La Tomba di Tutankhamon, Guida alla Visita
La tomba di Tutankhamon, la KV62 all’interno della Necropoli della Valle dei Re a Luxor, è una delle scoperte più importanti dell’egittologia. Questa è la tomba di uno dei faraoni più importanti del Nuovo Regno, appartenente alla XVIII dinastia. La scoperta della tomba di Tutankhamon è tra le più rilevanti a livello mondiale, in quanto ritrovata praticamente intatta nel 1922 dall’egittologo Howard Carter. In questo articolo vogliamo portarvi alla scoperta della tomba di questo faraone, assolutamente da visitare durante il vostro Viaggio in Egitto, per approfondire così nel modo migliore l’antica e florida storia di questo paese attraverso uno degli esponenti di maggior rilievo.
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- La Tomba di Tutankhamon, le Info Utili
- Dove si trova la Tomba di Tutankhamon
- Il Video della Visita di Arché Travel
- Storia della Tomba di Tutankhamon
- Chi era Tutankhamon?
- La morte di Tutankhamon: omicidio o incidente?
- La costruzione della Tomba di Tutankhamon
- La Tomba Oggi
- La Scoperta della Tomba di Tutankhamon
- Eventi che portarono alla scoperta della Tomba di Tutankhamon
- Howard Carter, il padre dell’egittologia moderna
- La Pianta della Tomba di Tutankhamon, Cosa Vedere
- 1. La scala
- 2. Il corridoio
- 3. L’anticamera
- 4. La camera Funeraria
- 5. Il tesoro della Tomba di Tutankhamon
- 6. L’annesso
- 7. Le camere segrete
- Le Mummie nella Tomba di Tutankamon
- Oggetti rinvenuti all’interno della Tomba di Tutankamon
- La Maledizione della Tomba di Tutankhamon
- Visita alla Tomba di Tutankhamon, FAQ
- I nostri consigli per la visita alla Tomba di Tutankhamon
- Viaggi consigliati alla scoperta della Valle dei Re
La Tomba di Tutankhamon, le Info Utili
Indirizzo | PJR2+4HV, Kings Valley Rd, قسم الواحات الخارجة، New Valley Governorate 1340420, Egitto |
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Sito internet | https://egymonuments.gov.eg |
Come arrivare | In aereo: grazie al Luxor International Airport raggiungere la Valle dei Re e la tomba In treno: dal Cairo, scendendo alla stazione di El-Mahata Square In crociera: scegliendo una barca con rotta per Aswan, che vi condurrà al sito. |
Orari di Apertura | Lun-Dom: 07.00-17.00 |
Prezzo | Tomba di Tutankhamon: 300 EGP (11 € circa) (Valle dei re: 260 EGP, 10 €) |
Consiglio | Visitare di mattina presto per evitare il caldo, portare acqua e un copricapo. |
Dove si trova la Tomba di Tutankhamon
La Tomba del faraone Tutankhamon si trova all’interno della Necropoli della Valle dei Re, nei pressi della città di Luxor e a soli 3 km dalle rive del Nilo. La zona è conosciuta anche come Alto Egitto e, ad oggi, appartiene al governatorato di Qena. Il sito archeologico in cui si trova è tra i più importanti del Paese per la sua rilevanza storica. Infatti, vicino alla necropoli dei Re, è possibile visitare anche la Valle delle Regine. Inoltre, la stessa città di Luxor si può definire un vero e proprio museo, essendo stata in passato l’antica capitale durante il periodo faraonico: Tebe. La città rappresentava infatti il centro amministrativo e religioso del paese, come dimostra la presenza del complesso templare di Luxor e il tempio di Karnak.
La Valle dei Re, inoltre, ospita le tombe dei faraoni dal 1552 al 1069 a.C., cioè dalla XVIII alla XX dinastia, diventando la nuova necropoli prediletta dei regnanti del Nuovo Regno, sostituendosi alla Necropoli di Giza, sita nella capitale Il Cairo, che dista circa 650 km dal sito.
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Il Video della Visita di Arché Travel
Di seguito il video del nostro team Arché Travel in visita alla KV62, la tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re a Luxor. Una delle scoperte più importanti dell’antico Egitto, assolutamente da non perdere durante la vostra visita a questo sito archeologico.
Storia della Tomba di Tutankhamon
Chi era Tutankhamon?
Tutankhamon fu un faraone della XVIII dinastia e dodicesimo sovrano. Nato ad Amarna nel 1341 a.C., è ricordato dagli egittologi come il Faraone bambino, infatti successe a Akhenaton quando aveva solo 9 anni. Il suo nome originale era Tutankhaton, immagine di Aton che rappresentava la divinità del culto solare che per un periodo sostituì tutte le divinità del culto per volere di Akhenaton. Salendo al potere, Tutankhamon, decise di ripristinare il culto originale di Amon, ottenendo così il favore dei sacerdoti e modificando il suo nome in Immagine vivente del dio Amon. Sposò la sorellastra Ankhesenpaaton, rispettando così la tradizione faraonica. Il suo regno fu breve in quanto il faraone aveva molte malattie, genetiche e non, morendo a soli 19 anni a Menfi nel 1323 a.C. senza eredi.
Pur regnando per poco tempo, la sua rilevanza storica è, ai giorni nostri, estremamente importante. Infatti, oltre ad aver ripristinato la capitale da Tebe ad Amarna, è sempre grazie a lui se abbiamo avuto una stele, pietra sopra la quale era inciso il Racconto del culto di Amon e di come venne ristabilito. Grazie al ritrovamento di questo importante reperto oggi abbiamo maggiori certezze sull’interpretazione dei geroglifici, insieme ovviamente alla Stele di Rosetta. Ma fu la scoperta della sua sepoltura che rese davvero famoso Tutankhamon.
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La morte di Tutankhamon: omicidio o incidente?
Gli studiosi hanno avvalorato negli anni molte ipotesi sulla morte del faraone Tutankhamon, dalle malattie ereditarie, arrivando all’omicidio per avvelenamento. Oggi possiamo dire con certezza che la morte del giovane regnante fu causata da un effetto di varie malattie, riscontrate da anomalie sul suo scheletro, grazie agli studi svolti dal Consiglio Superiore delle Antichità del Cairo. Grazie alle ricerche di Hawass sulle mummie, di tipo genetico, radiologico e antropologico, è stato possibile trovare vari tratti patologici che accomunavano diverse mummie di questa dinastia.
Tra le malattia che avrebbero potuto causare la sua morte è stata trovata quella di Kohler, che porta alla osteocondrosi. Inoltre è stato rinvenuto un parassita portatore di malaria, causa della necrosi ossea per via di un mancato afflusso di sangue. Ad avvalorare la tesi che il faraone avesse dei problemi di deambulazione si ha la scoperta di vari bastoni all’interno della tomba oltre alla cosiddetta Farmacia dell’aldilà.
La costruzione della Tomba di Tutankhamon
Poco dopo essere salito al potere, Tutankhamon fece costruire la sua tomba con una struttura ipogea che si sviluppava verso il basso, celando in questo modo i suoi tesori, anziché mostrarli come si usava per le sepolture delle dinastie precedenti. In origine, probabilmente, la tomba apparteneva ad Ay, il consigliere reale. A causa della prematura morte del faraone, però, era necessaria un’immediata sepoltura e questa venne ampliata, ospitando il sarcofago e i tesori di Tutankhamon.
Dove oggi si trova la tomba in passato si trovava probabilmente una grotta sotterranea. Grazie al loro abile lavoro gli scalpellini crearono ambienti rettangolari, una scalinata e varie camere, tra cui quella funeraria. La tomba, si trova circa a 8 m in profondità rispetto la Valle, sovrapposta alla tomba di Ramses VI: la KV9.

La Tomba Oggi
A causa della velocità in cui fu completata la tomba di Tutankhamon le pareti non presentano grandiosi decori, ma è un vero e proprio tesoro per l’egittologia moderna. Durante un’escursione alla Valle dei Re vi consigliamo di visitare per prima questa sepoltura, in questo modo sarà poi possibile visitarne altre con maggiori decori alle pareti, come la tomba di Nefertari nella Valle delle Regine. Inoltre, al suo interno, ancora oggi è possibile osservare la mummia del faraone! Il biglietto della tomba e per la Valle dei Re si acquista a parte nella biglietteria, insieme all’apposito pass per scattare le foto. Per raggiungere la biglietteria del Servizio Antichità, che si trova vicino al molo, passerete nei pressi dei magnifici Colossi di Memnone, imperdibili anch’essi durante una visita a questo sito.
Nel 2007 la tomba aprì per i visitatori, limitando gli ingressi a 400 al giorno per permettere la conservazione. Chiusa nuovamente nel 2010 per dei lavori di restauro, riaprì infine nel 2014. Non si ha ancora una data precisa, ma in futuro la tomba chiuderà definitivamente al pubblico, evitando in questo modo che subisca troppi danni. Fortunatamente, una riproduzione è visibile dal 2014 vicino al sito.
La Scoperta della Tomba di Tutankhamon
Nel 1902 uno studioso e avvocato americano, Theodore Davis, iniziò gli scavi nella Valle dei Re scoprendo in questo modo un gran numero di tombe. In verità non era un vero e proprio egittologo, in quanto era alla ricerca di tesori e non di reperti archeologici o di grandi scoperte. Non trovò mai la tomba di Tutankhamon, anche se più volte ci arrivò vicino, ma fu solo durante gli scavi nella tomba KV54 che trovò alcuni oggetti del faraone, venendo poi probabilmente trafugati dalla sua tomba originale, credendo erroneamente di aver trovato quella di Tutankhamon. Howard Carter e Davis erano in pessimi rapporti tra di loro, accusandosi anche più volte a vicenda riguardo i loro metodi di lavoro.
Carter arrivò a lavorare alla valle dei Re nel 1907, per volere Edward Stanhope, un conte inglese troppo malato per poter proseguire i lavori di ricerca nel sito. Carter fino al 1914 scoprì molte tombe, ma sfortunatamente incombeva lo spettro della I Guerra Mondiale. Gli scavi ripresero nel 1917, ma furono interrotti a causa del termine delle concessioni di scavo. Carter ritornò con il conte in Inghilterra ottenendo nuovamente la campagna di scavo alla Valle dei Re a spese del conte. Il primo novembre 1922 tornò a scavare davanti alla tomba di Ramses VI, la KV9, dove aveva già scavato anni prima. Pochi giorni dopo, il 4 novembre, scoprì i gradini di una tomba a ipogeo: quella di Tutankhamon!

Eventi che portarono alla scoperta della Tomba di Tutankhamon
Il 4 novembre 1922 Howard Carter e la sua squadra di scavo scoprirono il primo gradino della tomba, mentre il giorno dopo riuscirono a liberare la scala. Il 24 novembre si resero conto che qualcuno in passato violò la tomba del faraone, in quanto erano presenti dei danni all’interno della struttura. Il 25 e il 26 dicembre scoprirono il corridoio, svuotandolo dai detriti e accedendo in questo modo all’anticamera e al suo annesso il 28 novembre, rivelando l’incredibile tesoro di Tutankhamon. Il 29 novembre aprirono la camera funeraria, tenendo il giorno dopo una conferenza stampa ufficiale sulle scoperte fatte fino a quel momento.
Il 27 dicembre i primi oggetti vengono trasferiti dalla tomba e portati al Servizio delle Antichità, aprendo ufficialmente la camera funeraria il 16 febbraio del 1923. Il 12 febbraio 1924 sollevano il coperchio in granito del sarcofago di una tomba e il 12 aprile Carter inizia il suo giro di conferenze in America sugli studi condotti nella Valle dei Re fino a quel momento. Nel 1925 riprendono i lavori grazie a una nuova concessione. All’interno della tomba di Tutankhamon, rimuovendo così anche i coperchi degli altri sarcofagi rinvenuti al suo interno, scoprirono quello di Tutankhamon e la sua mummia e, l’11 novembre, iniziarono la sua autopsia. Nel 1926 inizia la classificazione del tesoro, terminando nel 1930. Oggi è possibile osservare il tesoro di Tutankhamon al Museo Egizio del Cairo, finché non sarà spostato al Nuovo Museo Egizio a Giza.
Howard Carter, il padre dell’egittologia moderna
Ad oggi possiamo dire che Howard Carter, grazie alle sue scoperte, ma soprattutto al suo approccio innovativo agli scavi e all’archeologia, sia il padre dell’egittologia moderna. La sua carriera iniziò nel 1899 come successore di Maspero agli scavi all’interno della Valle per volere di un nobile inglese. Anche se Carter al tempo era solo un giovane archeologo, aveva già molta esperienza di scavo in Egitto, cosa che gli permise di far velocemente carriera. Già nel 1900, infatti, aveva trovato la tomba di Sannefer e nel 1901 vari corpi di nobili appartenenti alla XXII dinastia, mentre nel 1903 scoprì e liberò la sepoltura della regina Hatshepsut.
Il suo contributo all’egittologia non terminò con le importanti scoperte storiche, ma anche grazie alle innovazioni tecnologiche e nel modo di operare all’interno degli scavi stessi. Esso infatti utilizzava dei generatori elettrici portando la luce all’interno delle sepolture e illuminando così le tombe.
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La Pianta della Tomba di Tutankhamon, Cosa Vedere
Grazie a una pianta dettagliata della tomba KV62 all’interno della Valle dei Re possiamo osservare nel modo migliore la sua struttura, comprendendo in questo modo le varie parti di cui è composta e andando in seguito ad analizzarle nel dettaglio all’interno della nostra guida.
La prima cosa che si nota sono le dimensioni ridotte della sepoltura, in quanto probabilmente questa non era la tomba dedicata in origine al sovrano, ma venne utilizzata unicamente per questioni di necessità considerando la sua morte prematura.

1. La scala

La scala che porta alla tomba di Tutankhamon è stata la prima parte ad essere scoperta da Carter. Ricopre un’area di 7,50 m² circa e misura 4,70 m per 1,60 m. La struttura inizia da un ripiano di dimensioni ridotte, dalla quale parte la scala scendente composta da 16 gradini che conducono a una porta, murata all’epoca della sua scoperta. Sopra questo muro al termine della scalinata, erano presenti i sigilli della Necropoli che rappresentano il dio dei morti Anubi con i nemici del Paese sovrastati dalla divinità.

2. Il corridoio

Con una misura di 7,60 m per 1,70 m e ricoprendo un’area di 12,90m² circa, il corridoio della tomba si apre dalle scale seguendo il medesimo asse inclinato costantemente in basso con una pendenza di 18°. Alla sua estremità si trova un’altra porta, in epoca moderna sostituita a causa del suo abbattimento, e una grata. Lungo questo corridoio veniva trasportato il sarcofago. Sia il corridoio che le scale all’epoca della loro scoperta erano piene di detriti, invece le due porte presentavano segni di infrazione causate dai predoni che giravano nella necropoli. Successivamente, su queste porte vennero posti dei sigilli, trovati anche sulle pareti. Rappresentano 7 tipologie differenti di sigillo, impressi direttamente nell’argilla con dei timbri probabilmente di legno.
3. L’anticamera

Superato il corridoio, la tomba di Tutankhamon presenta un’anticamera che misura circa 3,60 m per 8 m e ricopre un’area di28,8m². In origine Carter trovò al termine del corridoio una porta con segni di effrazione, sempre murata e con sigilli apposti successivamente. Una volta abbattuto il muro che separava il corridoio scoprì questo locale dallo sviluppo ortogonale, con un gradino al suo ingresso. All’interno sono stati trovati circa 700 oggetti, suddivisi durante una lunga catalogazione del tesoro durata anni. Tra di essi erano presenti i carri reali e i tre letti funerari zoomorfi che rappresentavano le dee Mehet, Mahetueret e Ammut.
Sul muro a nord durante gli scavi venne rilevata un’altra porta, con due statue del faraone a grandezza naturale ai lati. Carter aprì la porta murata scoprendo la camera funeraria, le cappelle e il sarcofago in granito del faraone.

4. La camera Funeraria

Dopo che il 17 febbraio del 1923 venne sgomberata dagli oggetti l’anticamera davanti a un pubblico di curiosi, giornalisti e fotografi, demolirono la porta murata che conduceva alla camera funeraria. Questa è l’unica all’interno della tomba di Tutankhamon a presentare dei dipinti murali. Per via del colore giallo alle pareti, la camera funeraria viene chiamata anche Casa d’Oro e i dipinti alle pareti sono da osservare andando a destra. Purtroppo, le spore e l’umidità hanno intaccato i muri che presentano puntini neri dovuti ai funghi.

4.1 Parete Nord
Sulla parete nord della camera funeraria sono visibili 3 differenti scene. Da destra a sinistra osserviamo Ay, consigliere reale e successore, con indosso la corona blu, il Pshent, e le pelli di leopardo che rappresentano il culto di Satem. Il suo ruolo era quello di fare le veci del faraone, effettuando il rito della rivivificazione, oltre che la cerimonia dell’apertura delle orecchie e degli occhi, rituali funerari. Nonostante ciò è proprio lui a indossare i simboli del sovrano. Ci si trova di fronte ad una situazione molto anomala in quanto non potevano esistere due faraoni nello stesso momento.
Al centro del dipinto murario osserviamo Tutankhamon, riconoscendolo dal nome scritto sulla sua figura, ancora nella sua forma umana, al cospetto della dea dell’aldilà Nut. Nella terza scena Tutankhamon indossa il Names ed è seguito dalla rappresentazione della sua anima, il Kha, che regge l’ankh, simbolo della vita. Qui il faraone abbraccia Osiride, sua identificazione dopo la morte.
4.2 Parete Ovest
La parete ovest della camera funeraria presenta 2 differenti scene. Nella prima possiamo osservare la barca solare con sopra il dio Khepri e seguito dalle divinità Heru, Nebtubi, Kashu, Maa e Nahes. Al di sotto si apre la scena con i 12 babbuini, che rappresentano le ore della notte e il viaggio del sole per il raggiungimento dell’alba.

4.3 Parete Sud
La parete a sud corrisponde anche a quella dove si trova la porta che si apre sulla camera funeraria dall’anticamera, per questa ragione è anche quella maggiormente danneggiata. Grazie ai numerosi lavori di restauro eseguiti è possibile osservare la scena dove il faraone Tutankhamon indossa il Khat e si trova insieme al dio dei morti Anubi, accolto nell’aldilà da Hathor. Inoltre è presente anche Iside anche se molto danneggiata.
È evidente che queste decorazioni sono state concluse in fretta dopo aver montato gli scrigni all’interno della camera funeraria. Infatti, è possibile riscontrare uno stile differente rispetto all’esecuzione degli altri. A livello tecnico sono realizzati utilizzando il metodo amarniano, non quello tradizionale, che utilizza una differente griglia di composizione basata su 18 quadrati, anziché 20.
4.4 Parete Est
In corrispondenza alla parete est si trova la porta che conduce al tesoro del faraone. In alto su questa parete è rappresentato il corteo funerario, dove la mummia del re è trasportata utilizzando un baldacchino con teste di cobra uguale a quello rinvenuto all’interno della sepoltura. Il baldacchino è trasportato da 12 persone vestite di bianco e con la testa ricoperta da bende. Al termine della processione sono presenti due sacerdoti visir, che rappresentano il Basso e l’Alto Egitto, probabilmente Usermont e Pentu.
Abbattuta questa porta la squadra di Carter trovò un’altra parete in legno ricoperta di pasta blu e oro. Questa divideva la camera funeraria dalle 4 cappelle, chiamate anche sacrari o scrigni, con all’interno i sarcofagi reali, ricoperti in oro anch’essi.

4.5 Le cappelle
Le 4 cappelle ritrovate all’interno della camera funeraria hanno diverse dimensioni e caratteristiche, ma sono tutte realizzate in legno dorato. Il primo sacrario, ad esempio, misura 508 cm, è largo 328 cm e alto 275 cm. Occupa quasi tutta la camera e possiede due porte con battenti, sigillate con i simboli della necropoli. All’interno della sua intercapedine sono state ritrovate lampade, una statua di un’oca, un’anfora per il vino, i remi della barca sacra e delle scatole decorate, oltre che la rappresentazione di Anubi. Dopo aver aperto la prima cappella trovarono anche la seconda, lunga 374 cm, alta 225 cm e larga 235, senza alcun sigillo e all’interno di una struttura molto semplice in legno con delle rosette di bronzo cucite su un telo di lino che la ricopre.
La terza cappella, o scrigno, lunga 340 cm, larga 192 e alta 215 contiene la quarta, lunga 290 cm, larga 148 e alta 190 cm. Tra le loro intercapedini durante gli scavi hanno ritrovato degli oggetti utilizzati per eseguire i rituali funerari, come degli archi.

4.6 Il Sarcofago della Tomba di Tutankhamon
La quarta cappella, o scrigno, custodiva il sarcofago del faraone Tutankhamon all’interno della sua tomba, lungo 274 cm, largo 147 e 147 di altezza, per un peso di 430 kg, ricavato direttamente da un solo blocco di quarzite di colore giallo. Sul coperchio è presente una rottura trasversale, unita poi con del gesso colato e colorato successivamente. Oggi, possiamo ammirarlo all’interno della stessa camera funeraria, anche se al posto del coperchio è presente una lastra in vetro. Dentro c’è ancora il sarcofago antropomorfo con dentro la mummia del faraone Tutankhamon.

4.7 I sarcofagi antropomorfi
Dentro il più grande sarcofago in quarzite gialla sono presenti altri 3 sarcofagi dalle dimensioni antropomorfe decrescenti, due di legno rivestiti in oro e uno in oro massiccio, quello con all’interno la mummia reale.
4.7.1 Primo sarcofago
Dentro il grande sarcofago di granito si trova il primo sarcofago dalla forma antropomorfa in legno e rivestito in oro. Le sue maniglie sono fatte in argento e molto resistenti, permettendo così anche di sollevare lo stesso coperchio. È diviso dallo scrigno da un duplice strato di teli di lino. La sua lunghezza è di 224 cm ed è sagomato in gesso, coperto poi in foglie d’oro. Sui lati è possibile osservare le dee Nefti e Iside che proteggono il faraone aprendo le ali.
4.7.2 Secondo sarcofago
Come una matrioska, all’interno del primo sarcofago ne troviamo un altro, sempre in legno ricoperto d’oro e lungo 204 cm. Sopra il secondo sarcofago hanno trovato un sudario di lino, decorato con fiori, rami di ulivo, petali di loto e fiordaliso. Anche qui le dee Nefti e Iside hanno le ali aperte, ma coprono il dio avvoltoio, Nakhbet, e il dio cobra, Uadiet. Il coperchio qui era chiuso grazie a un sistema d’incastro chiamato tenone, fatto in argento e con 10 differenti giunzioni.
4.7.3 Terzo sarcofago
Il secondo sarcofago ne contiene a sua volta un altro, quello più importante della tomba di Tutankhamon in oro massiccio, con dentro la mummia del faraone. Spesso 3 mm, lungo 188 cm e dal peso di 110 kg circa, ha un copricapo nemes, mentre il corpo del sarcofago dalla forma antropomorfa era coperto da un telo rosso in lino. La parte del torace era coperta da collane decorate con perle di vetro, oltre a foglie, frutti e soprattutto melograni. Il terzo e il secondo sarcofago, secondo gli studi svolti da Carter, erano fissati con una colata di resine, unendo i due fondi tra di loro.
Gli occhi sul terzo sarcofago, in origine, erano di ossidiana e calcare, persi per via della decomposizione, mentre le sopracciglia e il trucco sono composti da lapislazzuli. Le orecchie erano forate per gli orecchini, utilizzando dei piccoli dischi in oro per coprirli. Al collo del sarcofago erano presenti collane in oro e le braccia sono incrociate, reggendo i due flagelli. Nella mano destra regge il bastone pastorale e nella sinistra il simbolo di Osiride. Sollevando il coperchio di questo sarcofago, gli egittologi però non trovarono subito il viso del faraone, ma uno dei simboli più importanti dell’antico Egitto: la maschera d’oro di Tutankhamon.

4.8. La Maschera funeraria di Tutankhamon
La maschera d’oro di Tutankhamon, al di sotto del terzo sarcofago che ricopriva il volto della mummia del faraone, è stata scoperta dalla squadra di Carter il 25 ottobre del 1925. Questo casco decorativo è realizzato in oro massiccio, paste vitree e lapislazzuli, riproducendo l’aspetto del giovane faraone con indosso il nemes e i simboli di Tuto e Nakhbet sulla fronte, simboli del Basso e Alto Egitto. Il trucco, invece, è realizzato in ossidiana e quarzo e le sopracciglia anche qui in lapislazzuli. Oggi, possiamo osservarla al Museo Egizio del Cairo, insieme al corredo funerario rinvenuto nella tomba di Tutankhamon.
Alta 54 cm, larga 40 e profonda 49 pesa circa 10 kg, oltre all’oro è presente anche argento azzurro sulla zona del collo e del viso, più scuro per il resto del viso. Il volto non rappresenta i veri tratti del giovane faraone, ma una versione idealizzata. Inoltre, è presente una barba applicata a pressione utilizzando una fascia in oro. Dietro la maschera sono presenti 10 colonne di geroglifici, tratte dal Libro dei Morti, citando un passaggio di protezione divina, assistendo in questo modo il faraone nel suo viaggio verso il regno dei morti.

4.8.1 Conservazione della maschera
Durante i lavori di scavo all’interno della tomba di Tutankhamon, come per l’apertura del sarcofago e degli scrigni sopra di essi, la maschera ha subito numerosi danni, perdendo la pasta blu e la treccia. Carter stesso causò dei danni alla maschera tentando di dividerla dal resto del corpo, alla quale era incollata con la resina usata per l’imbalsamazione. Altri danni arrivano dal passato, come i fori presenti utilizzati probabilmente per mettere la maschera in posizione. Anche la parte anteriore presenta alcuni problemi, soprattutto al nemes, come se avesse subito un violento urto. Inoltre è plausibile che la maschera sia caduta all’interno della tomba e sistemata in un secondo momento, come dimostrano i frammenti d’oro ritrovati nell’anticamera identificati successivamente come pezzi di maschera.
Recenti studi hanno dimostrato che, probabilmente, la maschera venne preparata per qualcun altro e non per la tomba di Tutankhamon, in quanto alle orecchie presenta dei fori, coperti poi con dei dischetti in oro. Infatti, il faraone non indossava orecchini, per questo si pensa che la maschera fosse destinata a una donna o a un bambino.
4.8.2 Costruzione della maschera
Grazie alle moderne apparecchiature è stato possibile eseguire delle analisi radiografiche sulla maschera, comprendendo in questo modo la sua struttura. Grazie a questi esami eseguiti a Il Cairo tra il 2001 e il 2009 sono riusciti a individuare delle saldature sul viso della maschera, specialmente sul collo, i bordi del volto e alla base della gola, oltre che nella zona frontale. In questo modo è stato scoperto che la maschera era formata da 8 parti, collegate tra di loro per pressione (come la barba), saldatura, rivettatura o martellamento.
Per la precisione, la sua struttura è formata da un pannello posteriore e uno frontale, i sigilli frontali dell’avvoltoio e del cobra, la faccia, le due orecchie, il collare e la barba.
5. Il tesoro della Tomba di Tutankhamon

Grazie a un passaggio libero dalla camera funeraria si arriva al Tesoro della tomba, anche se non sono stati rinvenuti oggetti particolarmente di valore, soprattutto rispetto a quelli di altre stanze. In soli20 m², però, sono stati trovati moltissimi oggetti religiosi e appartenenti al corredo funerario del faraone, i vasi canopi realizzati in alabastro e le due figlie del faraone mummificate, morte prematuramente .

6. L’annesso

Dall’anticamera, invece, si accede tramite una quarta porta nascosta, ritrovata sotto i letti funerari, a una stanza chiamata annesso, a un livello inferiore rispetto alla camera funeraria, abbassata di 1 m circa. All’interno di questa camera nascosta ritrovarono oli preziosi, cibo e unguenti. La breccia nel muro dimostra che oggetti di valore vennero probabilmente portati via dai predoni, ma comunque ritrovarono contenitori con all’interno anelli e altri gioielli. Inoltre, all’interno della tomba KV54, trovarono reperti con su il nome del faraone Tutankhamon, pensando così erroneamente che fosse quella la tomba del re, quando probabilmente alcuni oggetti vennero spostati qui per nasconderli.

7. Le camere segrete

Al contrario di quanto si pensava, nella tomba di Tutankhamon non è presente nessuna camera segreta, come ha dimostrato la scansione eseguita nel 2018 utilizzando il georadar dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Ministero delle Antichità. Si ipotizzava infatti, che, in una delle camere nascoste all’interno di questa tomba nella necropoli della Valle dei Re si potesse celare la tomba della regina Nefertiti.
Questa tesi fu avvalorata in passato dall’egittologo Nicholas Reeves, convinto che dietro i dipinti della parete a nord della camera funeraria del faraone si potesse trovare anche quella di sua madre. La teoria delle camere segrete è ancora viva riguardo molte tombe in questa Valle e in tutto l’Egitto, come all’interno della Piramide di Cheope a Giza.
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Le Mummie nella Tomba di Tutankamon
Nella tomba di Tutankamon, Carter trovò 3 mummie: quella del faraone e quelle delle due figlie del faraone morte in modo prematuro prima della nascita. Il fatto che le figlie si trovano nella stessa tomba del padre, sicuramente è un caso particolare, dato che solitamente accadeva unicamente con i figli maschi.
La mummia di Tutankhamon
Protetta dalle cappelle in legno e oro, dai 3 sarcofagi antropomorfi e dalla maschera funeraria, si cela la mummia del faraone che, oltre alla maschera, era arricchita anche da due mani d’oro, che impugnavano il pastorale e il flagello. A causa della quantità di resine e unguenti utilizzati durante l’imbalsamazione, il corpo era attaccato al sarcofago. Sarebbe stato impossibile rimuovere la salma senza danneggiarla, come purtroppo accadde quando Carter provò a smuoverla, a cui seguirono numerosi tentativi di recupero del corpo. Sulla testa era presente una piccola corona che raffigurava le dee Uto e Nekhbet. All’interno delle bende vennero trovati, inoltre, numerosi amuleti, bracciali, collane e anelli, oltre a due pugnali preziosi con manico in oro. Uno dei due, presenta anche la lama fatta in oro, mentre l’altro ha una lama in ferro meteoritico, ancora oggi non arrugginita, probabilmente un dono degli Ittiti.

Le mummie delle figlie
All’interno della camera che conteneva il tesoro del faraone nella tomba di Tutankamon sono stati ritrovati due sarcofagi sempre antropomorfi di piccole dimensioni. Il loro contenuto rappresentò una scoperta unica nel suo genere, in quanto conteneva i corpi delle figlie del faraone morte prematuramente. Non esiste una vera spiegazione per comprendere questa presenza all’interno della tomba, anche se molti feti sono stati ritrovati in altre tombe della Valle dei Re, come per rappresentare una sorta di rito funerario. I due feti delle figlie, circa al 5° e al 7° mese di gestazione, si trovavano all’interno di due piccoli sarcofagi ciascuno, conservati in buone condizioni nella camera del Tesoro.
Oggetti rinvenuti all’interno della Tomba di Tutankamon
All’interno della tomba KV62 ritrovarono 5398 oggetti, classificandoli in molti anni seguendo un rigido schema organizzativo. Carter, inoltre, utilizzò anche altre tombe già aperte per riuscire a classificare questi oggetti nel modo più meticoloso possibile. La Tomba KV4, di Ramses XI, era usata per gli oggetti di poco valore, la KV15, di Seti II, come studio fotografico e laboratorio e la KV55 come camera oscura per permettere di sviluppare le fotografie scattate da Harry Burton. Tutti gli oggetti venivano contrassegnati con un numero e fotografati, disegnati e numerati in modo progressivo, segnando anche il punto in cui erano stati trovati.
Dopodiché, ogni oggetto era portato in laboratorio, permettendo in questo modo che venissero svolti i trattamenti per la conservazione, registrandoli nuovamente. Le lamentele su questo procedimento molto lento non furono poche, sia da parte della stampa che dal Governo egiziano. Dopo essere stati imballati e inscatolati, dalla Valle dei Re gli oggetti erano trasportati con la ferrovia a spinta, mettendoci oltre 15 ore per fare pochi chilometri e raggiungere Luxor, dove ancora oggi è possibile osservarne qualcuno nel suo Museo.

Oggetti personali
Trovandosi davanti agli oggetti presenti all’interno della tomba di Tutankhamon, la squadra di Carter rimase senza parole osservando un corredo funerario integro, uno dei pochi presenti in Egitto a non aver mai subito furti nei secoli. Oltre agli oggetti sacri nella sepoltura furono trovati anche gli oggetti personali del faraone, come i vestiti e vari indumenti di lino ancora in ottime condizioni. Inoltre il faraone aveva a sua disposizione delle anfore con all’interno del vino, che recavano anche un’etichetta con la tipologia, la persona che l’aveva prodotto e il vigneto di provenienza. Non poteva mancare il cibo: legumi, pane, cipolle e piatti, permettendo al faraone di nutrirsi durante il suo viaggio per l’aldilà.
Inoltre la squadra di ricerca trovò anche i gioielli del faraone: amuleti, collane, bracciali e anelli, oltre a cosmetici rituali utilizzati nella vita di tutti i giorni. Questi oggetti erano indispensabili per permettere al faraone di soddisfare i suoi bisogni basici anche dopo la morte, in quanto nel regno dei morti, secondo il culto, questi erano ancora presenti.
Oggetti Religiosi
Oltre agli oggetti di uso quotidiano trovarono anche oggetti puramente simbolici e religiosi che servivano per poter compiere i vari riti funerari. Come nel caso dei letti sacri a forma di animale con teste di leone, di vacca e di ippopotamo, che rappresentavano una protezione per il faraone, utilizzandoli come barche solari per permettere di accompagnare il re nell’aldilà. I 4 carri sacri ritrovati nell’anticamera, erano da parata e da guerra in legno con decorazioni ricercate in foglia d’oro. Solo uno presentava ancora il timone sul pianale. All’interno della camera funeraria furono ritrovati gli oggetti più importanti, come gli scrigni, i sarcofagi e la mummia del faraone. Mentre nella camera del Tesoro trovarono lo scrigno con i vasi canopi, contenenti le viscere di Tutankhamon.
Un altro scrigno presenta la forma di Anubi e si pensa che sia servito per il trasporto processionale avendo delle stanghe. Sempre nella camera del tesoro vennero rinvenuti i sarcofagi con le mummie dei feti delle figlie del faraone. Tra gli oggetti religiosi sono presenti anche sigilli di varie tipologie, amuleti e tutte le offerte portate al faraone durante i riti funerari.

La Maledizione della Tomba di Tutankhamon
La storia dell’antico Egitto è sempre legata, in qualche modo, a leggende metropolitane. Ma quando le tesi e le credenze sono avvalorate dalla stampa, si può creare anche un vero e proprio caso pubblicitario. Questo accadde con la scoperta della Tomba di Tutankhamon, creando scompiglio e raccontando storie sui fatti strani che accaddero in seguito alla sua apertura. Il 9 gennaio del 1923 Carter vende i diritti per gli articoli sulla scoperta della tomba al Times UK. In questo modo, tutti gli altri mezzi d’informazione, tra cui il governo egiziano, erano obbligati a seguire l’andamento dei lavori solo tramite quella rivista. Ciò portò a una vera a propria campagna per screditare Carter e la sua scoperta. Artuhr Weigall, giornalista corrispondente del Daily Mail a Luxor, scrisse un articolo sulla morte del canarino di Carter, mangiato da un cobra il giorno dell’apertura della tomba: simbolo nefasto per il popolo egiziano.
A questo evento ne seguirono altri, come la morte di Lord Carnarvon, il che creò vere e proprie superstizioni sull’apertura di questa tomba. Gli articoli imbastiti dalla concorrenza erano molto fantasiosi e utilizzavano le poche notizie di seconda mano che riuscivano a cogliere, denigrando Carter. Tra le varie voci si mise in giro anche quella che una maledizione colpiva tutti quelli che avevano partecipato alla spedizione, chiamandola La maledizione di Tutankhamon. I giornalisti inventarono anche l’iscrizione “La morte verrà su agili ali per colui che profanerà la tomba del Faraone“. In verità alla squadra di Carter non accadde nulla di strano e morirono in età avanzata, moltissimi anni dopo la scoperta della tomba del faraone.

Visita alla Tomba di Tutankhamon, FAQ
La tomba è stata scoperta dall’egittologo e archeologo Howard Carter
La tomba si trova nella Valle dei Re di Luxor
L’ingresso della tomba è stato scoperto il 4 novembre 1922
Il complesso tombale è ipogeo, sviluppandosi verso il basso e scavato nel granito creando stanze rettangolari
Dentro gli scrigni, o bauli, si trovavano i 3 sarcofagi, il cui ultimo conteneva la mummia del faraone
Nella tomba ritrovarono 5398 oggetti e 3 mummie
La sua particolarità è che rappresenta una delle poche tombe rinvenute praticamente intatte
Nella tomba erano presenti 3 sarcofagi per la mummia del faraone e 4 in totale per i due feti delle figlie
La tomba ha una superficie complessiva di 180 m2
La tomba è aperta dalle 07.00 alle 17.00 dal lunedì alla domenica
Il biglietto per la tomba costa 300 EGP (11€ circa)
Per raggiungere la Valle dei Re e la tomba di Tutankhamon è necessario arrivare a Luxor prima grazie al International Airport, in treno dal Cario grazie alla stazione el-Mahata Square o grazie a una crociera sul Nilo con rotta per Assuan.
Vi consigliamo di visitare insieme alla tomba la Valle dei Re, delle Regine e il tempio di Hatshepsut insieme ai colossi di Memnone e la città di Luxor.
I nostri consigli per la visita alla Tomba di Tutankhamon
Prima di visitare la tomba del faraone Tutankhamon e la Valle dei Re bisogna acquistare i biglietti al centro visitatori e delle antichità, che si trova sulla sponda occidentale. Qui potete anche comprare il pass per scattare foto. Importante: Il biglietto per la valle dei Re include 3 tombe, ma non quella di Tutankhamon.
Inoltre, è importante conoscere la zona in cui si trova questo sito archeologico, considerando anche il suo clima desertico. Qui le zona d’ombra sono poche e le temperature, specialmente in estate, possono essere elevate. Per questa ragione, vi consigliamo di visitare il sito in mattinata, portando un copricapo e dell’acqua.
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Viaggi consigliati alla scoperta della Valle dei Re
Ora che sapete tutto sulla Tomba di Tutankhamon, non vi resta che partire per un meraviglioso viaggio per la Valle dei Re e la terra dei Faraoni! Il nostro Tour Egitto Classico: Crociera + Cairo vi permetterà di vivere una magica crociera sul Nilo, navigando da Luxor ad Aswan, visitando la Valle dei Re e Abu Simbel. Infine, visiterete le maestose Piramidi di Giza, il Museo Egizio del Cairo e la Cittadella di Saladino. Immergendovi così completamente nella storia e nella bellezza di una terra unica come l’Egitto, alla scoperta della tomba di Tutankhamon.
Crociera sul Nilo + Cairo
Itinerario: Luxor, Edfu, Kom Ombo, Aswan, Abu Simbel, Il Cairo.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Tutti i Lun e Sab
Codice: EGARCH0803
Se interessati a ripercorre i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
le nostre proposte di viaggio in Egitto.