La Storia del Qatar
La storia del Qatar è di fondamentale importanza per gli equilibri del Medio Oriente, come possiamo vedere in breve in questo riassunto. Ma anche la preistoria e l’antichità dimostrano quanto questa piccola penisola nel Golfo Persico fosse strategica già in tempi remoti. Infine, l’avvento dell’Islam e la scoperta del petrolio, comune a molte regioni mediorientali, ha proiettato il paese fino all’epoca moderna. In questo articolo, scopriremo insieme la storia del Qatar in breve e faremo un riassunto delle tappe più importanti. Per concludere, vi daremo dei consigli per il vostro viaggio in Qatar, per scoprire i luoghi della sua straordinaria storia che vedremo in questo riassunto.
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- Le Fasi della Storia del Qatar
- La Preistoria
- Babilonesi, Periodo Ellenistico e Persiani
- Il periodo musulmano
- Il periodo d’oro Post-Islamico
- Il dominio di Al Khalifa
- L’arrivo dei Britannici e le rivolte
- Il dominio ottomano dal 1871 al 1915
- L’età moderna e contemporanea del Qatar
- Viaggi Consigliati lungo la Storia del Qatar
Le Fasi della Storia del Qatar
La lunga storia del Qatar si può suddividere in varie fasi per fare un riassunto, che hanno caratterizzato differenti epoche storiche. Infatti, la storia dell’uomo nel Golfo Persico ha avuto inizio in epoche antichissime. Sviluppandosi nel tempo tra insediamenti locali e occupazioni straniere più o meno durature. Inoltre, la dottrina dell’Islam ha cambiato per sempre culture e tradizioni. Invece, in epoca moderna la scoperta del petrolio ha portato al Qatar un’incredibile ricchezza, proiettando il Paese verso un futuro ricco e avveniristico.
Dunque, facciamo un riassunto della storia del Qatar in breve e vediamo insieme quali sono le principali epoche.
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
50.000 – 1.155 a.C. | Preistoria |
1.000 a.C – 500 a.C. | Babilonesi, Periodo Ellenistico e Persiani |
500 – 106 d.C. | L’avvento degli Omayyadi |
571 – 750 | Il Califfato Abbaside |
750 – 1.744 | Portoghesi e Impero Ottomano |
1.744 – 1.818 | Tribù dei Bani Khalid |
1.818 – 1.891 | Età Moderna e Contemporanea |
La Preistoria
Le prime prove degli insediamenti umani all’interno del Qatar risalgono a 50.000 anni fa. Durante il Paleolitico, quando pochi abitanti si occupavano della lavorazione della selce e della costruzione di semplici accampamenti. Il Golfo Persico, durante l’età della pietra, era una valle arida di un fiume prosciugato, il wadi. A livello territoriale, la penisola e i suoi rilievi non si erano ancora formati, è faceva parte della massa dell’Altopiano iraniano dell’Arabia. 8.000 anni fa, avvennero numerose inondazioni nel Golfo Persico, che supportarono la formazione di una penisola e delle sue coste.
Dall’8.000 al 3.800 a.C.
Durante il neolitico, invece, si videro i primi siti popolati dall’uomo, come il più antico, quello del wadi debayan nella parte nord-occidentale della costa. Inoltre, sempre in questo insediamento, sono state ritrovate tracce di ceramiche del periodo ubaide durante gli anni 70′ e 80′. Questi resti, presumibilmente provenienti dalla Mesopotamia, sono segno di un commercio tra queste terre. Un altro insediamento a nord del Qatar, fu quello di Da’asa, uno dei più grandi della zona. Quest’ultimo veniva utilizzato molto probabilmente da un gruppo di pescatori, raccoglitori o cacciatori, deducendolo dai numerosi strumenti ritrovati.
Inoltre, in altri scavi archeologici effettuati nel paese, furono ritrovate molte tombe riconducibili sempre al periodo ubaide. All’interno di una di esse, vennero ritrovate le ceneri di una donna, senza alcun oggetto. Invece, in altre vennero rinvenuti anche numerosi oggetti funerari, anche in ossidiana, un materiale originario dell’Arabia Saudita.
Dal 2.100 al 1.155 a.C.
Già durante quest’epoca, il popolo del Qatar era impegnato nella raccolta delle perle e dei datteri, oltre che nel loro commercio, specialmente con la vicina terra di Bahrain e con il suo popolo, i Dilmun. Durante la scoperta dei siti da parte del Qatar Archeaology Project, sono stati evidenziati numerosi scambi marittimi tra i popoli. Le popolazioni di queste zone, erano per la maggior parte nomadi durante questo periodo, indispensabile per poter trovare sempre le risorse necessarie. Inoltre, vennero anche trovati numerosi materiali babilonesi, specialmente Cassiti, come prova del florido commercio del paese.

Babilonesi, Periodo Ellenistico e Persiani
Dal 680 al 325 a.C., durante la storia del Qatar si vede la dominazione babilonese e persiana, dopo le campagne assire del re Esarhaddon. La prima descrizione del popolo del Paese risalente a questo periodo, si vede allo storico Erodoto, che li definì come gente di mare.
Con l’espansione di Alessandro Magno nel 325 a.C., per mano del suo ammiraglio Androstene, che ebbe il compito di sorvegliare questa zona del Golfo Persico poco prima della morte del conquistatore, nel 323, si diede il via al periodo ellenistico del Qatar. Queste terre vennero divise, lasciando a Seleuco I la zona orientale di tutto l’impero di Alessandro. In questo modo, l’impero Seleucide si espanse, comprendendo molto probabilmente anche la parte orientale dell’Arabia dal 312.
Numerosi scavi archeologici a Dukhan, a nord del Qatar, hanno rinvenuto numerosi tumuli e manufatti risalenti al periodo ellenistico, che termino circa nel 250 a.C., con la perdita di numerosi territori di Seleuco all’interno del Golfo Persico.
Dal 250 a.C. al 642 d.C.
Nel II secolo a.C., si ha la prima rappresentazione di Catura, cioè del Qatar, all’interno della mappa tolemaica. Dopo la disfatta dei Seleucidi nel 250 a.C., i Parti ottennero il dominio all’interno del Golfo Persico e sulle coste dell’Arabia. Numerosi manufatti risalenti a questo periodo storico sono stati trovati principalmente a Ras Abrouq, una località di pescatori sulla costa. Infatti, nel I secolo d.C. Plinio il Vecchio, descrive gli abitanti del luogo come una popolazione nomade.
Fin dal 224 a.C. si hanno prove del commercio di perle e porpora di questo popolo, come di ceramiche, grazie ai ritrovamenti nei pressi dell’attuale capitale, Doha. Durante la dominazione Sasanide, si ebbe anche l’introduzione del cristianesimo e la costruzione di numerosi monasteri sul territorio.
Nel 628, Maometto mandò il musulmano Al-ala’a al-Hadrami in Qatar, chiedendo al popolo di accettare l’Islam e molte tribù si convertirono. Dopo questo evento, ci fu la conquista della Persia da parte del popolo musulmano, che portò alla disfatta dell’impero Sasanide.

Il periodo musulmano
Dal 661 al 750, il Qatar divenne famoso per l’allevamento di cammelli e cavalli, grazie all’avvento del periodo omayyade, scoprendo di possedere una posizione strategica all’interno del Golfo Persico, soprattutto per il commercio delle perle. Sempre in questo periodo storico, per mano del condottieroQatar ibn al-Fuja’a, si vedono numerose conquiste del movimento di Azariqa. A causa dell’avvento di questo califfato, si ebbero numerosi mutamenti religiosi e politici dal VII secolo in tutta l’Asia.
Al termine del VII secolo, si ebbero numerose rivolte contro gli Omayyadi in Qatar e, nel 750, iniziò la rivoluzione abbaside, che rovesciò il califfato e iniziando in questo modo il periodo storico Abbaside, che durò fino al 1253. A questo momento, si deve lo sviluppo industriale del Qatar, soprattutto grazie alle perle. Ci furono numerosi scambi commerciali anche con la Cina e l’India, oltre che con l’Africa e la Thailandia. Questo periodo durò all’inizio delle rivolta in Iran, che si rifletterono anche in Qatar.
La parte orientale dell’Arabia, infatti, fu colpita da numerose rivolte contro il potere del califfato e ciò porto a scontri violenti, la maggior parte senza successo, fino ad arrivare a quella di Zanj. Nel 899, un gruppo di radicali fondò un utopica repubblica, causando molti morti tra i pellegrini che tornarono dalla Mecca.

Il periodo d’oro Post-Islamico
Dal 1253 al 1515, la storia del Qatar vide il controllo de parte degli Usfuridi, per poi passare nel 1320 nelle mani degli Hormuzi e del suo principe. Ancora una volta, le perle erano al centro dell’economia del paese e dei suoi commerci. Ciò continuò anche nel 1507, in seguito alla sconfitta degli Hormuzi da parte dei portoghesi, a cui seguirono numerose ribellioni, anche interne, fino ad arrivare al 1515, quando re Manuele I uccide il visir del sultano Saifuddin, facendo diventare il sultano stesso un suo vassallo.
Nel 1521 sia il Qatar che il Bahrein erano in mano ai portoghesi, costruendo numerose fortezze sul perimetro della costa, di cui oggi però non rimane molto. Questo impero, si basava principalmente sul commercio di argento, oro, seta, perle, cavalli e spezie. Intanto, il popolo di al-Hasa scelse di sottomettersi nel 1550 agli ottomani, piuttosto che ai portoghesi. Ciò portò nel 1602 all’espulsione di quest’ultimi dalla zona da parte dei britannici e degli olandesi. Infine, le tribù del Bani Khalid espulsero gli ottomani dal al-Hasa nel 1670, prendendo il controllo.
Dal 1670 al 1783
Dopo l’espulsione degli ottomani, dal 1670 il Bani Khalid prese il controllo del Qatar, anche se la stretta rimaneva debole. Vari clan si spostarono in altre zone del Paese, spostando la popolazione anche in altre città e facendo fiorire la loro economica, principalmente Zubarah e Kuwait, sempre grazie al commercio e alla pesca e la lavorazione delle perle. Nel 1783, al Khalifa prese il controllo del Qatar e del Bahrain, facendo terminare in questo modo anche il potere del Bani Khalid su al-Hasa.

Il dominio di Al Khalifa
Dopo l’aggressione di Zubarah da parte dei persiani, molte tribù arabe si unirono nel 1783 per riuscire a cacciarli. Al Khalifa, in questo modo, rimase con il Bahrein, esercitando una forte autorità su vari popoli del Qatar e facendosi corrispondere dei tributi. Ciò, comunque, non portò a una centralizzazione del potere all’interno del paese, in quanto al Khalifa era incentrato maggiormente sul Bahrein, lasciando il Qatar in mano a vari sceicchi. In questo periodo, la città che ebbe più rilievo a livello commerciale era al Zubarah, anche grazie all’assenza di dazi.
Essendo questa città un importante ingresso al Golfo Persico, nel 1780 ci furono numerose incursioni al suo interno da parte dei wahhabiti, soprattutto a causa della differenza di dottrina. Dopo 5 anni, i wahhbiti entrarono a al Hasa e molti fuggirono a Zubarah, ma nel 1794 arrivarono anche qui, lasciando al potere alcuni capi delle città, che però dovevano corrispondere delle tasse periodicamente.
Nel 1795, i wahhabiti vennero attaccati da egiziani e ottomani a occidente, e in Bahrain da al Khalifa. Questi sconti si conclusero solo nel 1811, quando Al Khalifa tornò al potere dopo aver distrutto il forte a Zubarah e attaccato le truppe wahhabite.

L’arrivo dei Britannici e le rivolte
Nel 1820, per garantire un passaggio incolume alla Compagnie delle Indie all’interno del Golfo Persico, fu firmato il Trattato marittimo generale, riconoscendo in questo modo l’autorità inglese sul territorio e terminando la pirateria e il commercio degli schiavi. In questo periodo, Doha divenne un centro nevralgico del suo commercio, fino al 1821 quando una flotta inglese la bombardò come punizione al commercio degli schiavi africani. In questo momento storico, inoltre, il Qatar non possedeva ancora un’autorità centralizzata, ma solo sceicchi che governavano alcune zone.
Questo, creò molte dispute e contese tra sauditi e bahraini per il territorio, oltre a numerose ribellioni contro il dominio di Al Khalifa. Tutto ciò portò nel 1835 a firmare un trattato di pace, che fu violato dopo poco tempo, attaccando al Huwalilha. Nel 1840 circa, dopo il rifiuto del pagamento di alcuni tributi da parte di una tribù del Zubarah, al-Hasa mandò numerose truppe in Qatar per devastare il territorio, ma ciò non avvenne a causa dell’assassinio di un governatore. A questo evento, seguirono numerose coalizioni per il controllo del territorio, che terminarono con la battaglia di Fuwayrit. Solo con l’arrivo degli inglese e con un nuovo trattato di pace nel 1851 questi scontri terminarono, trovando un accordo però solo nel 1853.
La guerra del Qatar-Bahrein
Nel 1866 gli inglesi scoprirono che il Qatar corrispondeva ai wahhabiti delle tasse, violando in questo modo un trattato del 1861, inoltre anche Al Khalifa tassava la popolazione annualmente. Le tensioni si accumularono, fino al 1867 quando un beduino venne deportato a Bahrain e, dopo la richiesta di rilascio negata, il rappresentante che aveva compiuto il crimine venne espulso da Al Wakrah per volere diMohammed Al Khalifa. In seguito, ci fu una richiesta di negoziati per la pace ma, il negoziatore, nonché figlio diMohammed bin Thani, venne imprigionato.
Questo gesto, diede il via all’invio di numerose truppe per punire Al Bidda e Al Wakrah, saccheggiando numerose città Qatar e iniziando così la guerra del Qatar-Behrein. Nel 1868 numerose popolazioni del Qatar si ribellarono al Behrein, fino all’arrivo del colonnello britannico Lewis Pelly che, nel 1868, s’insediò nel Paese e fece firmare un trattato di pace che fu decisivo per il Qatar e la sua storia, nella quale si definiva la distinzione tra il Bahrein e il Qatar.

Il dominio ottomano dal 1871 al 1915
Dal 1871 iniziò l’espansione nella parte orientale dell’Arabia da parte dell’impero Ottomano, che si stabilì sulle coste di al-Hasa, avanzando in Qatar, collocandosi nelle principali città del Paese. Questa avanzata non era vista di buon occhio dagli inglesi, in quanto andava a intaccare i loro interessi. Nel 1874, per prevenire ulteriori invasioni, il residente politico inglese Edward Ross consigliò di inviare dei rinforzi a Zubarah e disse al governo inglese di rimanere al di fuori di alcuni affari interni al Qatar. Il culmine di questa situazione arrivò nel 1893, con la battaglia di Al Wajibah, che viene raccontata anche in molti libri sul Qatar.
Quando le truppe Effendi arrivarono a al Wajibah, ci furono molti sconti e perdite di uomini, fino alla ritirata all’interno del forte di Shebaka e poi in quello al Bidda, fino all’arrivo dell’assedio diJassim bin Mohammed, che bloccò gli approvvigionamenti. Così, le truppe ottomane si videro obbligate ad accettare la sconfitta e liberarono i prigionieri qatarini, in cambio dell’uscita sicura della cavalleria a Hofuf. Dopo questa vittoria, il Qatar non fu indipendente totalmente dagli ottomani, ma questa vittoria messe delle basi per la sua autonomia.
L’età moderna e contemporanea del Qatar
Nel 1916, continuando il riassunto della sua storia, Abdullah bin Jassim Al Thani, sceicco del Qatar firma con l’impero Britannico un trattato, pur non essendo d’accordo con alcuni punti, che rappresentano una violazione della sovranità della nazione. Nel 1939, iniziano le prime trivellazioni petrolifere e, nel 1935, lo sceicco rinnova il trattato britannico, firmando inoltre anche un nuovo accordo con la Oli Company per la suddivisione del petrolio e viene nominato commissario dell’impero nel 1949.
La lavorazione del petrolio e l’estrazione viene arrestata. a causa della Seconda Guerra Mondiale, bloccando anche il commercio delle perle e portando degli effetti devastanti all’interno dell’economia del Qatar, fino agli anni 50′, quando iniziarono le prime esportazioni a livello petrolifero. Grazie all’adesione alle Nazioni Unite, all’OMS e all’UNESCO, il Qatar inizia ad avere nel anni 60′ un rilievo internazionale, confrontandosi con molti altri paesi e, nel 1968, il protettorato britannico all’interno del Golfo termina.
In questo modo, nell’aprile del 1970 si arriva a redigere la prima Costituzione del Paese, emanando il 29 maggio il decreto che permise la formazione di tutte le agenzie governative e del governo stesso, che si riunì per la prima volta il 3 giugno dello stesso anno. Finalmente, il 3 settembre del 1971,Khalifa bin Hamad Al Thani, sceicco e Primo Ministro, dichiara il Qatar uno stato indipendente; proseguendo così il riassunto della sua ricca storia.
Il Qatar oggi
Continuando il riassunto della storia del Qatar, dopo la sua dichiarazione d’Indipendenza, nel 1995Hamad bin Khalifa divenne emiro succedendo al padre durante un golpe. Divenne un precursore del paese riguardo soprattutto alle elezioni, permettendo una maggior diffusione della stampa di tipo liberale e approvando tramite un referendum una nuova costituzione, in vigore dal 2005.
Oggi, il Qatar è uno stato ricco di meraviglie e di ricchezze grazie ai giacimenti di petrolio presenti sul territorio. In questo paese coesistono perfettamente la tradizione e la modernità, come abbiamo visto in questo riassunto della storia del Qatar, con uno sguardo sempre rivolto al futuro come dimostrano le sue città, specialmente lo skyline futuristico di Doha. Nel mondo, il Qatar ha una posizione sempre più di maggior rilievo a livello commerciale e istituzionale, ma soprattutto sta sviluppando sempre di più il suo turismo, attirando viaggiatori da ogni parte del mondo che desiderano scoprire le meraviglie del paese o vivere una vacanza all’insegna del mare e del relax.
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