La Storia del Laos
La storia del Laos è importante per comprendere con un riassunto in breve il passato e il presente di una delle perle dell’Indocina. Un passato tumultuoso, scosso da colonizzazioni e guerre, di cui ancora oggi il paese sta cercando di eliminare. Nella storia del Laos, però, sono presenti anche le orme di antichi regni, che possiamo osservare nelle principali città lungo il Mekong. Grazie alla sua posizione nel sud-est Asiatico, da sempre crocevia per i popoli indiani e cinesi, si è sviluppato un ambiente multiculturale. Oggi, cerca di ristabilire la sua identità e aprirsi al mondo e al progresso. Andiamo quindi a scoprire insieme la storia di questo meraviglioso paese, approfondendola per capire il suo presente prima del nostro Viaggio in Laos.
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La Storia del Laos
Per comprendere il presente è importante conoscere il passato, quindi andiamo a vedere insieme la storia del Laos in breve grazie a un riassunto. Le prime tracce dell’uomo in questo paese dell’Indocina risalgono a circa 40.000 anni fa. Caratterizzando il periodo preistorico con i contatti con le vicine civiltà primordiali indiane e cinesi. Il fiume Mekong, da sempre fu il fulcro della vita del Laos, facendo sviluppare qui le prime comunità dei Muang. Con lo spostamento della capitale a Vientiane sotto il re Setthathirath, si hanno le costruzioni dei più importanti santuari del paese. Soprattutto durante il XVII secolo sotto Souliyavongsa. Nel 1641, con l’arrivo dei primi commerci europei, il Laos fu considerato uno dei più bei paesi del sud-est Asiatico, portando a un’età dell’oro.
Iniziarono poi varie lotte per il trono tra i regni di Champasack, Luang Prabang e Vientiane. Queste lotte intestine indebolirono il paese, creando un terreno favorevole per le invasioni. Dal 1893 passò sotto la colonizzazione francese, dando vita ai vari moti per l’autodeterminazione. Il culmine fu nel 1954 con l’accordo di Ginevra sull’Indocina e il riconoscimento dell’Indipendenza. Un ennesimo crollo ci fu durante la guerra del Vietnam, a causa dei numerosi bombardamenti che colpirono il paese. Fu infatti quello più bombardato al mondo dagli Usa. Ancora oggi, il Laos soffre il retaggio della battaglia, cercando di sviluppare una politica verso il progresso e aprendosi sempre di più al turismo.
Le Fasi
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
Preistoria | 40.000 anni fa – 500 d.C |
Prime municipalità | IV secolo d.C. – XIII secolo |
Regno di Lan Xang | 1354 – 1707 |
Colonizzazione | 1778 – 1954 |
Indipendenza | 1956 |
Guerra Civile | 1953 – 1975 |
Repubblica Democratica Popolare del Laos | 1975 – … |
La Preistoria
Grazie agli scavi nei pressi di Luang Prabang realizzati dall’archeologo Fromaget, è stato possibile riesumare i resti dell’Uomo di Pechino. Dimostrazione che il Laos è abitato da oltre 40.000 anni. Del 4.000 a.C., sono stati ritrovati resti di comunità, urne e oggetti agricoli, oltre che oggetti di ferro e bronzo risalenti ai secoli successivi. Principale sito archeologico del periodo preistorico della storia del Laos che vedremo nel riassunto, è la Piana delle Giare. Enormi urne funerarie datate tra il 500 a.C. e il 500 d.C. nella zona di Xiangkhoang. Alla preistoria risalgono anche i primi contatti con le civiltà cinesi e indiane.
Creando così le etnie Khmer, Mon e la civiltà Muang, sviluppate lungo il corso del fiume Mekong. Durante i primi secoli del cristianesimo, nel sud del Laos entrò l’influenza Champa dal Vietnam, venendo poi sconfitti dai Khmer. Così, incorporarono il Laos e si diffuse un’indianizzazione in tutta l’Indocina, sviluppando il buddhismo.

Prime municipalità
Durante il I millennio, iniziò la migrazione tai dalla Cina, insinuandosi tra nord dell’India e nord Vietnam. Ripetendosi successivamente con i mongoli nel 1252, prendendo il regno di Dali. Questi insediamenti diedero vita a numerosi sottogruppi, tra cui nel Laos i lao e simamesi, lanna in Thailandia e in Birmania gli shan. Nel XIII secolo si sviluppò tra queste etnie il buddhismo theravada. Dal IV secolo, i villaggi lungo il fiume e le comunità montane divennero delle municipalità chiamate mueang. Gli scambi commerciali favorirono i contatti con le popolazioni vicine, ma anche conflitti di carattere religioso.
Il vassallaggio delle municipalità sotto Khmer e Champa, oltre che durante il XIII secolo di siamesi e Sukhothai, portarono allo sviluppo dell’identità nazionale e culturale del Laos. Tra le più importanti città-stato del tempo, spiccò quella di Mueang Sua, oggi Luang Prabang. Con il suo sviluppò crebbero anche le varie leggende sulla creazione e il progenitore delle varie stirpi tai, associandole alla casa reale durante la storia del Laos in breve che vedremo in questo riassunto.

Il Regno di Lan Xang
Nella storia del Laos in breve, tra 1354 e 1707, si sviluppò il regno Lan Xang, chiamato anche di un milione di elefanti. Fondato dal principe di Mueang Sua, Fa Ngum, aiutato dai Khmer. Questo regnò dominò per molto i territori del Mekong, nella zona nord, unificando le etnie lao. Il Buddhismo theravada divenne la principale religione e il consigliere spirituale del principe fu un insegnante di Angkor: Phra Maha Pasman, giunto con i testi sacri Tripitaka a corte e la statua del Buddha Phra bang, tra le più venerate oggi a Vientiane. Le varie municipalità sotto il dominio Lan Xang vennero divise in feudi con principi chao a capo di esse, estendendo i suoi domini fino ai confini dell’Impero Cinese e della Cambogia, oltre che sull’Altopiano di Korat e sulle montagne Annamita.
Con l’unificazione di questi territori, l’aristocrazia si divise, schierandosi da una parte con i Khmer e dall’altra con il vecchio regno di Mueang Sua. Ciò portò inevitabilmente a lotte interne, uccidendo oltre 6 sovrani in soli 12 anni, indebolendo il regno e accrescendo la pressione dei siamesi e dei Ayutthaya. La prima sconfitta per i laotiani avvenne nel 1455, mettendo in crisi il regno e dividendo i vari terreni dalla capitale. Nel 1500, dopo un lungo periodo per ricostruire il regno e la sua gloria, ascese al trono Visunarat, riportando nella storia del Laos in breve un periodo prospero. Crebbero le arti, costruirono nuovi edifici e si sviluppò la letteratura del Laos e la sua architettura.

La crisi del regno
Il centro del regno passò a Vientiane, agevolando il controllo sulle province, lasciando l’antica capitale a Mueang Sua. Sotto il regno di Phothisarat, l’animismo divenne illegale e terminò l’alleanza con Ayutthaya, creando i primi attriti tra laotiani e siamesi. Sotto re Setthathirat I, dal 1550 al 1571, la capitale venne spostata nel 1560 a Vientiane, cercando difesa dalla Birmania e Mueang Sua venne chiamato Luang Prabang in onore del religioso. Inoltre, Phra Bang fece costruire molti templi. Con la sua morte il regno divenne più debole e, nel 1575, Lan Xang venne presa dai birmani, passando sotto la dinastia Taungù e re Bayinnaung, chiamato il Napoleone Birmano.
La capitale Vientiane venne invasa e la popolazione deportata a Pegu, compreso il re. Sotto il dominio e le conquiste di Bayinnaung, la Birmania divenne uno dei maggiori imperi mai esistiti in Indocina, fino alla sua morte nel 1581, quando il potere si disgregò. Nel 1603 Voravongse II divenne re e proclamò l’indipendenza della Birmania. Continuarono le lotte tra i vari nobili e province per l’indipendenza. Sotto l’illuminato re Surigna Vongsa nel 1638 ci fu una tregua, portando a uno dei migliori periodi e all’arrivo dei primi europei a Lang Xang. Arrivò prima la Compagnia delle Indie olandesi, sigillando importanti accordi commerciali, poi i missionari italiani gesuiti. Il regno di Surigna Vongsa fu il più longevo, dal 1638 al 1690 in pace. Con la sua morte gli antichi attriti dei nobili riaffiorarono, come vedremo nel riassunto della storia del Laos.
La divisione del regno
I successivi sovrani durante il riassunto della storia del Laos non sono riusciti a trovare una pace tra i nobili, creando varie guerre interne. Setthathirat II, ultimo re del regno Lan Xang, dopo il suo esilio in Vietnam tornò a Vientiane con un’armata e, nel 1698, prese il trono in quanto vassallo vietnamita, entrando in conflitto con il cugino e viceré a Luang Prabang. Ayutthaya, allora re, preoccupato dell’influenza del Vietnam a Vientiane, cercò la pace tra i cugini, spartendo tra di loro i due regni nel 1707.
Si crearono così Lan Xang Vientiane e Lan Xang Luang Prabang, creando una nuova instabilità, istituendo il regno Champasak, dividendosi nel 1713 da Vientiane e mettendo come re Soi Sisamut, fratellastro di Setthathirat II e vassallo birmano e poi siamese dal 1779. Quello che nella storia del Laos in breve era il regno di Lan Xang, corrisponde solo a una parte dell’odierno Laos.

La colonizzazione
Dal 1778 al 1781 i tre regni che formavano il Laos vennero colonizzati e assoggettati al Siam, diventando dei territori vassalli e annettendo i suoi territori a quelli dell’odierno Isan, allora Korat. L’impero Champasak, invece, divenne un principato. Nel 1826, il re Anouvong che dominava Vientiane iniziò una ribellione che si concluse con la distruzione della città, la deportazione dei laotiani in Isan, l’esecuzione del re e l’annessione di Vientiane al Siam. In seguito a questi eventi, Luang Prabang tornò regno di Lan Xang e vassallo del Siam. Durante il XIX secolo nel riassunto della storia del Laos, in Indocina iniziò la colonizzazione britannica e francese, tranne che nel Siam.
Il dominio francese
La Francia prese il controllo prima del Vietnam, poi della Cambogia e, in seguito alle guerre franco-siamesi, il Siam cedette i suoi territori a sinistra del fiume Mekong ai coloni francesi in Laos. Con capitale Vientiane, il Paese fu unito e chiamato Laos a causa della traslitterazione dal francese, dividendolo in 10 province. Nel 1894 iniziò la conquista dei cuori da parte del diplomatico Auguste Pavie, che divenne ministro della repubblica laotiana e commissario generale. Il suo ruolo fu fondamentale e si guadagnò davvero la fiducia del popolo laotiano.
In seguito alla prima guerra sino-giapponese nel 1895, dopo l’aiuto dato ai cinesi, i francesi ottennero Phongsali, inserendola poi nell’Indocina Francese neo-nata nel 1887. Dal 1904, molti territori furono tolti al Siam, annettendoli a quelli del Mekong, odierna Xaignabouli. Durante il colonialismo francese nella storia in breve del Laos, non occuparono tutto il Paese per via della scarsità di risorse presenti che potevano sfruttare. Infatti, il Laos ebbe principalmente il ruolo di stato-cuscinetto, proteggendo così i territori dagli attacchi delle colonie britanniche durante il riassunto della storia del Laos.

II Guerra Mondiale
L’avvento della Seconda Guerra Mondiale nel riassunto della storia del Laos cambiò per sempre vari equilibri del Paese, specie in seguito all’invasione della Germania in Francia. Questo, infatti, di conseguenza colpì anche le colonie francesi in Indocina, privandole di importanti risorse. Ciò lascio via libera per l’invasione del Giappone in Laos nel 1940, supportati anche dal Governo di Vichy. In seguito alla guerra franco-thailandese dal 1940, arrivo il governo di Bangkok che al termine, con l’aiuto del Giappone, prese dei territori del Laos francese.
Perdendo i territori del Mekong, insorse il regno di Luang Prabang, a cui la Francia aveva giurato protezione, ammettendo le colpe al sovrano Sisavang Vong. A questo regno, si aggiunsero le privince nei pressi di Vientiane e Luang Namtha, insieme a Houaphan e Phôngsali. Tra i principali personaggi storici di questo periodo della storia del Laos, spiccò Phetsarath: viceré che riuscì a organizzare e mantenere le istituzioni e l’organizzazione del Paese.
L’indipendenza
Nel 1944, le truppe di Francia Libera, guidate da Charles de Gaulle in seguito al decadimento del potere dell’Asse, unì le forze per aumentare la potenza francese nel Laos per proteggersi dal Giappone. I giapponesi risposero all’offensiva dei paracadutisti francesi, obbligandoli a rifugiarsi nella giungla. Il re il re Sisavang Vong proclamò l’indipendenza, chiedendo la protezione di Tokyo, escludendo così i francesi seppur dai giapponesi a firmare. Il tracollo del Giappone durante la guerra Mondiale portò nel 1945 il ritiro delle truppe, proclamando così la sua indipendenza.
Nel 1945 nacque per la storia del Laos la Repubblica effimera di Pathet Lao, sotto il movimento di Lao Issara, detronizzando il sovrano Sisavang Vong. Promotori del movimento furono Phetsarath Souvanna Phouma, suo fratello e Souphanouvong, il fratellastro rientrato dal Vietnam, dove si era avvicinato alle politiche di Ho Chi Minh. La poca organizzazione del movimento portò al termine della Repubblica.

Il Regno di Pathet Lao
Nel 1946 i francesi rifugiati nelle aree rurali ripresero il controllo sul Laos, diventando parte della nuova Unione Francese. Il Lao Issara fuggi in Thailandia, organizzando durante l’esilio il nuovo governo. Nel 1947 vene proclamato il regno del Laos, quando i francesi rimisero sul trono il re Sisavang Vong, diffondendo una nuova costituzione. Souphanouvong, prima fuggito in Thailandia, andò ad Hanoi con altri membri del Lao Issara e del non ancora nato Partito del Popolo Lao Kaysone Phomvihane e Nouhak Phoumsavanh, con l’idea che il Laos poteva riconquistare l’Indipendenza solo se supportato dal Vietnam del Nord. Nel 1950 venne convocato il Congresso dei Rappresentanti del Popolo laotiano, creando il Fronte del Laos Libero, impegnato nella lotta contro i francesi.
Nouhak e Kaysone entrarono nel Partito Comunista Indocinese, cooperando con i movimenti Viet Minh e il Lao Issara. Una strategia obbligata per il Laos, scontrando però i principi del Buddhismo e quelli del comunismo. Nel 1955 venne segretamente fondato il Partito del Popolo Lao, addestrando con il supporto francese un esercito, iniziando così la sanguinaria guerra civile laotiana, che terminò nel 1975. Nel 1954, con la Conferenza di Ginevra si sancì l’indipendenza del Laos, Cambogia e Vietnam.

La guerra Civile
La storia del Laos in breve fu segnata da numerose e terribili guerre interne nel dopoguerra, come accadde per la guerra civile laotiana, chiamata anche guerra segreta per il ruolo che ebbero gli Usa. Infatti, dopo la Conferenza di Ginevra il Laos era stato dichiarato neutrale nei confronti della Guerra in Vietnam. Dal 1953 al 1975 a Vientiane si susseguirono molti governi, anche imposti dalla politica Usa. Anche l’Unione Sovietica ebbe un ruolo chiave, cercando di bloccare l’espansione americana in Indocina, finanziando il governo laotiano, finché gli Usa non iniziarono a sovvenzionare l’esercito laotiano e le spese governative. La CIA, inoltre, costituì un gruppo di guerriglieri contro i comunisti hmong, guidati da Vang Pao nella Piana delle Giare.
Lungo il sentiero di Ho Chi Minh i nord-vietnamiti rifornivano il Sud e questo tragitto fece iniziare un nuovo conflitto nella zona di confine con il Laos. Gli Americani, per interrompere questi rifornimenti, iniziarono a bombardare a tappeto il Laos, portando gran parte delle forze di Pathet Lao a rifugiarsi nelle grotte nella provincia di Houaphan, rendendo questi luoghi abitati per molti anni. I raid nel Laos del nord diminuirono nel 1972, con l’intervento aereo Usa in difesa del Vietnam del Sud. Le operazioni militari in Laos terminarono solo nel 1973, seguendo l’accordo di Pace di Parigi. Souvanna Phouma, primo ministro laotiano, annunciò il suo ritiro politico nel 1974 dopo lo scarso appoggio militare statunitense.

L’Avvento della Repubblica Democratica Popolare
Nel 1975, dopo la caduta di Vietnam del Sud e Cambogia, Re Savang Vatthana abdicò. Venne così istituita la Repubblica democratica popolare laotiana, eleggendo presidente il Principe Souphanouvong e come primo ministro il leader radicale del Pathet Lao, Phomvihane. Iniziò così una propaganda per l’integrità del territorio e l’indipendenza, consolidando la solidarietà con gli altri regimi dell’Indocina. Gli Hmong che aiutarono durante la guerra gli Usa vennero condannati all’esilio in quanto traditori, iniziando una vera e propria persecuzione. In seguito alla guerra, le azioni di guerriglia da parte degli Hmong furono tra le peggiori preoccupazioni dei governi successivi. Molte bombe lanciate nel Laos, oltre 2 milioni di tonnellate tra il 1964 e il 1973, sono in parte ancora oggi inesplose e causarono la morte di oltre 12.000 persone.
Dal 1988 iniziò una guerra lampo con la Thailandia e il Laos prese la zona di Xaignabouli, ancora oggi reclamata dai thailandesi. Durante il 1996, nacque la commissione bilaterale della revisione dei confini tra Laos e Thailandia. Il sistema goverantivo autarchico del paese e il blocco sovietico hanno lasciato il Laos in difficili condizioni, non riuscendo a rallentare il crollo della moneta. Solo nel 1986, con il via al Nuovo Meccanismo Economico, il governo è riuscito a migliorare la vita dei laotiani. Durante gli anni ’80 iniziò il processo di democratizzazione, introducendo le elezioni a partito unico. Nel 2000, a causa elle repressioni dell’opposizione, avvennero numerosi attentati nella capitale, portando alle dimissioni del primo ministro Keobounphanh.
Il Laos oggi
Solo nel 1992 il Laos ha aperto i suoi confini al turismo e, nel 1994, grazie ad aiuti australiani, venne costruito il ponte dell’Amicizia thai-lao sul Mekong, unendo i due paesi per lungo tempo nemici nei pressi di Vientiane. Nel 2000 il Laos si è aperto all’economia di mercato grazie a nuovi accordi tra banche e aziende, che in Laos hanno portato grani investimenti, aiutando a risollevare l’economia e la moneta. Oggi, il presidente del partito è Choummaly Sayasone.
Seppur molte libertà sono ancora controllate dalle autorità, la situazione è in lento miglioramento e anche la condizione degli hmong nel paese, seppur rappresentino una minoranza. Inoltre, il governo sta cercando anche di migliorare le discriminazioni subite dalle donne nei settori di lavoro e studio. Oggi, il Laos è una Repubblica Popolare Democratica, oltre che essere considerata per le sue bellezze storiche e paesaggistiche una delle perle dell’Indocina da scoprire assolutamente.

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