Petra, Cosa Vedere e Fare
Petra e il suo parco archeologico è uno dei siti più vasti della Giordania e sicuramente una delle cose da vedere nel Paese. Il parco permette al visitatore una vera è propria passeggiata attraverso la storia di Petra, in un contesto geologico tra i più suggestivi dell’intera Giordania nonché della Terra Santa. L’arenaria rossa è contemporaneamente cornice e tela sulla quale i Nabatei hanno scolpito la loro storia e la loro cultura. In questo articolo andremo a illustrarvi tutte le attrazioni da vedere a Petra, con riferimento della mappa del parco archeologico. Scopriamo insieme cosa vedere a Petra durante il vostro incredibile Viaggio in Giordania!
- La casa del Dijin
- La Tomba dell’obelisco
- Il Siq
- Il Tesoro del Faraone (El-Khazneh al Faroun)
- La Strada delle Facciate
- L’Altare del Sacrificio
- L’Anfiteatro Romano
- Le Tombe Reali
- La Strada delle Colonne e la Porta Traiana
- Il Qasr al-Bint
- I Templi di Petra
- La Chiesa di Petra e il Monastero Al-Deir
- I Musei di Petra

La casa del Dijin
Il primo monumento da vedere a Petra è la casa del Dijin (2) risalente al I secolo d.c.. Questa veniva usato per consacrare riti legati alle divinità della fertilità e all’acqua, elemento prezioso in queste zone. Lo sfruttamento delle risorse idriche attraverso canali scavati nell’arenaria è uno delle chiavi principali che ha permesso la prosperità di questa popolazione.

La Tomba dell’obelisco
Proseguendo lungo la strada sterrata incontriamo la Tomba dell’obelisco (3). Questa è caratterizzata da quattro grandi obelischi sulla sommità. Più volte rimaneggiata durante i secoli, la struttura odierna risale al I secolo d.c. e veniva usata per celebrare riti di commemorazione dei defunti.

Il Siq
A questo punto è ora di addentrarsi attraverso il Siq (6), una gola scavata nell’arenaria dal vento e dall’acqua.
Sui fianchi della parete (in alcuni punti alta 200m e larga 2m) a margine del percorso, possiamo ammirare i canali idrici, utilizzati per il trasporto dell’acqua all’interno della città. Rimangono alcuni resti di piccole tombe, elementi decorativi scultorei e di un arco di ingresso monumentale.

Il Tesoro del Faraone (El-Khazneh al Faroun)
Il Siq non prepara lo sguardo alla magnificenza che segue, di gran lunga la cosa più affascinante da vedere a Petra. La feritoia di roccia rossa concede solo una piccola porzione del palazzo più famoso di tutto il sito di Petra, l’ El-Khazneh al Faroun (il tesoro del faraone 7). La facciata è interamente scolpita sulla parete di roccia e presenta elementi architettonici ellenistici in netto contrasto con il più diffuso e semplice stile Nabateo.
Dopo molte ricerche per capirne le tecniche costruttive e in seguito a recenti scavi archeologici si può affermare che esso era utilizzato come mausoleo per il re Areta IV. Al di sotto dell’attuale piano di calpestio (circa 6m) infatti sorgono quattro camere mortuarie con resti umani risalenti al I sec. d.c., periodo di maggior espansione della città.
Leggi anche » El Khasneh al Faroun: Il Tesoro del Faraone di Petra

La Strada delle Facciate
Proseguiamo il nostro viaggio a destra dell’El-Khazneh al Faroun e arriviamo alla così detta strada delle facciate (42). Questa consiste in una serie di tombe (circa 40) che rappresentano la tipica architettura Nabatea composta di facciate lisce e linee semplici e geometriche.

L’Altare del Sacrificio
Da qui possiamo inerpicarci per salire fino all’altare del sacrificio (28), una delle cose da vedere a Petra più stupefacenti. Vi si arriva attraverso una strada scolpita nella pietra che conduce a un panorama mozzafiato dalla cima del jebel Madbah. Qui due obelischi scolpiti in loco ci accolgono in un’area caratterizzate da vasche e catini per la purificazione.

L’Anfiteatro Romano
Se le grandi salite non fanno per noi possiamo proseguire dritto fino all’anfiteatro (9). Quest’ultimo, risalente al periodo romano e scavato interamente nella roccia era in grado di ospitare fino a 3000 persone, circa un terzo della popolazione di Petra.

Le Tombe Reali
A seguire troviamo le tombe reali (10-11-12-13-14-15), altra cosa da vedere a Petra. Queste sono edifici con caratteristiche architettoniche che ricordano l’El-Khazneh. Anch’esse scolpite nella falesia, presentano elementi scultorei di pregio che descrivano tutte le fasi storiche della città dai fasti del regno di Areta IV fino alle contaminazione con i romani risalenti agli anni 100 d.c.

La Strada delle Colonne e la Porta Traiana
Successivamente, attraversando le strade sterrate e assolate, tra bancarelle che vendono piccoli ricordi e prodotti locali, si raggiunge la strada delle colonne (19). Qui è possibile ammirare la porta Traiana (21). La via principale della città è di epoca romana, costruita dopo la conquista avvenuta nel 106 d.c.. La via rappresenta il modello urbanistico romano, caratterizzata da grandi colonne di arenaria che scandivano il percorso e davano accesso alle botteghe. Al fondo della strada la porta Traiana segna il confine tra la zona commerciale e la zona destinata al culto.

Il Qasr al-Bint
Attraversata la porta accediamo al Qasr al-Bint (22), una struttura di origine Nabatea risalente al 30 a.c.. Inizialmente il Qasr al-Binto omaggiava le divinità locali. Successivamente, dopo la conquista romana, si è trasformato in luogo di memoria degli imperatori romani. L’aspetto architettonico era molto curato da scalinate di marmo e colonne dai capitelli con decorazioni floreali di cui oggi rimangono solo poche testimonianze.

I Templi di Petra
L’antica città riserva ancora qualche sorpresa. Infatti, proseguendo sulla strada dove asini carichi di merce dondolano pigri sotto il sole, incontriamo ancora quattro monumenti che vale la pena citare. Il grande tempio (26) di origine romana, costituito da un monumentale triplo colonnato.
Successivamente incontriamo il tempio dei leoni alati (35) che si caratterizza per le due sculture che accolgono il visitatore. Quest’ultime un tempo erano collocate sulla sommità dei capitelli.
La Chiesa di Petra e il Monastero Al-Deir
Altra attrazione di Petra da vedere è la chiesa di Petra (48) (attualmente in fase di restauro), che presenta mosaici di origine bizantina.
Successivamente troviamo il monastero Al-Deir (26). Il monastero è molto simile al palazzo del tesoro, ma molto più grande, 50 metri di larghezza per 45 di altezza. Fu Costruito dai Nabatei tra il II ed il I scolo a.c. e destinato come tomba del re Obodas I. Il monastero Al-Deir deve il suo nome al fatto che nei suoi ambienti interni sono state ritrovate diverse croci scolpite durante il periodo bizantino.

I Musei di Petra
La visita al parco archeologico può concludersi con la visita ai due musei di recente costruzione presenti che ospitano collezioni di statue classiche, manufatti Nabatei, porzioni di mosaico e di intonaco dipinto.
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