La Storia del Nepal
La storia del Nepal è importante per comprendere con un riassunto in breve il passato e il presente di una terra misteriosa e affascinante. Paese famoso per la presenza di alcune delle montagne più alte al mondo, come l’Everest sulla catena montuosa dell’Himalaya, oggi attira viaggiatori da tutto il mondo, specialmente tra gli appassionati di trekking. Le origini del Nepal sono ancora avvolte nel mistero, in quanto non sono stati trovati documenti attendibili, perdendosi così in parte nel mito. Inoltre, in questo paese sono radicate in profondità due religioni, buddismo e induismo, considerando anche la vicinanza con Tibet e India. Le prime testimonianze riguardo la Nepal storia, provengono da un popolo mongolo, nel periodo dei Kirati. Andiamo quindi a scoprire in breve la sua storia, comprendendo meglio il paese durante il vostro viaggio in Nepal!
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La Storia Nepal
Per comprendere il presente è importante conoscere il passato. Andiamo quindi a vedere la storia del Nepal grazie a un riassunto. La nascita del paese si perde nel mito e nella leggenda della valle di Kathmandu, in passato un lago. Il bodhisattva Manjushri, usando la sua spada, formò la gola del Chobar, facendo defluire le acque. Tra VII e VIII secolo a.C., arrivarono da oriente popoli mongoli durante il periodo Kirati, creando la prima organizzazione sociale durante la storia del paese. In questo periodo, iniziò anche la coesistenza di buddismo e induismo. Nel IV secolo d.C., arrivarono i Licchavi, dal Nord dell’India, spodestando nel 200 d.C. re Kirati, imponendo le caste e l’induismo. Nel 879 d.C., iniziò il regno di Thakuri ed ebbero la supremazia fino al XII secolo.
Il loro periodo fu chiamato Gli anni bui, a causa dei numerosi conflitti, fino al XIII secolo, con l’inizio della dinastia Malla. Il Nepal non era ancora un paese unito, ma i vari stati erano in guerra nella valle di Kathmandu. Nel XVIII secolo, gli Shah sconfissero i Malla, sottomettendo tutti i regni e Prithvi Narayan Shah fu il primo re del Nepal unificato, espandendo il territorio fino al Tibet, ma intervenne la Cina. Ciò portò a pagamenti di tributi, arrivando al colonialismo britannico in India, portando nel 1825 alla guerra anglo-nepalese. Nel 1846, un tragico evento sconvolse il paese: l’assassinio della famiglia reale. Dal 2008, il Nepal è una Repubblica, dopo 240 anni di monarchia.
Le fasi della Nepal Storia
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
Storia antica | 500.000 anni – XII secolo |
Stirpe Malla | 1201 – 1779 |
Dinastia Shah | 1743 – 2008 |
Guerra anglo-nepalese | 1815-1816 |
Governo dei Rana | 1846 – 1953 |
Restaurazione monarchia | 1951 – 2006 |
Repubblica Democratica Federale nepalese | 2007 – … |
Preistoria e Storia antica
Non essendo presenti documenti attendibili a livello storiografico per quanto riguarda la storia del Nepal riassunto durante la sua preistoria, la verità si è persa nella leggenda. Secondo il mito, infatti, nella valle di Kathmandu in tempi antichissimi era presente un bacino idrico. Il bodhisattva Mañjuśrī, arrivando nella zona, aprì con la sua spada il terreno, creando la gola di Chobar ed eliminando le acque. I primi segni testimoniati di popolazioni nella zona, furono i Kirati, che crearono un’organizzazione sociale primordiale durante l’VIII secolo a.C. nella valle.
Inoltre, secondo le testimonianze, nei pressi di Lumbini, città verso il confine con l’India, nacque nel VI secolo a.C. Siddharta Gautama. Una delle figure spirituali più importanti nella storia delle religioni e considerato lo storico Buddha. Questo evento, è ancora testimoniato da una colonna commemorativa nei pressi del sito, costruita nel II secolo a.C. da Ashoka, imperatore indiano buddista della dinastia dei Maurya.

Le prime dinastie
Nel IV secolo d.C., i Lichhavi, provenienti dal nord dell’India, invasero il territorio nepalese, introducendo il sistema sociale delle caste nella popolazione e l’induismo. In seguito, dal IX al XII secolo, furono i Thakuri, seguiti dai Malla nel XIII secolo, ad avere la supremazia. Durante questo periodo della sua storia, in Breve, come vedremo nel riassunto, il Nepal era un regno composto da vari stati in guerra. Anche all’interno della valle di Kathmandu erano presenti varie città-stato, controllate da singoli sovrani spesso imparentati tra di loro, ma anche spesso in guerra. Grazie alla dinastia Malla, primi mecenati nepalesi, nacquero le prima testimonianze artistiche e storiche del Nepal, soprattutto nell’attuale capitale Kathmandu. Nel 1628, inoltre, durante il riassunto della Nepal storia, sempre durante il periodo delle ultime dinastie Malla avvennero i primi contatti con gli europei; soprattutto gesuiti provenienti dal Portogallo che arrivarono a Lhasa, attuale capitale Tibet.

L’unificazione
Dopo il declino della stirpe Malla, durante il XVIII secolo, si affermò nel territorio la dinastia Shah. Questa, regnò fino al 2007, anno dell’abolizione della monarchia nel paese. Dal regno di Gorkha, iniziarono progressivamente a sottomettere tutti i regni, fino ad arrivare al 1768, durante il festival dell’Indra Jatra, quando il re Prithvi Narayan Shah arrivò a Kathmandu con il suo esercito, per essere incoronato il primo re del Nepal, unificandolo. A differenza dei predecessori, la dinastia Shah non si dimostrò interessata alle arti, non portando quindi i suoi contributi nella storia artistica e storica del Nepal. Preferirono piuttosto dedicarsi alla politica, all’espansione territoriale e al consolidamento del loro potere. Questo periodo storico, per questo, fu anche tristemente noto per le numerose lotte fratricide.

Le espansioni territoriali e le guerre
Le mire espansionistiche del regnanti, comprendevano anche portare i confini del Nepal fino in Tibet. Non era previsto però che questo era nelle mire anche della Cina. Quando l’imperatore cinese attaccò il Tibet, infatti, l’esercito nepalese venne sconfitto e fu obbligato a pagare pesanti tributi all’imperatore. Inoltre, sull’altro fronte, ci furono tensioni pesanti per via della vicinanza all’India britannica. Questo porto nel 1815 alla guerra aglo-nepalese, che durò un anno. Al termine, il Nepal venne pesantemente sconfitto e, in seguito al trattato di Sugauli, dovette lasciare una parte del Sikkim e del Terai alla Compagnia delle Indie Orientali britannica. Solo in questo modo, infatti, gli sarebbe stato permesso mantenere la sua autonomia.

La nascita della diarchia
Il 14 settembre 1846 è una data che cambio per sempre la storia del paese. Jang Bahadur Kunwar, alto ufficiale dell’esercito, a tradimento organizzò l’assassinio dei molti membri della Corte e della Famiglia Reale per mano dell’esercito. Il massacro avvenne quando i reali erano radunati all’interno del cortile di Kot, un luogo sacro dove si svolgono sacrifici di animali per la dea Durga durante la Festa del Dashain.
Grazie alla sua furbizia e a questo atto cruento, giocando sulle debolezze del re Rajendra, allora al potere, Kunwar accentrò su di se i poteri, facendosi nominare dal re stesso Maharaja. Inoltre, chiese anche la garanzia della trasmissione del titolo alla sua discendenza. Iniziò così durante la storia del Nepal, una diarchia, cioè un potere esercitato da due persone due organi di pari autorità. Il monarca era privato di ogni potere, che passò invece, come il controllo, alla famiglia Rana: il nuovo cognome scelto da Jang Bahadur.

Il potere Rana
Sicuramente il periodo sotto il potere Rana durante la storia del Nepal in Breve fu caratterizzato da numerose ombre, ma ci furono anche interventi luminosi, che esaltarono il progresso del paese. Venne abolita la schiavitù e l’usanza indù del Sati, un rito che prevedeva di bruciare la vedova insieme al marito defunto sulla pira funeraria. Inoltre, durante il dominio dei Rana avvennero anche i primi contatti e confronti con gli europei, avvicinandosi così ai loro costumi e diffondendo, soprattutto a Kathmandu, l’architettura neoclassica.
Sempre durante questo periodo storico, vediamo dei tentativi verso la modernizzazione del paese. Per via di queste tendenze verso la modernità e lo sviluppo del Nepal, durante la storia del paese, i Rana furono sempre identificati come pro-britannici, ma anche dichiaratamente, in quanto supportarono gli inglesi durante la rivolta dei Sepoy, e prima e seconda guerra mondale. Questo permise un’utile alleanza nel 900′, quando Londra difese l’indipendenza del Nepal, nei confronti delle pretese cinesi.
Il ritorno della Monarchia
Nel 1947 avvenne una svolta importante per la Nepal storia, grazie alla fondazione del Partito del congresso, sotto la guida di Bishweshwar Prasad Koirala, ispirandosi al Partito Indiano del Congresso. Affiancata al governo indiano, infatti, questa forza politica permise a re Tribhuvan di fuggire in India in esilio. I Rana, come reazione a questo gesto, insediarono al trono il nipote del re di soli 3 anni, Gyanendra. Nel 1951 Tribhuvan tornò dall’esilio, venendo riconosciuto da popolo come il legittimo re. Nel 1951, Mohan Shamsher, primo ministro ereditario al potere, diede le dimissioni. Il re Tribhuvan morì nel 1955, lasciando la corona al figlio Mahendra che, nel 1959, indisse le prime elezioni della storia del pese. Vinse il partito del congresso nepalese, guidato da Bishweshwar Prasad Koirala come primo ministro.
Il re, però, nel 1962 dichiarò il bando dei partiti politici, instaurando nuovamente nel paese il sistema indiano delle assemblee locali a struttura piramidale, chiamato panchayat, che rimase attivo fino al 1991, in quanto apartitico. Birendra successe al padre come re nel 1972 e non mutò le istituzioni e l’assetto del paese. Ma durante questo periodo si inasprì il malcontento popolare, la violenza e le proteste. Fu quindi costretto nel 1981 a indire un referendum per modificare il sistema politico. La maggioranza, però si espresse a favore dei panchayat.

La fine della monarchia nepalese
Durante il riassunto della storia del Nepal, il 1990 fu un anno caratterizzato dai movimenti popolari e dalle rivolte del Jana Andolan. Il sovrano decise di dichiarare terminato il vecchio sistema politico, accogliendo il ruolo di re costituzionale. Dal 1991 al 2001 si susseguirono diversi governi di coalizione privi di una sufficiente e forte maggioranza, oltre che essere privi di una chiara direzione a livello politico. In seguito all’ultimatum del 1996 nei confronti del governo, inizio la guerriglia maoista a opera del Partito comunista Nepalese, seguendo il modello maoista. Gli anni dal 1996 al 2006 furono caratterizzati da una guerra sanguinosa, che causo oltre 10.000 morti tra i civili, a causa delle azioni del governo come dichiarato dal ONG Informal Sector Service Centre.

Il massacro della famiglia reale
Nel 2001, Dipendra, il principe ereditario, iniziò una strage all’interno del palazzo reale a Kathmandu, in quanto non volle accettare la sposa scelta per lui dai genitori. Questo tragico evento portò alla morte di 10 membri della famiglia reale della dinastia Shah, tra cui la regina Aiswarya e il re Birendra. Ancora oggi non è chiara la vera dinamica dei fatti e se fu davvero il principe a uccidere la famiglia. Inoltre, secondo un’ulteriore teoria, il principe si suicidò in seguito al massacro.
Le autorità, per rispondere al popolo che insorse chiedendo spiegazioni, elesse il principe Dipendra re, per soli 3 giorni dal letto di ospedale, dicendo che era in coma. Dopo la sua morte, avvenuta in ospedale probabilmente e in dinamiche incerte, fu lo zio sopravvissuto e fratello del re, Gyanendra, a salire sul trono. Principalmente furono questi eventi a portare all’abolizione definitiva della monarchia. Fu Gyanendra, infatti, a destituire il governo nel 2005, guidato da Sher Bahadur Deuba. Iniziò così lo Stato d’Emergenza, il re prese pieni poteri esecutivi e nominò un consiglio dei ministri.
Il potere maoista
Nel 2006 durante laNepal storia iniziò la seconda mobilitazione verso la monarchia, sotto il potere del Jana Andolan II. Migliaia di nepalesi scesero in strada guidati dal movimento studentesco di Gagan Thapa, chiedendo la democrazia con numerosi cortei in massa. Il re Gyanendra rinunciò quindi ai poteri assoluti, mandando 7 partiti di opposizione a scegliere un nuovo Primo Ministro. Nell’aprile 2006, scelsero Girija Prasad Koirala. Nella guerra civile per contrastare la monarchia di fatto vinsero i maoisti, entrando in Parlamento e iniziando il disarmo del Nepal, pur non approvato da tutti i partiti. Nel 2007, l’ONU arrivò in Nepal per verificare l’effettivo disarmo, attraverso un processo di pace che prosegue lentamente, privo comunque di violenze.

La nascita della Repubblica Nepalese
Nel 2007 sette partiti, tra ribelli maoisti destituiti e partiti dell’attuale governo in questo periodo nel riassunto della storia del Nepal in breve, si accordarono per abolire la monarchia. Il 28 dicembre 2007, venne approvata la transizione del Nepal in Repubblica democratica federale. Nel 2008 avvennero le prime elezioni, in cui vinse il partito maoista. Un fortissimo terremoto nel 2015 causò in Nepal migliaia di morti e distrusse numerosi siti storici e culturali, oltre che luoghi religiosi nel paese. Sempre lo stesso anno, venne approvata dopo moltissimi anni e discussioni, la costituzione del Nepal, portando molte novità e l’estensione di alcuni diritti.
Purtroppo, le minoranze, soprattutto quelle nelle zone confinanti con l’India, vennero ancora escluse, creando numerose proteste. Venne eletto come secondo presidente una donna, Bidhya Devi Bhandari, che ebbe un ruolo molto importante per la nuova costituzione, dando più garanzie e diritti alle donne nel paese. L’etnia Madhesi, ancora esclusa dalla nuova costituzione, iniziò a insorgere, creando un blocco dell’economia tra il Nepal e l’India nel 2015. Questo blocco, inoltre, nacque principalmente perché l‘India voleva mantenere un’influenza sul Nepal, bloccando l’invio di merci anche di prima necessità, creando una crisi umanitaria.

Il Nepal Oggi
Nel 2016, il primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli si recò in visita in Cina. In questo modo, creò nuovi accordi bilaterali, cambiando per sempre la politica nepalese e allontanandosi dal potere indiano, avvicinandosi però all’influenza cinese. Oggi, il Nepal è una Repubblica Federale Parlamentare, diventando uno stato indipendente, indivisibile, sovrano laico, sotto una repubblica democratico diviso in 7 stati federali con legislazioni a parte e un primo ministro proprio.
Inoltre, il Nepal oggi è un paese sempre più popolare per il turismo, grazie alle sue bellezze e le alte montagne himalayane. Questa terra, infatti, offre antichi templi, alcuni dei sentieri migliori al mondo per il trekking e straordinari paesaggi ad alta quota. Pur essendo povero ancora a livello economico, è ricco di meraviglie naturali, riserve, siti storici e culturali di inestimabile valore. Inoltre, nel paese convivono pacificamente buddismo e induismo.

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