molto danneggiati. A nord, possiamo osservare il rituale ad ovest, dove Nefertari omaggia degli dei seduti, Hathor, Anubi e Osiride con sembianze mummiforme; identificati grazie al testo dietro di essi. Qui, la regina Nefertari ha terminato il suo viaggio per raggiungere il regno dei morti.
Le decorazioni
Le decorazioni all’interno della tomba QV66 della regina Nefertari nella Valle delle Regine sono un ciclo pittorico di inestimabile valore, ancora oggi abbastanza integro. Questi dipinti rappresentano il viaggio della regina attraverso il regno dei morti per raggiungerlo. Nefertari arriva al cospetto delle varie divinità, che per mano la portano lungo il suo viaggio. Al termine, la regina diventa la mummia del dio Osiride, retta dalle dee Neith e Iside. Questa sepoltura è una delle più ricche a livello pittorico giunte fino a noi oggi, grazie ai suoi affreschi perfetti che ricoprono in grande parte tutte le pareti; anche quelle della seconda scalinata discendente.
Inoltre, in varie immagini la regina Nefertari pronuncia delle formule per aprirsi il passaggio attraverso i guardiani dei vari cancelli simbolici, che le permettono di proseguire il suo viaggio per arrivare al cospetto di Anubi, Hathor e Iside, mentre in altri dipinti la vediamo intenta a porgere offerte alle divinità.

Oggetti rinvenuti
Quando nel 1904 l’egittologo italiano Schiaparelli scoprì l’ingresso della tomba di Nefertari, la QV66, in Egitto, all’interno della Valle delle Regine, non trovò molto al suo interno. Purtroppo, infatti, molti secoli prima i tombaroli che si aggiravano tra le necropoli del deserto portarono via l’arredo funerario e il tesoro della Regina dalla sua sepoltura. Comunque, Ernesto Schiaparelli inviò al Museo Egizio di Torino tutto ciò che rimaneva al suo interno, come un paio di sandali, resti del coperchio del sarcofago di quarzite rosa e… le ginocchia mummificate della regina!

©blogstorico.files.wordpress– Sandali ritrovati nella tomba QV66, Oggi conservati al Museo Egizio di Torino
Visita alla Tomba della Regina Nefertari, FAQ
La visita alla tomba di Nefertari dura circa 1 ora.
La tomba QV66 è aperta dalle 6.00 alle 17.00.
Il biglietto per la Tomba di Nefertari costa 1400 EGP, da acquistare a parte rispetto al biglietto della Valle delle Regina, che costa 100 EGP.
Per raggiungere la Valle delle Regine e la tomba QV66 di Nefertari è necessario arrivare a Luxor prima grazie al International Airport, in treno dal Cario grazie alla stazione el-Mahata Square o grazie a una crociera sul Nilo con rotta per Assuan.
Per visitare nel modo migliore la Tomba QV66 nella Valle delle Regine, vi consigliamo di portare con voi dell’acqua e un copricapo. Specialmente in estate, per proteggervi così dalle temperature elevate.
Vi consigliamo di visitare insieme alla tomba la Valle dei Re, delle Regine e il tempio di Hatshepsut. Insieme ai colossi di Memnone e la città di Luxor.
I nostri consigli per la visita alla Tomba della Regina Nefertari
Prima della vostra visita alla Tomba QV66 della regina Nefertari e alla Necropoli delle Regine e dei Re, è necessario acquistare il pass per questa tomba al centro visitatori. A parte rispetto al biglietto d’ingresso, come per la tomba di Tutankhamon. Inoltre, qui potete acquistare il pass fotografico, indispensabile per scattare le foto. Ricordatevi che il biglietto per la Valle delle Regine non include l’ingresso alla tomba QV66.
Infine, è importante conoscere la zona in cui si trova questo sito archeologico, considerando il suo clima desertico. Qui infatti le zona d’ombra sono poche e le temperature, specialmente in estate, possono essere elevate. Per questa ragione vi consigliamo di visitare il sito durante la mattinata, portando con voi un copricapo e dell’acqua.
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Viaggi consigliati alla scoperta della Tomba di Nefertari e della Valle delle Regine in Egitto
Ora che sapete tutto sulla Tomba QV66, non vi resta che partire per un viaggio meraviglioso alla scoperta di questa necropoli e la terra dei Faraoni! Il nostro Tour Egitto Classico: Crociera + Cairo vi permette di vivere una magica crociera sul Nilo. Navigando da Luxor ad Aswan, visitando la Valle delle Regine, dei Re e Abu Simbel. Infine, arriverete al cospetto delle maestose Piramidi di Giza, il Museo Egizio del Cairo e la Cittadella di Saladino. Immergetevi completamente nella storia e nella bellezza di una terra unica come l’Egitto, sulle tracce della tomba di Nefertari.
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Itinerario: Luxor, Edfu, Kom Ombo, Aswan, Abu Simbel, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Tutti i Lun e Sab
Codice: EGARCH0803
Se interessati a ripercorre i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
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